Come allenare i polmoni con la ginnastica respiratoria
Esercizi per allenare polmoni, muscoli e legamenti del torace
Respiriamo senza pensare, e intanto, in una giornata, secondo varie stime, i nostri polmoni pompano dai 300 ai 900 litri d’aria. Si scopre che ciò che respiriamo e il modo in cui lo facciamo influisce notevolmente sul nostro benessere e sulle nostre prestazioni. Tutti quanti siamo abituati al fatto che si può allenare muscoli, braccia, gambe, ma allo stesso modo i polmoni possono essere allenati! Migliore è la ventilazione dei polmoni, migliore è l’apporto di sangue, migliore è lo stato di salute, minore è la possibilità di manifestazione della malattia.
La maggior parte delle malattie dell’apparato respiratorio sono associate ai fattori ambientali – ad esempio, bronchite cronica di un fumatore, bronchite cronica professionale, malattia polmonare ostruttiva cronica, ecc. L’obiettivo della prevenzione primaria è non esporre se stessi a quelle circostanze che ti fanno ammalare. Ad esempio, se una persona non fuma e non ha intenzione di iniziare a fumare, previene diverse malattie, tra le quali anche il cancro. Se una persona non lavora nelle industrie pericolose, conduce uno stile di vita sano, anche questa è una prevenzione.
Ma se una persona si ammala, deve essere fatto tutto il possibile affinché la malattia non progredisca. In questi casi è necessaria una profilassi. I polmoni possono essere allenati con gli esercizi, ma come ogni allenamento, si deve iniziare dal riscaldamento.
Allenamento dei polmoni – Riscaldamento respiratorio
Rilassati e stai dritto, le mani dovrebbero essere abbassate lungo il corpo.
Espira e poi inizia a fare un respiro ampio e profondo. Quando i polmoni si riempiono d’aria, le spalle iniziano a sollevarsi. Quindi fai un’espirazione acuta e le spalle si abbassano di conseguenza.
La prossima volta che inspiri, quando i tuoi polmoni si riempiono, tira indietro le spalle lentamente, unisci le scapole, chiudi le mani dietro la schiena. Quindi espira lentamente, mentre le braccia e le spalle vengono spinte in avanti e il torace viene compresso. Tieni le spalle e le braccia rilassate.
Con un respiro profondo, inclinati a destra e gira il petto verso sinistra allungandolo. Con un’espirazione, torniamo alla posizione originale. Fai la stessa inclinazione a sinistra. Quando si esegue questo esercizio, è necessario mantenere la schiena dritta e non piegare il collo e le braccia.
Quando inspiri, inclina lentamente la testa all’indietro, mentre la colonna vertebrale si piega strettamente nella regione toracica. Con un ‘espirazione, inclina la testa in avanti in modo da poter vedere le ginocchia, anche la colonna vertebrale si piega nella regione toracica. E le braccia pendono liberamente lungo il corpo.
Fai un respiro profondo e, con una piacevole espirazione, ruota dolcemente la colonna vertebrale in senso orario, mentre la mano destra è ritratta dietro la schiena e quella sinistra avanza. Inspira e riprendi la posizione originale. Facciamo lo stesso, ma in senso antiorario. Assicurati che i fianchi siano rimangano immobili allo stesso tempo.
Per prima cosa, esegui movimenti circolari alternati con le spalle destra e sinistra, simili a quelli dei vogatori in un kayak. Quindi esegui movimenti rotatori simultaneamente con entrambe le spalle. La respirazione è libera.
Il riscaldamento respiratorio dovrebbe essere eseguito per 6-10 minuti. Dopo il suo completamento, dovresti rilassarti e riposare per 5 minuti. Dopo il riposo, puoi iniziare a fare esercizi di respirazione per allenare i polmoni, descritti in seguito.
Esercizi di respirazione di base che sviluppano il torace, vari gruppi di muscoli e legamenti.
Questi esercizi sono abbastanza semplici, ma estremamente efficaci. Come dimostra la pratica e l’esperienza, gli esercizi di respirazione forniti in seguito sviluppano i muscoli e i legamenti del torace e il tessuto polmonare. Esegui ogni esercizio per 3-5 minuti.
Esercizio respiratorio “Respiro purificante”
Questo esercizio non solo arieggia e purifica i tuoi polmoni, ma migliora la salute di tutto il corpo rinfrescandolo. L’esercizio è molto utile per le persone la cui professione richiede di affaticare molto i polmoni: cantanti, attori, musicisti che suonano strumenti a fiato, oratori, insegnanti, ecc. Viene eseguito come segue: prima viene fatto un respiro completo e il respiro viene trattenuto per alcuni secondi. Le labbra sono compresse come per un fischio, mentre le guance non si gonfiano, quindi espirare un po’ d’aria con notevole forza e fermarsi per un secondo, quindi espirare ancora un po’ allo stesso modo e continuare così fino a quando tutta l’aria è completamente espirata. E’ molto importante espirare l’aria con forza.
Esercizio respiratorio “Trattenendo il respiro”
Questo esercizio sviluppa e rinforza i muscoli respiratori, così come i polmoni in generale. Se viene eseguito regolarmente, il torace si espanderà. Inoltre, trattenere il respiro temporaneamente aiuta a purificare i polmoni e favorisce il miglior assorbimento dell’ossigeno da parte del sangue.
Per eseguire esercizio, devi stare in piedi e fare un respiro profondo. Dopodiché devi trattenere il respiro più a lungo possibile, quindi espirare l’aria con forza attraverso la bocca aperta. Subito dopo fai l’esercizio “Respiro purificante“.
Esercizio respiratorio “Sollecitazione delle cellule polmonari”
Questo esercizio permette di sollecitare il lavoro delle cellule polmonari. Devi eseguirlo con attenzione e all’inizio deve essere fatto a lungo dai principianti. Molte persone avvertono un leggero capogiro dopo l’esercizio. Pertanto, dovresti sempre essere pronto a smettere di eseguirlo.
Per fare questo esercizio devi stare in piedi con le braccia lungo i fianchi. Lentamente e gradualmente inspira l’aria fino a quando i polmoni traboccano d’aria e trattengono il respiro. Quindi, con i palmi delle mani, colpisci il petto, tamburellando sul petto con la punta delle dita. Finisci l’esercizio con “Respiro purificante”.
Si ritiene che questo esercizio migliori l’umore. Metti le mani sulle clavicole, quindi inspira, l’aria riempirà solo le parti superiori dei polmoni e il torace si solleverà. Quando espiri, ritorna nella posizione originale. Durante l’esercizio, l’addome deve rimanere immobile e il torace non si espande.
Quando si inspira, l’aria riempie le parti inferiori dei polmoni e quindi lo stomaco sporge, durante l’espirazione viene aspirata. Allo stesso tempo, il torace rimane immobile. In combinazione con questo esercizio, viene eseguita una respirazione media, che tonifica il corpo. Quando inspiri, l’aria riempie le parti dei polmoni e il torace si espande. Quando espiri, ritorna nella sua posizione originale. Durante l’esercizio l’addome rimane immobile.
I tuoi polmoni possono essere allenati!
Adesso sai che i polmoni possono essere allenati e hai scoperto con quali semplici esercizi è possibile farlo. Per vedere un risultato positivo devi praticare regolarmente gli esercizi e non mollare a metà strada. La perseveranza, il desiderio e la forza di volontà sono ingredienti essenziali per un successo efficace.
Il materiale è stato preparato dal pneumologo del dipartimento di pneumologia della Clinica Universitaria di Grodno, E. Culaga.
Ripristinare correttamente i polmoni dopo la polmonite
La ginnastica respiratoria aiuta a riprendersi dalla polmonite causata dal coronavirus
La ginnastica respiratoria non è una novità, viene utilizzata nella medicina per aiutare a riprendersi efficacemente dalla polmonite. Quindi la riabilitazione della polmonite causata dall’infezione da coronavirus può comprendere gli esercizi della ginnastica respiratoria . Nel articolo, raccontiamo come eseguire correttamente gli esercizi di respirazione durante e dopo la malattia.
Perché è importante fare esercizi di respirazione per il recupero dopo coronavirus? Chi non dovrebbe praticar gli esercizi di respirazione? Come organizzare correttamente la routine quotidiana? Per scoprire le risposte a queste domande e sapere tutte le raccomandazioni a riguardo continua a leggere l’articolo.
Cosa sono gli esercizi di respirazione e a cosa servono?
Essenzialmente stiamo parlando della ginnastica respiratoria. Quindi si tratta di vari complessi di esercizi progettati per allentare i muscoli respiratori, il lavoro attivo di diverse parti dei polmoni e, se necessario, migliorare l’eliminazione della secrezione da essi.
La ginnastica respiratoria non è un unico insieme di esercizi per tutte le situazioni. L’intensità e la tecnica dell’esercizio possono variare notevolmente a seconda della gravità della malattia.
L’infezione causata da coronavirus è un nuovo fenomeno per l’uomo. Non tutte le domande relative ad esso sono chiare. Una delle domande più importanti è “quanto i polmoni sono in grado di recuperare dopo il danno causato dalla malattia?”. Cerchiamo di capirlo insieme.
In pratica cambiamenti fibrotici si sviluppano dopo circa un anno dal recupero dalla malattia. Quindi, fino a quel punto esiste la possibilità di riassorbimento. Il riassorbimento attivo si verifica nei primi 3-6 mesi. Dunque è logico che proprio in questo periodo che dobbiamo cercare di aiutare il corpo, ma sopratutto i polmoni, a recuperare le loro funzioni.
Nella riabilitazione post coronavirus fare l’affidamento solo ed esclusivamente sui farmaci ma praticare ginnastica respiratoria, significa rallentare moltissimo il recupero. Al contrario, la ginnastica respiratoria aiuta ad accelerare il ripristino dei polmoni dopo l’infezione del virus.
Quando è raccomandata la ginnastica respiratoria?
La ginnastica respiratoriaè raccomandata per tutte le malattie del sistema broncopolmonare, cambiano solo tipi di esercizi, la loro intensità e la durata di esecuzione. Inoltre, gli esercizi di respirazione dovrebbero essere usati per tutte le malattie , quando una persona trascorre la maggior parte del suo tempo a letto.
La ginnastica respiratoria dovrebbe essere obbligatoria per tutti i pazienti con la debolezza muscolare grave e con una diminuzione della forza muscolare dovuta alla costante permanenza a letto.
In quali casi è vietato fare la ginnastica respiratoria?
La ginnastica respiratoria non deve essere eseguita in una condizione acuta con febbre superiore a 38 gradi, nel caso di ipertensione e palpitazioni.
Nel caso di polmonite associata a infezione da coronovirus
Con il danno da coronovirus ai polmoni, compaiono aree di compattazione dovute a edema e infiammazione del tessuto interstiziale. L’interstizio è lo “scheletro” dei polmoni, è lì che passano i vasi sanguigni e linfatici. Quando compaiono edema e infiammazione, il normale scambio di gas viene interrotto, è difficile per l’ossigeno penetrare nel sangue. Nel periodo acuto, la corretta posizione e respirazione del paziente contribuisce al più rapido riassorbimento del fluido dalle aree colpite. In un secondo momento, riduce la formazione di tessuto fibroso (cicatriziale).
Quando iniziare a fare gli esercizi di respirazione
L’esercizio inizia nelle prime fasi della malattia, durante la malattia attiva. Esistono complessi speciali anche per pazienti sottoposti a ventilazione polmonare artificiale. Questi sono movimenti attivi, cioè eseguiti dal paziente stesso e passivi, eseguiti da parenti o operatori sanitari, delle gambe e braccia. Studi dimostrano che se il paziente esegue questi esercizi per almeno 30 minuti al giorno, è possibile ridurre il tempo trascorso sotto l’apparecchio.
E’ molto importante iniziare a respirare dalla pancia. Quando inspiri, non è il torace che si deve sollevare, ma l’addome; quando espiri, la parete addominale anteriore si ritrae. Questo ci porta alla respirazione addominale, diaframmatica e contribuisce all’apertura attiva delle parti dei polmoni che sono spesso colpite dal coronavirus.
E’ imperativo alternare esercizi di respirazione a quelli mirati ai muscoli del tronco e degli arti. Questo permette di evitare di far lavorare troppo solo alcuni gruppi muscolari.
Quanto tempo bisogno fare la ginnastica respiratoria
Bisogno fare la ginnastica respiratoria 3-4 volte al giorno. Durata degli esercizi dipende dalle condizioni personali. A poco a poco, la durata e il carico aumentano. La respirazione e gli esercizi fisici dovrebbero essere eseguiti regolarmente per almeno tre mesi. Dopo tre mesi, in considerazione con lo stato di salute.
Sensazioni spiacevoli durante gli esercizi di ginnastica respiratoria
Possono comparire alcune sensazioni spiacevoli durante gli esercizi di ginnastica respiratoria. In caso di mancanza di respiro, vertigini, grave debolezza, nausea, gli esercizi dovrebbero essere interrotti immediatamente. E’ inaccettabile condurre gli esercizi “attraverso il superamento”. Se questa condizione si manifesta ogni volta durante gli esercizi, il complesso viene rivisto in termini del carico.
La ginnastica respiratoria è utile anche alle persone sane?
Il coronavirus ci ha mostrato che le persone in buona forma fisica avevano meno probabilità di avere un decorso grave della malattia.
L’esercizio fisico, la camminata, normalizza i livelli di zucchero nel sangue, aumenta la sensibilità del organismo all’insulina.
Gli esercizi respiratori dovrebbero essere combinati con esercizi fisici.
Gli orari più indicati per la ginnastica respiratoria
Nessun esercizio dovrebbe essere fatto subito dopo aver mangiato. E’ necessario attendere circa un’ora dopo aver mangiato. Ma anche se si ha fame non si dovrebbe praticare la ginnastica attivamente perché l’esercizi portano ad un aumento del consumo di energia. Pertanto il tempo raccomandato per la ginnastica respiratoria ètra i pasti.
Consigli utili sulla ginnastica respiratoria
Come ogni attività fisica anche la ginnastica respiratoria si deve iniziare dagli esercizi meno intensi e con meno ripetizioni. Solo dopo un po’ di tempo si può provare ad aumentare prima le ripetizioni e poi l’intensità. Prima di iniziare la ginnastica respiratoria si deve ventilare la stanza, indossare abiti larghi e comodi, che non stringano da nessuna parte.
La respirazione stessa può essere addominale, toracica o mista. A seconda di quali muscoli lavorano più attivamente, la ventilazione di diverse parti dei polmoni cambia.
Ginnastica respiratoria per i pazienti con polmonite da coronavirus
L’esercizio principale della ginnastica respiratoria raccomandato per i pazienti con polmonite da coronavirus o durante il periodo di recupero dopo la malattia è la respirazione diaframmatica – la respirazione addominale. Durante la fase di inspirazione, si dovrebbe cercare di riempire il più possibile la pancia, durante la fase di espirazione, tirare in dentro la pancia il più possibile. E’ più facile iniziare a fare questo esercizio dalla espirazione.
Con il coronavirus si danneggiano le parti inferiori posteriori dei polmoni, le stesse adiacenti alla schiena. Quindi quando il paziente si gira sulla pancia e respira in questo modo, si attivano i muscoli della schiena. Ogni respiro diventa più completo, la quantità di ossigeno che entra nel corpo aumenta. Le parti dei polmoni colpite iniziano ad essere ventilate attivamente. Gli alveoli di apertura su entrambi i lati comprimano i setti interstiziali e il liquido edematoso lascia rapidamente i tessuti. Per fare questo, si deve solamente sdraiarsi sullo stomaco. Quindi la posizione prona è necessaria al paziente del coronavirus poiché allevia le condizioni del paziente e, in una certa misura, previene la diffusione dell’edema attraverso i tessuti.
Riabilitazione post malattia
Durante il periodo di riabilitazione, la posizione prona favorisce la respirazione attiva dei segmenti interessati. Ciò consente ai polmoni di riprendersi completamente e di ridurre la gravità dei cambiamenti fibrotici. La posizione prona e gli esercizi di respirazione sono necessari almeno per tre mesi dopo la malattia.
Per una persona sana, non è necessario sdraiarsi spesso a pancia in giù. Ma, se questa posizione è abituale e non causa disagi – male non fa.
La ginnastica respiratoria dopo coronavirus può essere praticata a letto, da seduti e in piedi. Prima di tutto è necessario iniziare a camminare. Dapprima intorno alla stanza e poi aumentare gradualmente il percorso. Quando si è abbastanza “allenati” si può iniziare ad uscire fuori, in cortile o in strada. In presenza di grave debolezza, è consigliabile farsi accompagnare. E’ necessario riposare spesso durante la passeggiata e tornare a casa prima di stancarsi troppo. All’inizio bisogno accontentarsi di un giro intorno al palazzo, poi si potrà aumentare gradualmente la distanza.
Un’altra considerazione importante durante gli esercizi fisici: l’inalazione dell’aria deve avvenire SOLO attraverso il naso. Espirazione invece deve avvenire attraverso la bocca /naso. Appena compare il desiderio di inspirare con la bocca, si deve interrompere gli esercizi perché è il segnale che lo sforzo sta diventando eccessivo. La stessa regola vale anche per lo sport, respirando in modo sbagliato e con fatica si rischia di causare i danni invece di benefici perché si passa dal piacere di fare l’esercizio fisico allo stress dello sforzo estremo.
5 accorgimenti per far mantenere le mani giovani più a lungo
Semplici suggerimenti della cura delle mani che funzionano davvero
Quando componiamo la nostra cura anti-età, ci concentriamo sulla pelle del viso, del collo e del décolleté,, ma molto spesso ci dimentichiamo delle nostre mani, sebbene la pelle delle nostre mani non sia meno incline all’invecchiamento. Così, può succedere che una donna abbia un aspetto giovane e curato ma le mani svelano l’età vera.
Per sua natura, la pelle delle mani è molto sottile e secca e ha una quantità minima di ghiandole sebacee, motivo per cui la sua barriera protettiva è molto debole. Da una mancanza di cure, i primi segni di invecchiamento sulle mani possono comparire già dopo i 25 anni, quindi dovresti pensarci al benessere delle tue mani il prima possibile. Nel nostro articolo, parliamo di trucchi efficaci che ti aiuteranno a mantenere la pelle delle mani giovane e idratata il più a lungo possibile.
Primo accorgimento per la cura delle mani
Protezione solare. Sicuramente sai già dell’importanza di applicare quotidianamente la protezione solare sul viso e sul collo, ma le tue mani ne hanno altrettanto bisogno. La luce ultravioletta provoca l’iperpigmentazione, sopprime la produzione di collagene (la principale proteina della giovinezza) e contribuisce alla manifestazione dei segni dell’invecchiamento. Quindi, se non vuoi che le tue mani svelano l’età, non dimenticare di mettere la crema solare quando esci di casa. Anche con il tempo nuvoloso, è necessario mettere la crema Spf sulle mani.
2. Crema notte nutriente + retinolo. Se non vuoi che le tue mani svelano l’età, usa lo siero al retinolo. Il retinolo è un vero elisir di giovinezza. Stimola la produzione di collagene ed elastina e impedisce alla pelle di perdere compattezza e levigatezza. E’ possibile utilizzare trattamento viso al retinolo sulla pelle delle mani, applicare una piccola quantità di prodotto sulle mani e massaggiare accuratamente fino al completo assorbimento del prodotto.
3. Maschere di bellezza. Le maschere di bellezza nutrienti sono necessarie sia per il viso che per le mani. Esiste un’infinità di maschere nutrienti e rigeneranti sul mercato, ma ti consiglio di prestare particolare attenzione ai prodotti gli ingredienti naturali biologici nella composizione. Per ottenere risultati migliori, applica la maschera prima di andare a letto e indossa i guanti a maglia per un maggior assorbimento del prodotto. Al mattino avrai le mani vellutate
4. Indossa i guanti. Per avere le mani morbide e giovani esiste una regola semplice ma molto efficace a cui Grace Kelly ha aderito per tutta la vita, quella di indossare i guanti. Il freddo ha un effetto dannoso sulla pelle delle mani: si secca, si screpola e può persino infiammarsi. E come sai, più la pelle è secca, prima appariranno i primi segni di invecchiamento e le mani iniziano a svelare la vera età se non di più. Quindi i guanti sono un must assoluto quando fa il freddo.
Quinto accorgimento per la cura delle mani
5. Crema mani nutriente. Spalma la crema per le mani nutriente e massaggia fino al completo assorbimento. Metti la crema sulle mani pulite più volte al giorno per avere le mani sempre morbide e idratate. Usa le creme naturali che non contengono petrolati, nickel e altre sostanze dannose per la pelle. Consigliamo di utilizzare le creme naturali e possibilmente biologici.
Naturalmente, non devi dimenticare di fare la manicure almeno una volta a settimana. Rimuovere le cuticole cheratinizzate aiuterà i prodotti per la cura della pelle delle mani ad entrare meglio. Inoltre una manicure fresca ti terrà su il morale.
Ultimi ruoli di Frank Sinatra, Elvis Presley, Marlon Brando e altri attori leggendari di Hollywood
Clark Gable ha profetizzato la sua morte sul set di The Misfits, e James Dean è stato premiato postumo per il suo ruolo in The Giant. Abbiamo ricordato queste e altre storie legate all’ultimo ruolo delle leggende di Hollywood nel cinema.
Clark Gable (1901-1960)
Ultimo ruolo: “The Misfits”
La star di Via col vento, Clark Gable, è stato ricoverato mentre lavorava al suo ultimo film: l’attore ha avuto un infarto sul set di The Misfits. L’immagine che vedete è stata ultima opera completata per Marilyn Monroe. Ironia della sorte, poco prima della fine delle riprese, Gable ha esclamato di essere follemente felice per la fine del lavoro, perché non poteva più sopportare il comportamento eccentrico della Monroe. “Mi ha portato ad un attacco di cuore!” – aveva esclamato l’attore e il giorno dopo Gable ha subito un infarto del miocardio. La leggenda di Hollywood, Clark Gable, morì 11 giorni dopo e il film The Misfits è uscito nelle sale dopo la sua morte.
Cary Grant (1904-1986)
Ultimo ruolo: “Cammina, non correre”
Cary Grant viene considerato una delle leggende di Hollywood anche per il fatto di essere diventato il prototipo dell’iconico agente 007. Lo scrittore Ian Fleming aveva scritto il suo James Bond, traendo ispirazione dall’attore che ha recitato nei thriller di spionaggio di Hitchcock Infamy e North by Northwest. Alfred Hotchcock era molto affezionato a Grant, e in gran parte grazie alla costante collaborazione con il regista che Cary Grant negli anni ’60 divenne l’attore di Hollywood più pagato. Ma poi aveva deciso di ritirarsi dalle scene. Cary Grant aveva 62 anni al momento dell’uscita del suo ultimo film, Cammina, non correre. Non molto tempo prima, Grant aveva rifiutato il ruolo di James Bond, considerandosi troppo vecchio per quel lavoro. Dopo aver concluso la sua carriera di attore, aveva passato 20 anni in solitudine. Nel 1986, l’attore fece un tour d’addio negli Stati Uniti, durante il quale mori per un grave ictus.
Marlon Brando all’età di 80 anni, soffriva di obesità e diabete. Nonostante i problemi di salute, l’attore ha continuato a interpretare ruoli secondari ( e regolarmente nominato per l’anti-premio Golden Raspberry – premio Lampone D’oro). L’ultimo ruolo di Brando è stato nel film drammatico The Score con Robert De Niro ed Edward Norton. E’ interessante il fatto che De Niro e Brando si sono incrociati sullo schermo per la prima volta in questo film anche se avevano lavorato precedentemente insieme nei film Vito Corleone nell’adattamento cinematografico de Il Padrino.
L’ultimo ruolo della leggenda di Hollywood, Marlon Brando, era molto apprezzato dai critici ma fu un clamoroso fiasco ai botteghini. Marlon Brando è morto in un ospedale di Los Angeles stroncato da un collasso polmonare. Marlon Brando è morto malato e povero, una fine poco gloriosa per una delle leggende di Hollywood più grande.
Si dice che una parte delle ceneri della leggenda di Hollywood, Marlon Brando, furono sparse per Tahiti, dove visse con una giovane donna isolana.
Frank Sinatra (1915-1998)
Ultimo ruolo: “La corsa più pazza d’America n.2”
Frank Sinatra è considerato da molti critici musicali la più grande voce del XX secolo, in Italia sopra nominato come The Voice. Rimane tuttora una delle leggende di Hollywood.
Ultimo film in cui ha recitato interpretando se stesso fu La corsa più pazza d’America n.2. Dopo aver terminato le riprese nei film, Sinatra ha continuato la sua carriera musicale: ha registrato un successo New York, New York, ha pubblicato un album di duetti con i suoi amici famosi e ha tenuto diversi concerti. Nel maggio 1998, Sinatra morì d’infarto.
Elvis Presley (1935-1977)
Ultimo film: “Change Your Face”
La morte non era inclusa nei piani del re: la leggenda di Hollywood stava andando in tour, e subito dopo voleva celebrare il matrimonio con la sua giovane amica, attrice e modella Ginger Olden. E’ stata proprio lei a trovare il corpo di Elvis Presley 16 agosto del 1977, nella stanza da bagno della sua casa – il suo cuore non ha retto una doppia dose di tranquillanti, nella versione ufficiale. Un’altra versione dice che la leggenda do Hollywood morì per overdose di narcotici. La terza versione parla di un suicidio inscenato, l’attore era stanco della vita frenetica e folle e voleva ritirarsi dalle scene. Il fatto sta la morte dell’artista suscita tuttora tante polemiche anche per il fatto che le indagini furono segretate. Un altro fatto curioso è che non esiste nessuna fotografia di Elvis da morto e il famoso scatto dell’artista nella bara è definito falso. Le teorie del complotto sulla morte di Elvis Presley hanno così fermamente catturato le menti degli americani, che alcuni mesi dopo la sua morte al cimitero “Greysland” i fanati ossessionati hanno provato ad arrivare alla bara per vedere se all’interno effettivamente si trovava il corpo di Elvis.
L’ultimo ruolo della leggenda di Hollywood era nel dramma musicale “Change Your Face”, dove Elvis ha interpretato il ruolo principale. Il suo eroe si innamora di una ragazza che si prepara a diventare suora e lei deve scegliere tra un bel dottore e la vita in un monastero.
James Dean (1931-1955)
Ultimo film: “Il gigante”
Il 24enne James Dean ha recitato soltanto in tre lungometraggi (senza contare le serie TV), diventando un’icona di stile e un sex symbol degli anni ’50. “Il gigante” – l’ultimo progetto di Dean – è stato molto apprezzato dalla critica e ha portato all’artista una nomination postuma all’Oscar.
Alla vigilia della sua morte, l’artista ha acquistato una nuova Porsche sportiva, che non si stancava mai di guidare. L’attrice Ursula Anders e l’attore Alec Guinness, avevano messo in guardia James riguardo al pericolo della velocità, i due amici intuivano qualcosa, eppure il 30 settembre 1955 James Dean era di nuovo al volante come sempre. A causa di una collisione con un’altra macchina su una delle strade californiane, l’artista è morto e l’auto è andata in frantumi.
Dopo la morte dell’autore, l’auto è stata acquistata da un’ammiratrice del attore, che ha pagato una somma spropositata per le riparazioni dell’auto. Quando l’auto è stata completamente restaurata, la ragazza si mise al volante ma non arrivo mai alla destinazione: ha avuto un incidente ed è morta per una frattura al collo. Decisero di non riparare più l’auto, ma le sue parti installate sulle altre auto decisero fatalmente il destino di diversi conducenti che morirono o subirono gravi ferite a seguito di incidenti. Nel 1960, quando la Porsche di James Dean veniva trasportata in un’officina di riparazioni auto di Los Angeles, l’auto improvvisamente scomparve.
C’è da dire che James Dean divenne una leggenda di Hollywood solo dopo la sua morte.
Patrick Swayze (1952-2009)
Ultimo film: “The Beast”
Per quasi due anni, Patrick Swayze ha combattuto contro il cancro al pancreas: stessa malattia ha causato la morte di Steve Jobs. Swayze ha ammesso che voleva davvero vivere e fino agli ultimi giorni ha combinato il trattamento medico con le riprese. Ultimo ruolo dellaleggenda di Hollywood era un ruolo principale nella serie poliziesca “The Beast“, che è stata sospesa con la morte di Patrick Swayze.
Cosa significa termine mindfulness e quali sono le caratteristiche principali
Che cos’é Mindfulnes? Mindfulness è la scienza e l’arte della gestione dell’attenzione, cioè un metodo efficace per allenare l’attenzione, la capacità di consapevolezza, la gestione dello stress e la costruzione della resilienza. La consapevolezza è spesso viene chiamata con nome fitness mentale.
L’approccio della mindfulness si basa su secoli di esperienza pratica nella meditazione e sui dati neurobiologici moderni. La saggezza orientale viene rivista alla luce delle tradizioni di insegnamento occidentali ed è supportata dai più recenti risultati della ricerca sul cervello umano.
Adesso le persone stanno diventando sempre più interessate al pensiero cosciente. Nel mondo, lo yoga, vari tipi di meditazione e la consapevolezza stessa hanno guadagnato una popolarità diffusa, come uno dei modi più studiati per praticare la meditazione. Le pratiche secolari di consapevolezza sono una parte significativa del sistema di lavoro su se stessi perché fitness mentale è uno strumento indispensabile nel mondo delle alte velocità.
La costante crescita dell’attenzione verso queste pratiche è spiegata dal fatto che si inseriscono naturalmente nel trend globale, che può essere definito “vivere cosciente“. La mindfulness si contrappone alle tendenze degli ultimi decenni perché le persone sono stanche di flussi infiniti di informazioni, delle pubblicità invadente, degli zombie digitali. Sempre più persone vogliono uscire dal caos e dalla frenesia per cambiare il loro carattere e comportamento e sbarazzarsi dall’influenza di impulsi incontrollabili per essere in grado di concentrarsi sul momento presente e per vivere nel qui e ora.
Ecco perché ciò che prima era associato alla religiosità, ai rituali, all’esoterismo e faceva parte della sfera spirituale, ora si è liberato dalle percezioni preconcette e si è trovato nel mainstream.
Oggi, l’approccio mindfulness viene utilizzato da specialisti in vari campi: psicoterapeuti, medici, personale militare, formatori, insegnanti, nonché uomini d’affari, star del cinema e della musica in tutto il mondo per gestire efficacemente lo stress, mantenere l’equilibrio e essere in armonia con se stessi e con mondo circostante.
40 anni di efficace gestione dello stress
L’approccio di mindfulness è nato più di 40 anni fa, nel 1979 grazie al professore dell’Università del Massachusetts John Kabat-Zinn. Fu lui che per primo ebbe l’idea di usare le pratiche di meditazione per scopi medici. Le meditazioni buddiste zen e lo yoga lo hanno affascinato da studente: John ha dedicato molto tempo allo studio delle tradizioni del buddismo, e ad un certo punto ha voluto davvero collegare la sua conoscenza ed esperienza pratica con la scienza.
Dopo aver completato la laurea in biologia molecolare, si è interessato a trovare modi per integrare la meditazione buddista (senza un aspetto religioso) nella pratica della guarigione.
Mindfullness – che cosa è
Il risultato del lavoro di John Kabat-Zinn fu il programma Mindfullness che lui aveva chiamato “Based Stress Reduction“. Si trattava di un corso di riduzione dello stress di 8 settimane, che si basava inizialmente solo sull’uso di tecniche di respirazione e pratiche di concentrazione. Poi col tempo il contenuto del programma si è arricchito e l’MBSR ha iniziato ad essere utilizzato per sbarazzarsi di disturbi d’ansia, depressione, fobie e dipendenze.
Nell’attuale fase di sviluppo, l’approccio della mindfulness si è significativamente allontanato dalle sue origini orientali, avendo mantenuto, forse, solo una componente etica. Essendo pragmatico e razionale, l’approccio si inserisce perfettamente nel contesto della moderna psicoterapia e psicologia pratica, ma anche nella consulenza organizzativa e persino nella neurobiologia.
Cosa significa termine “mindfulness” nella traduzione letterale e quali sono le caratteristiche principali di questo concetto?
E’ piuttosto difficile trovare l’equivalente letterale della parola “mindfulness“. Può essere tradotto come “ricordo“, “consapevolezza“, “pienezza di consapevolezza“. Ma nessuno di questi sinonimi trasmette il significato del concetto al 100%.
Ecco alcune possibili definizioni di mindfulness:
Un’attenzione, volutamente rivolta allo stato di cose attuale e priva di ogni valutazione.
La consapevolezza non giudicante come risultato del dirigere consapevolmente l’attenzione verso l’esperienza in corso di dispiegamento.
E’ la consapevolezza del momento presente con la sua accettazione.
L’autoregolazione dell’attenzione sull’esperienza attuale in modo tale che sia possibile migliorare il riconoscimento degli eventi mentali che si stanno verificando al momento.
Mindfulness, dunque, può essere considerata come una modalità di lavoro della mente, caratterizzata dal focalizzare l’attenzione sull’esperienzadel momento presente senza elaborazione concettuale e/o reattività emotiva.
I principi della mindfulness includono valori come curiosità, apertura e accettazione.
In uno stato normale, quando siamo mossi in modalità pilota automatico, ci indirizziamo in modo casuale la nostra attenzione al mondo esterno irrequieto e spesso non controlliamo il nostro processo di pensiero e le nostre emozioni. Ricordiamo costantemente il passato e quindi ci preoccupiamo per il futuro.
Con l’aiuto delle pratiche di mindfulness impariamo a disattivare il pilota automatico e ad essere consapevoli del momento presente per riconoscere pensieri, sentimenti e azioni nel momento in cui si verificano e senza passare ad una risposta automatica. In questo modo lavoriamo sull’abilità di concentrarsi con gentilezza, compostezza e curiosità. Impariamo ad ascoltare il nostro corpo per stabilire una connessione tra le emozioni e le loro manifestazioni corporee.
Per quale scopo praticare la mindfulness? Perché è importante imparare a vivere con qualsiasi esperienza, osservarla ed esplorarla per quello che è, sentendo più pienamente la tua presenza nella tua vita.
Mindfulness: igiene mentale e fitness per la mente
Le pratiche di mindfulness sono una semplice procedura igienica per la coscienza: proprio come il corpo ha bisogno di essere lavato regolarmente, i denti dovrebbero essere spazzolati, così lo stato della tua coscienza dovrebbe essere curato.
L’allentamento mentale è simile all’allenamento fisico, cioè al fitness perché include le stesse regole:
Esercitarsi fino alla padronanza;
Conoscere la disciplina e praticarla regolarmente;
Formare una buona abitudine per fare dell’allenamento una parte della vita.
Benefici della Mindfulness
La pratica regolare aiuta:
Affrontare meglio il sovraccarico emotivo;
Uscire da uno stato di stress cronico;
Non pensare con ansia al futuro e non rimescolare il passato senza fine;
Ridurre la sofferenza da dolore cronico;
Uscire dalla depressione e prevenire le ricadute;
Migliorare la qualità del sonno;
Notare piccoli eventi gioiosi nella vita e goderseli;
Prendere decisioni consapevolmente;
Migliorare e raggiungere la pace mentale;
Sviluppare la capacità di gestire l’attenzione e aumentare la sua concentrazione.
Perché la realtà è che siamo in grado di cambiare in modo indipendente le nostre vite da malsane a sane modificando il funzionamento della mente e delle strutture cerebrali.
Il cervello può evolvere durante tutta la vita
Dovresti sapere che nel corso dello studio della struttura del cervello le persone che sono state sottoposte al programma di mindfulness di 8 settimane, hanno mostrato l’aumento della densità (quantità) di materia grigia in varie zone del cervello, quali svolgono un ruolo critico nei processi di apprendimento. Inoltre è stato scoperto che la mindfulness è in grado di aiutare a ricordare gli eventi e ad aumentare l’autocoscienza e introspezione, oltre a sviluppare l’empatia.
Inoltre la meditazione consapevole serve a contrastare l’ansia. E’ stato dimostrato che la pratica regolare ha un impatto significativo sulla salute perché dona la calma al sistema nervoso,elimina le reazioni automatiche, migliora l’immunità e uniforma la frequenza cardiaca.
Come praticare la MindFulness
Quando pratichiamo la mindfulness, ci concentriamo sul momento presente e lo accettiamo senza giudicarlo. Si può dire che questo è un modo completamente diverso e insolito di usare la mente, un modo speciale di pensare. Puoi padroneggiarlo attraverso un allenamento regolare, la pratica formale quotidiana della meditazione, per ottenere risultati tangibili, dovrebbe durare almeno 10 minuti al giorno. Quindi trasferiamo l’abilità formata alla vita con l’aiuto di esercizi informali: all’inizio scegliendo deliberatamente situazioni semplici per la pratica, e poi, man mano che acquisiamo esperienza, in qualsiasi momento a nostro piacimento.
La pratica formale viene eseguita più spesso da seduti. Questa pratica può essere, ad esempio, la pratica della concentrazione sul respiro, la scansione del corpo, la gentilezza amorevole.
La pratica informale consiste nel portare uno stato di consapevolezza nella vita di tutti i giorni. Si tratta di una pratica accessibile a tutti perché si può praticare la mindfulness nella vita di tutti i giorni. Puoi praticare la mindfulness mentre sei seduto al lavoro al computer, viaggiando in auto, mentre cammini e anche mentre mangi. Queste pratiche includono la disintossicazione informativa durante i momenti di ricreazione all’aperto. E’ consentito praticare la meditazione, ad esempio, nei momenti di comunicazione con bambini, persone care, genitori, quando andiamo al supermercato, laviamo i piatti, puliamo la casa o facciamo sport. Anche quando sei raffreddato puoi usare questa condizione per esercitarti.
Quando metti gli allenamenti di mindfulness nella tua lista di priorità quotidiane e cose importanti, quando il tuo sistema di gestione del tempo e il tuo programma fitto di impegni includeranno pause per la meditazione e periodo di silenzio, non mangerai più il cibo inconsciamente, ma assaggiando il gusto dei tuoi piatti preferiti, quando diventa pratica quotidiana spegnere telefono e gadget qualche tempo prima di andare a dormire, questo vorrà dire che l’approccio mindfulness è entrato a far parte della tua vita, diventando un’abitudine e persino uno stile di vita.
Solo un minuto di concentrazione sulla respirazione in un momento di tensione, ovunque tu sia, può essere un riposo per la tua mente, favorire il rilassamento, eliminare l’ansia, alleviare lo stress. Inspirando ed espirando l’aria consapevolmente, concentrati sulle sensazioni interne e sulla posizione del tuo corpo. Cerca dire focalizza l’attenzione sui suoni e gli odori circostanti. In questo modo ti ancori nel momento presente e aumenti il divario tra lo stimolo e la risposta. Perché sviluppando la consapevolezza del qui e ora stai creando lo spazio per prendere le decisioni in uno stato di presenza e consapevolezza e non più in modalità autopilota.
La mente felice
Forse hai già sentito la frase che la mente felice è una mente calma. Inoltre ormai tutti sanno che per essere sani e forti è necessario allenare il proprio corpo, prendersi cura della nutrizione, del lavoro e del riposo. Ma per la pienezza della felicità e del benessere, dobbiamo certamente avvicinarci consapevolmente alla cura dello stato d’animo. Dunque, le due pratiche della mindfulness formale e informale si completano e si arricchiscono a vicenda.
MindFulness, pratica formale: come, dove, quanto e quando
Con l’aiuto di pratiche formali, impariamo a prendere il controllo del nostro pilota automatico, che ci priva della libertà, costringendoci a pensare e agire secondo schemi.
In contrasto con la modalità autopilota esiste una modalità di consapevolezza che apporta enormi benefici alla salute, all’equilibrio della mente e dell’anima. Non sono parole vuote, ma fatti confermati da numerosi studi scientifici. Tuttavia, tutti questi preziosi effetti possono essere raggiunti solo praticando ogni giorno. Sfortunatamente, non si può fare a meno della pratica, solo con la teoria.
Dove praticare
Cerca di trovare un posto dedicato per praticare esercizi di meditazione. Dovrebbe essere un posto tranquillo e pacifico dove nessuno ti disturberà. Spegnere il telefono, la radio e la TV prima di procedere.
Quando è il momento migliore per praticare mindfulness?
Il momento migliore per praticare è la mattina, perché in questo caso l’umore ottenuto durante la meditazione dà impulso per l’intera giornata. Ma anche la pratica formale fatta prima di andare a letto aiuterà sicuramente la tua mente a liberarsi dalle preoccupazioni della giornata.
Quanto tempo dedicare alla pratica?
All’inizio del percorso, non dovresti lasciarti trasportare da meditazioni troppo lunghe o, al contrario, troppo brevi, poiché è improbabile che siano abbastanza efficaci. E’ meglio impostare la durata intorno ai 10-15 minuti. Quindi aumenta gradualmente il tempo, una volta che ti sei abituato alla pratica. La qualità è molto più importante della durata della meditazione.
Qual’è la posizione migliore per meditare?
Puoi scegliere se stare in piedi, sederti oppure sdraiarti.
Se preferisci stare in piedi, assicurati di indossare scarpe comode. Altrimenti, la sensazione di disaggio alle gambe sarà scomoda.
Se sei seduto, potresti aver bisogno di un cuscino o di una coperta su cui appoggiarti. Trova la posizione migliore: sul pavimento, sedia, poltrona.
Se decidi di sdraiarti, assicurati di essere in uno stato di vigore, altrimenti ti addormenterai, e questo non è il risultato che vogliamo ottenere.
La posizione deve essere comoda, non devono comparire sensazioni di dolore o tensione, ma allo stesso tempo non dovrebbe portare al rilassamento totale.
Il principio fondamentale è che nella posizione scelta dovresti essere a tuo agio, dovresti essere in grado di rimanere raccolto e rilassato allo stesso tempo per molto tempo.
Per quanto riguarda gli occhi, puoi chiuderli o lasciarli aperti. Entrambe le opzioni hanno le loro caratteristiche, quindi è meglio provarle entrambe e decidere qual è quella giusta per te.
Pratica di base “Respirazione cosciente”
La pratica della respirazione consapevole è uno degli esercizi chiave della mindfulness. Impara a conoscerlo leggendo i consigli di seguito.
Pratica:
Concentrati sulla pratica, rilassati e prendi una posizione comoda, seduto o sdraiato, senti il tuo corpo nello spazio, senti il contatto dei tuoi piedi con il pavimento, cerca di mantenere questa posizione fino alla fine della pratica. Chiudi gli occhi o lasciali socchiusi. Durante la pratica, puoi aprirli se ti accorgi di addormentarti. Senti la gioia profonda di essere stato in grado di scegliere il tempo il tempo e prenderti cura di te stesso. Metti delicatamente i palmi delle mani sulla pancia e concentrati sulla zona dell’ombelico. Mantieni il respiro naturale…
Osserva il ritmo mentre la pancia si alza dolcemente mentre inspiri e scende mentre espiri. Prendi consapevolmente ogni nuova ispirazione ed espirazione. Concentrati sulle sensazioni fisiche. Se ti senti a disagio nel guardare il tuo respiro nell’addome, metti le mani sul petto e prova a osservare i movimenti del petto. Un’altra opzione è monitorare il flusso d’aria nella cavità nasale. Respira in modo naturale: non è necessario eseguire specificatamente un’espirazione prolungata, dimentica il passato, non pensare al futuro, cerca di non controllare nulla. Non hai bisogno di analizzare il tuo respiro, valutarlo, cercare di controllarlo. Renditi conto che l’aria è come le onde del mare: senti come raffreddano i tuoi piedi e poi scivolano via.
Noterai che…
E’ probabile che, ad un certo punto, noterai che i tuoi pensieri sono fonte di distrazione. L’attenzione si sposta prima sul passato, poi sul futuro, poi sulla valutazione di quanto sta accadendo. Non incolpare te stesso per nulla, essere distratto è del tutto normale, è cos’ che funziona la nostra mente. Appena capisci esattamente da cosa eri distratto, lascia andare i tuoi pensieri e trasferisci di nuovo dolcemente il centro dell’attenzione sulla respirazione.
Alla fine della pratica, lodati per qualsiasi risultato. Ringrazia per questa esperienza, qualsiasi essa sia. Questa breve pratica è molto importante per ricostituire le tue risorse interiori. Questo è un piccolo ma significativo passo sulla lunga strada verso la salute, la felicità e l’armonia.
Mindfulness e stress
Nel nostro mondo siamo costantemente esposti allo stress dovuto al ritmo frenetico continuo della vita e alla situazione cronica del multitasking, oltre a tutte le altre pressioni. L’abilità di affrontare lo stress attraverso la meditazione consapevole è uno strumento molto prezioso nell’ambiente di oggi ed è essenziale per mantenere il benessere e una vita felice in futuro.
Cos’è una situazione stressante? Sei nervoso, un battito frenetico soffoca i suoni del mondo che ti circonda, la respirazione diventa intermittente, i tuoi polmoni non hanno abbastanza aria, sembra che una bomba di idrogeno dei sensi sta per esplodere da un momento all’altro all’interno del petto, o al contrario, tutto sembra congelarsi. Sono questi sensazioni che ci travolgono durante una lite, in previsione di un inevitabile rimprovero da parte della dirigenza, nei momenti di vittorie sportive o di una promozione tanto attesa.
Tutte queste situazioni possono essere classificate come stressanti. Tuttavia, in medicina e psicologia, si distinguono due diverse forme di stress:
Due forme di stress
Lo stress positivo viene innescato vivendo momenti gioiosi ed emozionanti. In questo caso, stimolando l’attività mentale e fisica del corpo, lo “allena”,
Lo stress negativo ha l’effetto opposto. Le conseguenze dello stress emotivo in situazioni difficili distruggono il corpo umano, influiscono negativamente sulla salute mentale e fisica. Il pericolo aumenta quando tali situazioni si ripetono regolarmente o durano a lungo.
Mindfulness è un’arma potente contro lo stress cronico e la depressione.
Oggigiorno lo stress è diventata la piaga del millennio e la varietà dei sintomi dello stress è enorme.
Le manifestazioni fisiologiche:
Reazioni cutanee allergiche.
Tensione muscolare involontaria.
Mal di testa e altri dolori di origine sconosciuta.
Diminuzione dell’appetito e disturbi del sonno.
Mancanza di energia vitale e costante sensazione di stanchezza.
Insoddisfazione di se stessi, degli altri o del lavoro.
Perdita di entusiasmo e ispirazione, noia di vivere.
Scoppi improvvisi di rabbia e l’irritabilità.
Depressione.
Un duraturo senso di colpa.
Manifestazioni comportamentali:
Indifferenza per l’aspetto fisico e per il corpo.
Abuso di sigarette e bevande alcoliche.
Regolari conflitti familiari e lavorativi.
Comportamento maniacale sul lavoro o nella vita oppure menefreghismo totale.
Completa perdita di interesse per le proprie attività quotidiane e del lavoro.
Manifestazioni intellettuali:
Perdita di memoria.
Perdita di concentrazione.
Difficoltà a prendere decisioni.
Pensieri ossessivi.
Tra gli indicatori sopra citati ci sono anche le malattie psicosomatiche e disturbi mentali. Se lo stress è stato causato principalmente da cause psicologiche, lo scompenso nella persona di solito prende forma di una lunga depressione oppure di esaurimento nervoso.
Come conseguenza dello stress cronico si alza il livello di adrenalina nel sangue, che persistendo può portare all’esaurimento del corpo e ad un deterioramento critico della salute.
Una gestione efficace dello stress include:
Cambiamenti nella dieta e nel sistema nutrizionale;
assunzione regolare di vitamine;
ragionevole attività fisica;
ripristino di un buon sonno;
allenamento per la mente o la pratica di mindfulness (consapevolezza).
In tutto il mondo stanno conducendo le ricerche scientifiche sull’influenza della pratica della mindfulness sulla riduzione dei livelli di stress e sul miglioramento della salute umana in generale. E’ stato dimostrato che la capacità di gestire l’attenzione e la risposta automatica involontaria aiuta a far fronte alle situazioni stressanti più difficili in modo più efficiente.
Mini pratiche di mindfulness per tutti i giorni
Uno stato di consapevolezza può accompagnarti ovunque tu sia e qualunque cosa tu faccia: a casa mentre pulisci, cucini, in una passeggiata fuori città, sulla spiaggia in riva al mare, al lavoro, qualunque esso sia, sui mezzi pubblici e mentre guidi la macchina. Sii consapevole di ciò che la tua mente sta facendo in un dato momento. Cerca di concentrarti sul compito attuale, essendo pienamente consapevole dei tuoi sentimenti – allora questa può essere considerata una pratica informale della mindfulness, la cui implementazione regolare ti permetterà di vivere la tua vita in modo più completo.
Uno dei vantaggi significativi dell’approccio mindfulness è che assolutamente tutti possono trovare il tempo per praticarla, anche se si vive costantemente in modalità multitasking e sovraccarichi pesanti. L’essenza dell’allenamento si riduce alla formazione dell’abilità di concentrazione, motivo per cui qualsiasi attività quotidiana può diventare un oggetto di meditazione.
Prova 10 opzioni di esercizio della mindfulness informali adatti a tutti
Esercizi in casa
Mentre bevi una tazza di tè (latte, caffè, cacao, un bicchiere di succo o altra bevanda)
Senti la tazza tra le mani, esaminala attentamente.
Prenditi il tuo tempo per goderti il gusto e sentire l’aroma della bevanda.
Ascolta come ti senti ad ogni sorso.
2. Mentre fai la doccia
Prova ad ascoltare ogni nota del suono dell’acqua che scorre.
Senti come tocca la tua pelle.
Applica i tuoi cosmetici sulla pelle, senti le sfumature dell’aroma.
3. Quando rifai il letto
Quando rifai il letto, concentrati su ogni movimento del tuo corpo.
Nota come si sente la biancheria da letto, il copriletto.
Presta attenzione ad ogni momento del processo.
4. Mentre lavi i piatti
Annusa l’odore del detersivo che stai usando.
Regola la temperatura dell’acqua per una piacevole temperatura.
Concentrai su ogni tocco dei piatti, cucchiai, forchette, ecc.
5. Mentre ti lavi i denti
Concentrati sul “controllo” del movimento dello spazzolino da denti.
Senti il sapore del dentifricio.
Presta attenzione alla sensazione di lavarti le gengive e i denti.
Esercizi mentre sei fuori
6. Mentre ti dirigi verso l’università, al lavoro, al negozio, al centro commerciale, verso casa o a fare una passeggiata.
Una volta che sei fuori, prendi una boccata d’aria fresca e sentila.
Sposta la tua attenzione sui tuoi piedi e su come sposti il peso da una gamba all’altra mente cammini.
Presta attenzione al tempo e a tutto ciò che ti circonda.
7. Mentre sei fermo nel traffico (o in qualsiasi situazione di attesa)
Concentrati sul tuo respiro.
Scansiona il tuo corpo, dirigi il respiro verso le aree in cui senti la tensione.
Ascolta i suoni intorno a te, riempi l’intero spazio circostante con la tua attenzione.
6. Durante il pranzo (colazione, cena o solo lo spuntino)
Spegni la TV, metti da parte lo smartphone, giornale.
Focalizza la tua attenzione sul colore e sulla forma del piatto, sull’odore e sul gusto del cibo, senti il peso, la forma, la superficie delle posate nelle tue mani.
Prova a masticare e deglutire lentamente e deliberatamente, controlla questo processo e monitora le sensazioni nello stomaco
Esercizi da praticare ovunque
9. Mentre fai lo sport
Presta attenzione a come funzionano i muscoli.
Ricorda di respirare consapevolmente.
Tieni traccia di come cambiano le sensazioni nel tuo corpo durante e dopo l’attività fisica.
10. Pause respiratorie (al mattino, durante il giorno e prima di coricarsi)
Ascolta il tuo corpo, identifica le aree di tensione e cerca consapevolmente di rilassarle.
Porta la tua attenzione al respiro, inspira ed espira consapevolmente più volte.
Non cercare di interrompere il processo del pensiero, lascia che i pensieri vanno e vengano, guardali, ritornando ogni volta al respiro.
Presta attenzione ai cambiamenti che la respirazione consapevole ha causato in te.
Queste sessioni di allenamento per la mindfulness non richiedono di cambiare il tuo solito ritmo di vita perché non hai bisogno di tempo e spazio dedicati, ma avrai un’idea di quanto siano efficaci questi strumenti.
Regalati momenti di consapevolezza ogni giorno e farla entrare nella vita di tutti i giorni così la tua vita sarà felice e completa!
Olio di cocco è ricco di sostanze nutrienti ed è per questo i benefici e usi dell’olio di cocco sono molteplici. Si usa olio di cocco per riparare i capelli danneggiati. E’ ottimo per la pelle secca o infiammata, sopratutto la pelle del viso e del collo. Inoltre olio di cocco aiuta a combattere le rughe sulla pelle del viso e ha delle proprietà antibatteriche.
Nell’alimentazione olio di cocco viene utilizzato per migliorare la digestione e il lavoro del cervello. Inoltre è utile contro la carie e la placca dei denti. Un’altro effetto benefico riguarda l’aiuto di olio di cocco nella lotta contro il sovrappeso, perché ha un effetto benefico sul metabolismo.
Olio di cocco è un ottimo rimedio per i capelli secchi e danneggiati. Messo sui capelli olio di cocco crea un film protettivo che impedisce ulteriore disidratazione del capello.
L’impacco di olio di cocco viene lasciato sui capelli per un paio d’ore oppure per tutta la notte. Si può massaggiare le radici dei capelli per 2-3 minuti prima dello shampoo,, non 1 o 2 volte alla settimana.
Per rendere i capelli più lucidi, si può mettere una goccia di olio di cocco sui capelli appena lavati, ma solo sulle punte per evitare l’effetto di capelli unti.
Usi e benefici di olio di cocco per la pelle
Olio di cocco è molto benefico per la pelle perché tonifica è ammorbidisce la pelle. Film lipidico che si crea sulla superficie della pelle, protegge dai danni dei raggi UV. Per questo motivo si può utilizzare l’olio di cocco come protezione solare – aiuta ad ottenere un’abbronzatura bella e uniforme.
Inoltre olio di cocco viene usato nella cura della pelle infiammata perché ha delle proprietà antibatteriche e calmanti. Si può spalmarlo dopo la depilazione per calmare e idratare la pelle.
Per idratare la pelle del corpo si può aggiungere un cucchiaio di olio di cocco nella vasca oppure spalmarlo sulla pelle pulita e ancora bagnata, massaggiando la pelle fino all’assorbimento, tamponando infine con l’asciugamano morbido per togliere i residui di acqua e olio in eccesso. La pelle risulterà morbida e idratata.
Si può utilizzare olio di cocco per fare lo scrub per il corpo aggiungendo ad esso il sale o lo zucchero. Si spalma lo scrub su tutto il corpo oppure solo sulle zone più ruvide, come ad esempio i gomiti e le piante dei piedi. Dopo lo scrub le pelle sarà liscia,, idratata e morbida.
Benefici e usi per la pelle del viso
Olio di cocco spremuto a freddo aiuta a prevenire e diminuire le rughe e rende la pelle più elastica. Olio di cocco è benefico per la pelle del viso perché regola la produzione del sebo della pelle ed è per questo è utile nella cura della pelle grassa del viso e della testa.
Per idratare il viso si prende un po’ di olio di cocco con la punta del dito e si spalma sul viso ancora umido. Dopo qualche minuto tamponare il viso con un asciugamano per togliere l’eccesso di olio.
Olio di cocco viene utilizzato per fare delle maschere per il viso. E’ utile coccolare il viso un paio di volte a settimana con la maschera a base di olio di cocco, l’effetto sarà molto benefico.
Un’altro uso che non tutti conoscono è quello di utilizzare olio di cocco come struccante e per rasatura, sopratutto per le pelli sensibili e facilmente infiammabili.
Altri benefici di olio di cocco riguardano i suoi effetti curativi. Olio di cocco si utilizza per normalizzare la digestione e per migliorare l’attività cerebrale. Inoltre è molto utile nella prevenzione di alcune malattie come arteriosclerosi e malattie oncologiche. Olio di cocco aumenta le difese immunitarie e rende l’organismo più resistente ai virus e batteri maligni. In particolare, olio di cocco impedisce ai virus di adattarsi agli antibiotici.
Inoltre, olio di cocco aiuta ad assimilare calcio e magnesio. Oltre a questo, olio di cocco è utile assumere nel caso di Alzheimer per diminuire o, addirittura, eliminare i sintomi.
L’unica accortezza nell’uso dell’olio di cocco nella dieta è quello di scegliere l’olio con la dicitura sulla confezione “per uso alimentare“.
Si può assumere l’olio di cocco da solo, iniziando con un cucchiaino al giorno prima del pasto, aumentando la quantità fino a 2-3 cucchiai. Qualche goccia di olio di cocco aggiunta nel tè caldo è utile per togliere l’infiammazione della gola e farà diminuire la tosse.
Olio di cocco – benefici per bocca e denti. Come usarlo
Olio di cocco è benefico anche per la salute del cavo orale perché aiuta a rafforzare le gengive, sbiancare lo smalto dei denti, combattere la carie e processi infiammatori del cavo orale grazie al alto contenuto del acido laurico, quale aiuta ad eliminare batteri nella bocca responsabili del cattivo odore.
Il dentifricio può eliminare solo il 10% dei virus e batteri del cavo orale. Per raggiungere risultati migliori è utile fare l’uso dell’olio di cocco, il quale è particolarmente efficace controStreptococcus mutans – batteri responsabile nella comparsa di carie.
Uso regolare di olio di cocco aiuta a prevenire la comparsa di carie. Lo si utilizza inoltre nella prevenzione di parodontosi, in particolare della gengivite.
Olio di cocco viene aggiunto nel dentifricio oppure lo usano per preparare le soluzioni per risciacqui della bocca. Inoltre per una pulizia migliore del cavo orale e per sbiancare lo smalto dei denti è utile ogni giorno tenere in bocca un cucchiaio di olio di cocco, per una decina di minuti.
Olio di cocco non raffinato ha molteplici benefici, tra l’altro è un rimedio efficace per perdere peso in eccesso. Assunto in quantità consigliate, l’olio di cocco aiuta a perdere il peso velocemente.
Olio di cocco contiene le sostanze utili per il metabolismo. Olio di cocco è ricco di grassi utili per il corretto funzionamento della tiroide e il sistema endocrino in generale, sistemi responsabili del metabolismo e del peso forma. Inoltre alleggerisce lavoro di pancreas.
Per dimagrire si consiglia assumere un cucchiaino di olio di cocco a stomaco vuoto. In alternativa – si può aggiungere l’olio nella colazione: nello yogurt o nell’insalata.
Rischi e controindicazioni di olio di cocco
Olio di cocco è composto per il 80% dai grassi saturi, una quantità due volte superiore a quella contenente nel lardo di maiale. Grassi saturi sono fondamentali per un corretto funzionamento del organismo, però l’eccesso della loro quantità può portare all’aumento di cattivo colesterolo nel sangue.
Quindi, l’olio di cocco a pari di altri grassi e oli alimentari non deve superare la quantità giornaliera consigliata. In media la dose giornaliera di grassi saturi per gli uomini corrisponde ai 30 grammi e per le donne non più di 20 grammi.
Alcune diete molto rigide consigliano di eliminare totalmente i grassi dalla dieta ma dobbiamo ricordiamo che i grassi sono utili all’organismo perché sono fonte di aminoacidi fondamentali. Inoltre i grassi aiutano ad assimilare le vitamine liposolubili come vitamine A, D e E. Invece di eliminare i grassi dalla dieta, è molto più utile scegliere di variare il consumo di prodotti ricchi di grassi sia saturi, come olio di cocco, lardo, carni rosse, sia di grassi insaturi come avocado, pesce grasso, noci e semi.
Per essere in salute, dunque, è fondamentale avere una dieta ricca e varia. Perché se la dieta è equilibrata, tutti alimenti sono assunte nelle quantità giuste, senza mai esagerare con nessun prodotto. Il colesterolo cattivo si produce di solito quando si mangia sempre gli stessi alimenti, giorno dopo giorno per anni. Se alimentazione è ricca di frutta e verdura fresche, e le proteine provengono da vari cibi: carni bianche e rosse, pesce, latticini freschi, oli spremuti a freddo e frutta secca, si può stare tranquilli sulla salute.
Il segreto della salute: la dieta variata ed equilibrata.
Reazioni allergiche
Cocco è un frutto tropicale che non cresce nelle nostre zone quindi non siamo abituati a mangiarlo regolarmente. Alcune persone potrebbero avere una reazione allergica. Tuttavia i casi di allergia al cocco è un evento estremamente raro. Le persone che hanno intolleranza ai componenti di olio di cocco prima di usarlo devono prima fare la prova allergica, spalmando una piccola quantità sulla pelle. Se dopo un po’ non è comparso rossore o irritazione, vuol dire che il test allergico è stato superato, si può usare tranquillamente l’olio di cocco.
Come scegliere olio di cocco
Olio di cocco di alta qualità si può distinguere dal colore: deve essere bianco, senza il giallo. Un’altro segni di qualità è la sua reazione al calore – un buon olio diventa solido facilmente, anche con la temperatura ambiente perché è ricco di grassi saturi.
La patria del miglior olio di cocco è Sri Lanka, India, Thailand ed Indonesia. Tradizionalmente i contadini, nella produzione di olio di cocco, facevano seccare le scaglie di cocco per eliminare l’umidità in eccesso. Dopo di ché il materiale grezzo veniva scaldato su una teglia e pressato per spremere le gocce di olio vegetale.
Oggigiorno i produttori hanno le procedure più semplici: le scaglie vengono pressate con una pressa moderna che permette la spremitura alle temperature superiori ai 40 gradi. Olio spremuto viene lasciato riposare per alcuni giorni, per far scendere il sedimento dopo di ché viene riversato nei contenitori.
Olio di cocco spremuto a caldo o freddo?
Spremitura a caldo
Nella spremitura a caldo la polpa di cocco viene seccata nei forni grandi, poi sottoposta alla pressatura oppure al trattamento chimico per estrarre l’olio. Questo processo è meno delicato e durante questo procedimento vengono eliminate la maggior parte delle sostanze benefiche.
Questo tipo di olio si può riconoscere dalla dicitura Coconut Oil senza ulteriori chiarimenti.
Spremitura a freddo
Questo è un metodo più delicato che permette di conservare le sostanze benefiche, ma questo metodo viene utilizzato dai produttori più raramente perché utilizzando questo procedimento si può estrarre non più di 10% di olio contenuto nel cocco. Non è raro che un produttore ha due linee di produzione, quella a caldo e quella a freddo, per ammortizzare le spese e diminuire il prezzo che solo con la spremitura a freddo sarebbe molto elevato.
Durante la spremitura a freddo, la polpa di cocco viene macinata e poi pressata sotto una pressa normale. Così di 1000 frutti di cocco, ognuno dei quali pesa 1,5 kg incirca, viene attorno ai 170 kg di polpa e soltanto 70 litri di olio di cocco naturale spremuto a freddo.
Riconoscere questo olio è possibile dalla dicitura Virgin oppure Extra Virgin Coconut Oil sull’etichetta.
Olio di cocco raffinato
Olio di cocco raffinato spesso si ottiene con la spremitura a caldo. All’olio viene aggiunta l’acqua, diversi acidi e idrossido di sodio e poi il tutto viene scaldato per estrarre tutti i fosfolipidi, metalli, minerali, sali e grassi liberi contenenti l’odore di cocco.
Alla fine viene ottenuto un prodotto quasi senza l’odore specifico di cocco, che si mantiene a lungo ed è più trasparente. E’ molto più facile da trasportare ed è meglio sopporta i cambi di temperatura. Per i venditori è un prodotto ideale.
Però questo tipo di olio è povero di sostanze nutritive. Già durante la spremitura a caldo si perde una buona quantità di sostanze benefiche, con la raffinazione dell’olio si perdono pure gli aminoacidi, sali e minerali.
Olio di cocco raffinato non è adatto per gli usi cosmetici, può essere usato per uso alimentare per friggere la carne e le verdure perché anche scaldato fino alle temperature elevate, non perde le sue proprietà e non crea sostanze cancerogene, come ad esempio olio di palma.
Distinguere olio raffinato si può dalla dicitura Refined o RBD sull’etichetta.
Olio di cocco non raffinato
Come si deduce dal titolo, si tratta di un prodotto che non viene sottoposto al processo di raffinazione. Di solito questo prodotto si ottiene dall’olio di cocco spremuto a freddo.
Questo tipo di olio non solo mantiene lo specifico odore e sapore dolciastro di cocco ma anche tutte le proprietà benefiche. L’olio non raffinato si può utilizzare per friggere ma l’odore specifico sovrasta il gusto della carne e delle verdure. Per questo motivo è meglio usarlo nella preparazione dei dolci. Inoltre è ottimo per preparare i dolci che non richiedono la cottura, come ad esempio dei mousse, torte fredde, sorbetti eccetera, perché si addensa molto facilmente.
Dunque, benefici e usi dell’olio di cocco sono innumerevoli. L’importante è scegliere l’olio spremuto a freddo e possibilmente biologico per godere di tutti i benefici che olio di cocco offre.
L’obbligo della mascherina non potrà di certo fermare la voglia di essere attraenti. Le tendenze trucco della Primavera 2021, prendendo in considerazione la situazione attuale, puntano sulla parte scoperta del viso – la pelle e lo sguardo! Noi di UltraBeauty abbiamo selezionano alcune tendenze trucco per le donne di classe.
Il fondotinta invisibile – le tendenze della primavera 2021
La pelle sana non richiede molto trucco quindi è di fondamentale importanza avere cura della propria pelle. Perché il fondotinta può uniformare, esaltare e perfezionare una pelle già bella, sana e luminosa. Quindi, perché non trovare un prodotto che soddisfa le due esigenze, quella di trucco e della cura della pelle.
Il consiglio è quello di scegliere prodotti naturali che idratano e nutrono la pelle grazie ai principi attivi, meglio ancora se di origine biologica.
Per un effetto ancora più naturale puoi mescolare fondotinta con crema idratante all’interno del palmo della mano con il dito fino ad ottenere un colore omogeneo. Spalma la crema così ottenuta sul viso con dei movimenti leggeri. In questo modo è quasi impossibile esagerare con il fondotinta. Incarnato risulterà uniforme e luminoso.
Eye-liner grafico – le tendenze della primavera 2021
Per incorniciare lo sguardo la linea precisa di eyeliner è ideale. Ora che il viso è parzialmente coperto dalla mascherina, gli occhi sono assoluti protagonisti. Eyeliner nero è intramontabile e le tendenze trucco della Primavera 2021 lo dimostrano. Si può applicare due ombretti chiaro-scuro sulla palpebra superiore e tracciare una riga nera per creare un effetto glamour.
Super ciglia con mascara – le tendenze della primavera 2021
Le tendenze trucco della Primavera 2021 sostituiscano le ciglia finte con quelle naturali. Le ciglia devono essere ben divise e lunghissime. Il mascara quindi torna in voga. Ma devi scegliere un mascara a lunga tenuta per poter resistere alla condensa della mascherina. Le ciglia sopra la mascherina prendono tutta la scena, quindi devono essere curate e ben visibili.
Blush della freschezza – le tendenze trucco della primavera 2021
Le tendenze trucco della Primavera 2021 parlano di blush effetto gote arrossate che trasmettono salute e freschezza. Gioca con tinte rosate o pescate, leggermente satinate.
Rossetto? Si, grazie – le tendenze della primavera 2021
Ovviamente non possiamo trascurare le labbra anche se le occasioni di mostrarle sono poche, bisogno sfruttare questi momenti al massimo. Le tendenze trucco della Primavera 2021 parlano dei rossetti naturali e a lunga tenuta, per resistere a mascherine. Le texture matt e semi matt ma assolutamente confortevoli e nutrienti.
Pettinate verso l’alto e fissate con gli appositi prodotti, le sopracciglia aprono lo sguardo e donano un effetto lifting. E’ tornato di moda l’effetto pelo pelo che va ricreato con le matite e altri prodotti specifici. Con questa tecnica è possibile infoltire e ricostruire zone in cui i peli sono venuti a mancare.
Sintomi di squilibrio degli ormoni che ogni donna deve sapere
Molti processi del nostro organismo sono regolati dagli ormoni. Per questo motivo quando l’equilibrio ormonale si sballa comincia a risentire la salute, l’umore, il benessere generale e anche aspetto fisico della donna. Ma come si fa a capire che il problema riguarda gli ormoni? Vediamo quali sono 10 sintomi piu comuni di squilibrio ormonale.
1. Comparsa di acne
Improvvisa comparsa dei brufoli spesso è dovuta all’alterazione dell’equilibrio ormonale. Ad esempio, un livello troppo basso di ormoni androgeni porta alla comparsa di acne su tutto il corpo. Una cosa simile si può osservare durante la pubertà quando liberarsi dai brufoli è molto difficile. Da tener presente che brufoli e punti neri possono comparire anche per altri motivi, pertanto devi vedere se ci sono anche altri sintomi dello squilibrio ormonale.
2. Insonnia
Insonnia è uno dei sintomi di squilibrio ormonale molto importante perché può essere legata al basso livello di progesterone. Progesterone è un rilassante naturale che calma, rilassa e regola il sonno. Quindi le alterazioni di questo ormone molto spesso fanno venire l’insonnia.
Progesterone ed estrogeno hanno un brusco calo dopo il parto. Per questo motivo alcune donne sperimentano delle difficoltà nel prendere sonno in questo periodo. Dunque, se dormire poco dopo il parto è “normale”, in altri periodo della vita, a cose normali, questo non dovrebbe succedere.
3. Stanchezza cronica
Stancarsi di tanto in tanto è normale ma se la stanchezza è costante, se sei stanca già di mattino prima ancora di iniziare la giornata, o addirittura durante le giornate di riposo, questo potrebbe essere un altro segno dello squilibrio ormonale.
I medici collegano la stanchezza cronica con lo squilibrio degli ormoni della tiroide. Quindi se sei sempre stanca, fiacca e senza forze sarebbe meglio fare un controllo della tiroide.
Se l’equilibrio ormonale è venuto a mancare, il peso può subire un brusco aumento indipendentemente dalla dieta. Un eccesso o carenza di alcuni ormoni può costringere il corpo a accumulare l’adipe e perdere la massa muscolare.
Ad esempio, i livelli altri di estrogeno, cortisolo ed insulina insieme al basso livello di testosterone possono portare all’accumulo di grasso nella zona addominale. Invece basso livello di ormoni della tiroide rallentano il metabolismo portando all’aumento di peso.
Tra i 10 sintomi di squilibrio ormonale c’è anche quello della perdita dei capelli. Non parliamo della caduta fisiologica dei capelli ma di una anomala e copiosa perdita di capelli, dovuta allo squilibrio degli ormoni della tiroide, insulina oppure testosterone. Ad esempio, ormone testosterone è responsabile della peluria più massiccia negli uomini.
Nelle donne un’eccesso di testosterone spesso può portare alla calvizie. Un ormone derivato dal testosterone (Diidrotestosterone), in determinate condizioni attacca i follicoli dei capelli cercando di distruggerli, cosa che porta alla caduta di capelli nelle donne.
Probabilmente ti è capitato almeno una volta nella vita avere mal di pancia dopo un episodio di stress, ad esempio prima o dopo gli esami. Questo effetto è dovuto all’improvviso rilascio degli ormoni durante lo stress.
Lo studio dell’università di Texas ha evidenziato l’estrogeno influenza la microflora del intestino. Un altro studio ha determinato che gli ormoni delle ovaie possono provocare crampi e dolori della pancia.
7. Fame incontrollabile
Il nostro corpo sintetizza un gruppo di ormoni responsabili del appetito e del senso della fame. Lo squilibrio di questi ormoni porta alla fame incontrollata.
Gli scienziati hanno visto che per avere la fame sotto controllo due ormoni devono essere bilanciati – leptina e grelina. Leptina diminuisce il senso della fame dopo che abbiamo mangiato qualcosa. Grelina, al contrario, aiuta a farci capire quando è l’ora di mangiare qualcosina.
Se ultimamente dimentichi continuamente delle cose e sei distratta questo potrebbe significare che tuo organismo sta avendo uno squilibrio ormonale. I responsabili sono il basso estrogeno e cortisolo.
Studi scientifici hanno dimostrato che abbassamento del livello di estrogeni può provocare la dimenticanza e l’annebbiamento dei pensieri, incapacità di concentrarsi. Il livello basso di cortisolo invece influenza la memoria a breve termine.
9. Cambiamenti al seno
I cambiamenti del seno è uno dei segni più seri dell’alterazione ormonale del organismo. Una significativa diminuzione del livello di estrogeno agisce sull’idratazione ed elasticità della pelle. Di conseguenza il seno perde la sua forma e il volume, la taglia del seno cambia.
Inoltre all’interno del seno possono comparire delle formazioni solide che provocano il senso di dolore più o meno tangibile. Cambiamenti al seno si riscontrano spesso nelle donne e a regola, non si tratta di cancro al seno. Questi cambiamenti al seno sono dovuti nella maggior parte dei casi allo squilibrio ormonale o prima della menopausa.
10. Frequenti mal di testa
Gli endocrinologi dicono che frequenti mal di testa, se non si tratta di stress e stanchezza, possono significare il livello basso di estrogeno. Estrogeno viene prodotto dalle ovaie e controlla processi metabolici nel cervello e nella spina dorsale. Per questo motivo la carenza o l’eccesso di estrogeno possono provocare emicranie e cattivo umore.
Hai scoperto quali sono i 10 sintomi di squilibrio ormonale. Se hai solo uno di questi sintomi può darsi che sia dovuto ad altre cause ma se hai più sintomi è molto probabile che il tuo equilibrio degli ormoni si è alterato. In questo caso dovresti fare degli esami e accertamenti per essere sicura che si tratta degli ormoni.
Possibili rimedi
Se hai fatto gli esami e hai scoperto che il tuo equilibrio ormonale è la causa di problemi di salute e benessere, chiedi al medico di darti dei consigli su come ripristinare l’equilibrio in modo naturale. A volte basta fare alcuni cambiamenti nella dieta e nello stile di vita, come ad esempio iniziare a praticare lo sport ed eliminare alcuni alimenti dalla dieta perché vanno a stimolare o inibire sintesi di alcuni ormoni.
Non avere fretta ad assumere gli ormoni artificiali se non c’è davvero bisogno, perché quando gli ormoni vengono introdotti dall’esterno, l’organismo diminuisce la naturale produzione fino a smettere del tutto di produrli. Pertanto è importante provare a riequilibrare gli ormoni eliminando le cause dello squilibrio come prima cosa e solo dopo, se proprio è necessario, ricorrere agli ormoni artificiali, che dovrai con molta probabilità assumere per il resto della vita.
Nemici della Salute della Donna: Minacce e Fattori Influenzanti sull’Estrogeno
La salute della donna è un complesso equilibrio influenzato da una miriade di fattori, alcuni dei quali possono diventare veri e propri nemici del benessere femminile. Dallo stile di vita alle condizioni mediche, numerosi aspetti possono minacciare la salute delle donne, con un ruolo chiave giocato dagli ormoni, in particolare l’estrogeno. Scopriamo quali sono i nemici della salute della donna.
Diete
Estrogeno viene sintetizzato dal grasso sottocutaneo dove inoltre si trova un fermento che tiene a bada il livello degli ormoni maschili quali, ovviamente sono antagonisti degli ormoni femminili. Se il grasso sottocutaneo viene a mancare, il livello di estrogeno scende. Per questo stare perennemente a dieta ipocalorica porta si a dimagrire, ma a caro prezzo. Perché il livello di adipe scende in modo innaturale, solo perché il corpo non viene nutrito a sufficienza. La dieta non bilanciata influisce negativamente sul metabolismo rallentandolo e come conseguenza l’equilibrio ormonale viene a mancare.
Molte donne pensano che per dimagrire e mantenere la figura è necessario evitare i cibi grassi. Ma devi sapere che l’organismo sintetizza molti ormoni tra i quali anche l’estrogeno dal colesterolo. 20% di colesterolo necessario deve provenire dall’alimentazione. Anche se i prodotti che contengono il colesterolo sono grassi, eliminarli completamente dalla dieta è sbagliato. Quali sono questi alimenti? Carne di tutti i tipi, burro, uova, formaggi freschi.
Uno dei nemici della salute della donna è il fumo. Fumo inibisce l’attività della proteina responsabile della sintesi del estrogeno. Quando l’ormone viene utilizzato in modo incompleto, la sua quantità totale nell’organismo aumenta.
Inoltre, mentre si fuma va avanti il processo ossidativo durante il quale le cellule degli organi riproduttivi assimilano l’estrogeno in modo non adeguato.
Carenza di fibre
Una quantità di fibre adeguata, non inferiore ai 400 grammi di frutta e verdura al giorno, contribuisce alla regolare e completa pulizia del intestino. Altrimenti la microflora del intestino si altera e inizia a prodursi un fermento che va a togliere alle molecole di estrogeno acido glucuronico. Rimanendo senza l’acido, le molecole di estrogeno vengono riassorbite dalle pareti del intestino e rimesse in circolo aumentando il livello di ormone nell’organismo.
Troppi dolci
Un consumo quotidiano dello zucchero, soprattutto in grandi quantità, mette a dura prova il lavoro di pancreas perché per elaborare lo zucchero l’organismo secerne insulina. Esagerare con il dolce è facile perché lo zucchero non si trova solo nei dolci e nelle bibite ma anche negli insaccati, nelle salse, nello yogurt con la frutta e in tanti altri prodotti che non immagini nemmeno. In questo modo l’organismo è costretto di produrre grande quantità di insulina ogni giorno. Il rischio di alterare l’equilibrio ormonale è alto. Ma allo squilibrio ormonale si aggiunge anche il rischio di diabete di II tipo e con le patologie endocrine l’estrogeno cala bruscamente, cosa altrettanto negativa.
Alimentazione squilibrata
Oggigiorno vanno di moda delle diete squilibrati, quali fanno l’accento solo su un tipo di alimenti, ad esempio grassi. Queste diete vi spingono a mangiare, ad esempio, solo i cibi grassi ed evitare i cibi proteici. Ma bisogno ricordare che nella dieta equilibrata ci devono essere sia grassi (animali e vegetali), che proteine (animali e vegetali) e carboidrati (verdura, frutta). Solo se l’alimentazione è bilanciata l’organismo produce dei fermenti che fanno parte del processo di sintesi del estrogeno.
Ultimamente ho letto su internet diversi articoli dove c’era la propaganda degli cosiddetti fitoestrogeni “per migliorare la salute femminile”. Alimenti che stimolano la produzione di estrogeno sono: cavolo, caffè, birra, olio di semi di girasole, olio di semi di lino, carote, legumi e prezzemolo. Dunque c’è da stare attenti a giocare con gli ormoni, se non siete stati dallo specialista e lui non ve lo ha consigliato esplicitamente. Perché quando si inizia a introdurre nell’organismo gli ormoni da fuori, l’organismo smette di produrli e si impigrisce. Cercare di riequilibrare il livello ormonale con fitoestrogeni è un rimedio di dubbia efficacia.
Non è piu un segreto che per far crescere i polli più in fretta, i produttori utilizzano l’estrogeno. Quindi il pollo che troverai nei supermercati è ricco di estrogeno. Se ti piace tanto la carne di pollo puoi provare ad acquistare la carne di pollo in qualche allevamento piccolo o dai privati, se è possibile. Ma se non sai dove procurare la carne di pollo senza gli ormoni, cerca di evitare di mangiarlo tutti i giorni.
Disturbi del fegato
Deterioramento della funzionalità epatica porta alla diminuzione della produzione di estrogeno. Il fegato può essere danneggiato dai grassi trans che sono contenuti nei prodotti lavorati come cioccolatini, dolci, biscotti industriali, formaggi fusi, esagerato consumo di alcolici.
Sedentarietà
La mancanza di attività fisica è un nemico comune per la salute in generale, ma può avere impatti specifici sulla salute femminile. L’esercizio regolare è collegato a una migliore regolazione degli ormoni, compreso l’estrogeno.
Troppo sport
L’attività fisica regolare aiuta al normale metabolismo, tiene il peso sotto controllo e mantiene l’equilibrio ormonale dell’organismo. Ma tutto questo solo ad una condizione, lo sport deve essere piacevole, deve mettere le ali. Se dopo la palestra si è stanchi e senza forze e si sogna solo di andare a dormire – vuol dire che lo sport era troppo intenso. Bisogno ricordare che durante lo sforzo eccessivo viene prodotto l’ormone antagonista dell’estrogeno – testosterone.
Couperose o rosacea si presenta come una sottile rete vascolare in diverse aree della pelle del viso e indica la debolezza vascolare e crea non pochi disaggi psicologici. Ma perché compare couperose e esistono i rimedi efficaci? Molto spesso questa imperfezione compare sulla pelle sensibile secca e assottigliata ed è piuttosto difficile liberarsene velocemente. Ma vediamo quali sono le cause e quali possono essere rimedi e cure.
Cos’è la rosacea e le ragioni del suo aspetto
La couperose sul viso è un difetto estetico che appare a causa di vasi sanguigni dilatati che si intravedono attraverso la pelle sembrando delle ragnatele di capillari.
Molto spesso, la cuperosi si verifica nelle guance, nel mento e nelle ali del naso. Le “ragnatele” sulla pelle indicano la fragilità e la debolezza dei vasi sanguigni. I vasi che hanno perso la loro elasticità perdono la capacità di contrarsi dopo lo sforzo e come conseguenza si verificano dei ristagni ed espansione del sangue. Questa imperfezione compare di solito sui visi delle persone con la pelle poco pigmentata e sottile.
Fasi dello sviluppo di cuperosi
La cuperosi sul viso può comparire a qualsiasi età sia nelle donne che negli uomini. Tuttavia, le statistiche mostrano che molto spesso rosacea si verifica nei pazienti dopo 35 anni.
I dermatologi distinguono 4 fasi principali della cuperosi:
Fase 1. Dopo una lunga permanenza in un ambiente caldo con aria molto secca, sul viso inizialmente appare un’irritazione. Sulla pelle compaiono diversi capillari dilatati ma il problema è ancora di natura locale.
Fase 2. Nel tempo, i capillari dilatati adiacenti si combinano in un’unica rete, vasi diventano più visibili e acquisiscono un’ombra pronunciata.
Fase3. La rete vascolare diventa più evidente, il rossore non scompare da solo e diventa permanente.
Fase 4. Il processo patologico colpisce non solo i piccoli vasi, ma tutti i vasi sulla superficie del viso. A causa del massiccio spasmo capillare, compaiono zone di sbiancamento locale della pelle, i capillari diventano molto evidenti.
Couperose – perché compare. Rimedi
A cosa è dovuta la comparsa della cuperosi? La cuperosi è causata dal ristagno del sangue nei vasi della pelle. Praticamente le pareti dei capillari allungati si assottigliano e compaiono sulla superficie della pelle dalla rete vascolare. Di conseguenza, può causare una maggiore sensibilità della pelle, disidratazione, irritazione e desquamazione dei tessuti.
I principali fattori della comparsa della rosacea sul viso:
Avitaminosi, ovvero la mancanza di vitamina A e vitamina C;
Fluttuazioni ormonali nel corpo (squilibrio di estrogeni e progesterone), ad esempio durante la gravidanza o durante la menopausa;
Esposizione prolungata a temperature estremamente alte o basse;
Alta pressione sanguigna;
Cattive abitudini (alcol, fumo);
Eccessiva esposizione al sole;
Dieta squilibrata: il cibo eccessivamente piccante o salato è uno dei fattori di indebolimento dei vasi sanguigni.
Come liberarsi della couperose
Abbiamo scoperto perché compare la couperose. Adesso scopriamo quali sono rimedi per liberarsene. Innanzitutto, per prevenire la comparsa della couperose è importante utilizzare cosmetici per pelli sensibili. Se invece la rosacea è già presente, per liberarsene bisogno armarsi di pazienza, con soli cosmetici la situazione non migliorerà molto.
A seconda della causa principale della stasi del sangue, possono essere prescritti farmaci, complessi vitaminici e minerali e integratori per combattere cuperosi.
Cura efficace della couperose:
Rimedi contro la cuperosi devono avere alcune caratteristiche fondamentali:
Devono essere in grado di eliminare l’irritazioni e lenire l’epidermide;
Ridurre la sensibilità della pelle;
Rafforzare le pareti dei capillari.
Dovresti evitare i prodotti abrasivi a favorire quelli naturali e delicati. All’interno delle formule anti-couperose, cerca seguenti ingredienti lenitivi: acqua di rose, oli essenziali, estratto di ippocastano, vitamine A, C, E, K, R.
I componenti che aiutano ad alleviare l’irritazione della pelle: pantenolo, estratti vegetali, allantoina.
Per pulire la pelle usa un detergente delicato. Ad esempio, il Mousse detergente alla Malva, che purifica la pelle sensibile dalle impurità e la lenisce prevenendo gli arrossamenti e idratando.
Dopo aver pulito il viso usa Acqua Costituzionale Attiva Melagrana come tonico per coccolare la pelle ed eliminare ogni traccia di trucco e detergente, ma anche come base per maschere lenitiva o durante il giorno ogni volta che hai voglia di sentire una freschezza di rugiada sul viso. Ne basta una spruzzata!
Applica una crema idratante come ad esempio, Crema viso idratante e lenitiva Aloevera, sulla pelle ancora bagnata massaggiando fino al completo assorbimento. Questa crema è ideale come crema notte è un vero tesoro per le pelli secche e che si arrossano facilmente.
La mattina invece, dopo aver lavato il viso, puoi usare Crema viso nutriente, ricca di principi attivi rinfrescanti anti-età, adatta per pelli secche, mature, stressate ed arrossate. Usa una crema che si assorbe facilmente ed è adatta anche come base trucco. La crema per il biso deve nutrire in profondità l’epidermide e prevenire le rughe, mantenendo l’elasticità della pelle del viso.
Per proteggere la pelle dai raggi UV utilizza la Crema solarealta protezione SPF 50, molto delicata sulla pelle, senza i profumi aggiuntivi che possono seccare la pelle e senza filtri chimici ma con i principi attivi biologici come olio di cocco e olio di semi di melograno. Inoltre contiene lo zinco che lenisce gli arrossamenti e ha un’azione antinfiammatoria. E’ una delle creme solari migliori per pelli sensibili.
Nella lotta contro la couperosi sul viso si sono dimostrate efficaci principalmente tre trattamenti:
Terapia laser: la zona problematica viene trattata con un laser riscaldando la pelle e “sigillando” il capillare danneggiato.
Fotoringiovamento: la pelle viene trattata con la luce similmente alla terapia con il laser.
Ozonoterapia: sotto cute viene introdotta la miscela ozono-ossigeno che distrugge il capillare danneggiato.
Cura efficace della couperose
Couperose può essere trattata, come abbiamo visto in precedenza, sia con le creme che con le terapie in salone, con i risultati abbastanza buoni ma temporanei. Se hai la couperose – devi scoprire perché è venuta e agire sulla causa. Perché se non viene eliminata la causa della rosacea, il problema estetico tende a ripresentarsi. Perché i cosmetici mascherano solo la manifestazione della rosacea. Certo, aiutano molto perché migliorano la circolazione e prevengono l’aggravamento della situazione.
Per avere un effetto duraturo è necessario scoprire perché la couperose compare, quali sono le cause del problema usando i rimedi adatti alla tipologia della pelle. Alcune volte basta eliminare dalla dieta alimenti che irritano l’organismo dall’interno come ad esempio gli insaccati, la cioccolata o eccessivo consumo del caffè. Può essere utile fare il test allergologico per scoprire se si è allergici o intolleranti a qualcosa che si consuma quotidianamente.
Come prendersi cura della pelle a tendenza cuperosi
Adesso che sappiamo cos’è la Couperose e perché compare, vediamo i rimedi per prevenirla. Quando si prende cura di una pelle con la rosacea visibile, è importante attenersi alle seguenti linee guida:
Scegli cosmetici con formula ipoallergenica per pelli reattive e sensibili;
Non usare prodotti con una consistenza troppo densa e grassa;
Non utilizzare prodotti aggressivi per la pulizia profonda della pelle come ad esempio scrub o peeling acidi;
Ridurre al minimo i contrasti di temperatura (non esagerare con bagni caldi e saune);
Pratica dei massaggi facciali;
Ricorda di applicare sempre la protezione SPF nelle giornate di sole e non solo d’estate.
Smetti di contare le calorie e impara cosa mangiare per dimagrire
Dimagrire in modo naturale senza patire la fame
Se sei qui vuol dire che la domanda “cosa mangiare per dimagrire?” te lo sei fatta. Devi sapere che il cibo rappresenta solo una piccola parte nel processo di dimagrimento. Esistono persone che mangiano quanto vogliono di qualunque cibo, senza mai ingrassare di un chilo. Ma ci sono anche persone perennemente a dieta, che si costringono a patire la fame, senza mai perdere un grammo di peso. Le persone del secondo gruppo sanno bene cosa significa respingere le voglie di cibo giorno e notte, per loro è una lotta quotidiana. Quindi qual è il segreto del primo gruppo?
Questione di ormoni
Il vero problema del dimagrimento è costituito dagli ormoni e dall’equilibrio ormonale. I tuoi pensieri, le tue credenze, il tuo sonno e l’area che respiri contribuiscono a determinare la tua chimica corporea e i tuoi ormoni. Il cibo è uno dei molti altri fattori che possono influire sul tuo equilibrio ormonale e quindi sul tuo peso.
Il segreto del dimagrimento sta, dunque, nell’equilibrio ormonale e proprio su quello che devi puntare e non solo sulle calorie ingerite.
Se vai da un tipico dietologo è probabile che tu senta che per dimagrire devi mangiare meno. Può sembrare logico presupporre che mangiare meno e fare più esercizio fisico sia il solo modo per perdere peso, ma è una convinzione errata. I processi metabolici dell’organismo umano sono molto complessi e il concetto di ingerire meno calorie non è il solo modo per dimagrire.
Nuovo modello di dimagrimento
Robert Atkins è stato il primo medico che ha stabilito un nuovo modello di dimagrimento basato sull’equilibrio ormonale. Dr. Atkins comprese in che modo i carboidrati facevano salire i livelli di insulina e come ciò potesse condurre alla produzione di ulteriori riserve di grasso corporeo.
L’insulina è un ormone che favorisce la formazione di grasso corporeo, quando i suoi livelli sono alti, il tuo corpo genera più lipidi. Come se non bastasse, quando i livelli di insulina sono molto alti, il corpo perde la capacità di bruciare i grassi. Perché l’insulina blocca la produzione degli ormoni responsabili a questo compito. Quindi ci ritroviamo in uno stato in cui si produce costantemente il grasso, senza mai riuscire a bruciarlo.
Atkins è arrivato alla conclusione che , se non si ingeriscono i carboidrati, i livelli dell’insulina non aumentano e quindi noi produciamo meno grassi e bruciamo più adipe con miglior facilità.
Perché le diete non funzionano?
Le diete basate sulle restrizioni, cioè su quello che si può o non si può mangiare non funzionano ed è un dato di fatto. La questione che si devono ingerire grassi, carboidrati e proteine è un falso problema. La vera questione su cui ci si deve concentrarsi è la tipologia di grassi, di carboidrati e di proteine.
E’ utile sapere che il giusto tipo di grassi è necessaria al nostro corpo per un’equilibrio ottimale del corpo che permette ribaltare i processi chimici responsabili dell’ingrassamento. Lo stesso discorso vale anche per i carboidrati e le proteine. L’obiettivo è quello di ridurre l’infiammazione, le tossine e la resistenza alla leptina e all’insulina. Quindi alla nostra domanda “cosa mangiare per dimagrire?” possiamo rispondere che dipende da un fattore molto importante – la lavorazione, se si tratta di alimenti lavorati oppure no. La regola è molto semplice:
Se l’ha fatto la natura – fa bene, se l’ha fatto l’uomo – fa male.
Verdura, gran parte della frutta, semi, noci, insalate, olio a base di semi e di noci spremuti a freddo, erbe e spezie sono tutti alimenti vivi e organici, oltre alle proteine animali non lavorate, nutrono il tuo organismo senza provocare innalzamenti elevati di insulina, stress digestivo e infiammazione. Questi alimenti contengono molte più sostanze nutritive rispetto agli alimenti lavorati. Inoltre l’apparato digerente riesce a estrarre facilmente le sostanze nutritive da questi alimenti. Come conseguenza, ti senti più nutrita, hai più energia e non senti più tutta quella fame. Mangiando gli alimenti sani, naturali e non lavorati le tue cellule funzionano meglio diventando più sensibili agli ormoni liporegolatori e di conseguenza perdi peso molto più facilmente.
Pericolo nascosto negli alimenti lavorati
Gli alimenti lavorati sono prive di sostanze nutritive, spesso contengono dolcificanti, coloranti, esaltatori di sipidità, oli raffinati e ingredienti geneticamente modificati. Non è raro che contengono anche pesticidi, fungicidi ed erbicidi che non solo disturbano il prezioso equilibrio ormonale ma inducono problemi digestivi, infiammazione e picchi di insulina, innescando i programmi di autodifesa dell’organismo, cioè il programma di accumulo di peso corporeo.
Un’altra particolarità negativa dei cibi lavorati: essendo poveri di sostanze nutritive non placano il senso della fame. Dopo aver mangiato in abbondanza ti senti ancora affamata!
Industria alimentare è una piazza altamente competitiva del valore di un trilione di dollari. Ma il compito delle industrie non è quello di produrre gli alimenti altamente nutritivi e sani. Purtroppo, l’obiettivo è un’altro: creare alimenti meno costosi, più economici da spedire e più durevoli sugli scaffali, e di… farvene mangiare una quantità maggiore! Come puoi intuire nessuno di quei obiettivi della industria alimentare riguarda la tua salute e ha a cuore il benessere del tuo organismo.
Quando vai a fare la spesa oppure stai per scegliere cosa mangiare chiediti:
“Questo cibo che sto per comprare e/o mangiare, in questa forma, esisteva mille anni fa?”
Se la risposta è si, vuol dire che stai nutrendo il tuo corpo e stai permettendo gli di diventare più efficiente nel perdere peso. Se la risposta è no, non stai nutrendo il tuo corpo ma le tasche di una multinazionale che produce quei alimenti…
Perché il cibo sano sembra meno buono?
Ci sono diversi motivi per cui abbiamo voglia di cibo spazzatura:
Quindi all’inizio potresti non desiderare i cibi sani ma con il tempo le tue abitudini cambieranno.
Cosa mangiare per dimagrire
Dovresti iniziare semplicemente aggiungendo il più possibile i cibi genuini. Ricordati di aggiungere alimenti fermentati coltivati per guarire la digestione e i cibi ad alto contenuto di omega-3per contribuire a ridurre l’infiammazione e a invertire la resistenza alla leptina e insulina.
Dovrai affrontare le sfide
Se hai un’abitudine mangiare molti cibi pronti, cibo da fast food e alimenti lavorati, all’inizio per te sarà molto difficile apportare le modifiche alla dieta. Può darsi che il tuo organismo è assuefatto all’estrema quantità di condimenti che di solito sono pieni di grassi e zuccheri nocivi, di aromi artificiali esaltatori del gusto che contribuiscono a stimolare l’appetito.
Se vuoi dimagrire mangiando dovrai seguire la natura. Se finora hai mangiato molti cibi lavorati, all’inizio limitatiad aggiungere i cibi sani alla tua dieta. Ad esempio puoi mangiare un’insalata condita con i semi di lino prima del hamburger. Semi di lino sono ricchi di omega-3. Inoltre se la carne del tuo hamburger fosse biologica sarebbe davvero fantastico. Perché la carne derivata da animali erbivori contiene meno pesticidi, meno ormoni e meno conservanti. Puoi anche mangiare l’hamburger senza il pane. Quando la dipendenza da cibo spazzatura sarà spezzata, il panino del genere non sarà più attraente di un pezzo di polistirolo.
Così, giorno dopo giorno, aggiungi sempre più cibi veri ai tuoi soliti piatti e alla fine sostituisci il cibo lavorato con i piatti di cibo genuino.
Esempio di menu giornaliero
Una colazione tipo: uno yogurt naturale biologico senza zucchero ne dolcificanti, un o due frutti, qualche noce.
Un pranzo d’esempio: insalata mista con un po’ di semi (piatto abbondante), un pezzo di carne alla griglia condita con un filo di olio d’oliva extravergine e per finire un po’ di frutta fresca di stagione.
Una cena: insalata caprese, una fettina di carne (se ti va) condita all’olio d’oliva e per finire un po’ di frutta.
Ma quanto tempo ci vuole?
Di solito ci vuole incirca un mese di costante impegno nello scegliere il cibo sano, dopodiché il tuo corpo si abitua al cibo vero, si disintossica dal cibo spazzatura e ti viene in automatico scegliere il cibo sano da mangiare.
Adesso sai cosa mangiare per dimagrire in modo naturale e senza patire la fame. L’importante è avere la voglia di cambiare, avere la costanza e tenere sempre presente il tuo obiettivo finale: dimagrire in modo sanoe senza lo stress delle diete rigide. Perché se mangi il cibo naturale, non lavorato e ricco di nutrienti il tuo corpo si sente nutrito, si sazia molto prima e non ti chiede un pezzo di torta alle undici di sera.
Come rendere i tuoi capelli più belli con la maschera all’olio di canapa
Olio di canapa ha tante proprietà benefiche per l’organismo umano perché contiene vitamine, proteine e omega 3-6-9. Come già detto in un’altro articolo, questo olio può essere usato sia interamente che esternamente perché fa benissimo alla pelle e ai capelli. Dunque, una maschera per i capelli con olio di canapa può migliorare tantissimo l’aspetto dei tuoi capelli.
Come usare olio di canapa per i capelli
Ci sono due modi per rafforzare i capelli con l’olio di canapa:
Puoi mettere l’olio direttamente sui capelli, lasciarlo in posa per mezzora e poi fare lo shampoo come al solito.
Puoi anche fare una vera e propria maschera per i capelli per nutrirli e rafforzarli.
Ovviamente puoi usare tutti e due modi per curare i tuoi capelli basta alternarli.
Maschere per i capelli con olio di canapa – ricette
1. Maschera anti-caduta
Questa maschera anti-caduta ha un effetto rinfrescante, calmante e anti-infiammatorio, inoltre elimina batteri cattivi responsabili della caduta dei capelli.
Scalda leggermente l’olio di canapa, deve essere tiepido ma non caldo.
Aggiungi 5 gocce di ogni olio essenziale e quindi mescola bene.
Metti la maschera sui capelli e massaggia bene le radici, dopodiché metti una cuffia e avvolgi i capelli con un asciugamano per tenerli al caldo, perché in questo modo le sostanze entrano meglio nei capelli e nel cuoio capelluto.
Tieni in posa per un’ora e dopo fai lo shampoo.
2. Maschera che dona la luce ai tuoi capelli
Il tuo sogno avere i capelli lucidi? Prova questa maschera:
Mescola gli oli e scaldali leggermente, non troppo perché la temperatura deve essere piacevole. Inoltre nell’olio tiepido il miele si scioglie meglio.
Dunque aggiungi il miele, l’amido di patate e l’aceto di mele e mescola bene il tutto fino ad ottenere iun composto omogeneo.
Metti la maschera sui capelli e distribuiscila uniformemente dopodiché fai un leggero massaggio.
Alla fine metti la cuffia e avvolgi i capelli con un asciugamano. Tempo di posa almeno 1 ora.
Dopo la scadenza del tempo, lava i capelli normalmente. Per avere i capelli ancora più lucidi puoi sciogliere un cucchiaio di bicarbonato in una bacinella e sciacquare i capelli appena lavati.
Quale donna non vorrebbe avere capelli più voluminosi e più lucidi?! Direi che il volume in più è ben visto solo sui capelli. Dunque, usa questa maschera per dare un maggiore volume e lucentezza ai tuoi capelli.
Questa maschera è ottima nel caso di capelli secchi, sfibrati che si spezzano. Nutre capelli e radici e se usata regolarmente può fare letteralmente miracoli. La maschera si assorbe velocemente e senza ungere troppo la pelle.
Unire gli oli e scaldare il tutto leggermente (olio deve essere tiepido ma non caldo!);
Quindi aggiungi il miele e mescola bene, ricordati che il miele deve “sciogliersi”;
Spalma sui capelli in modo uniforme e massaggia delicatamente la cute ma non i capelli;
Alla fine metti una cuffia e avvolgi i capelli con un asciugamano morbido di cotone, lascia agire per un’ora;
Dopo la scadenza del tempo lava i capelli con uno shampoo naturale e possibilmente biologico.
Puoi preparare una quantità maggiore delle maschere, conservarle nelle bottiglie di vetro scuro e usarle quando ne hai bisogno. E’ meglio scaldare la maschera prima dell’uso ma non troppo per non perdere i benefici degli oli naturali e per non bruciarti la pelle. Olio tiepido entra meglio nella cute ed è più piacevole come sensazione.
Ti consiglio di scegliere sempre gli oli naturali al 100% e spremuti a freddo, sono più ricchi di principi attivi.
Foto di Konstantin Mishchenko, Vinicius wiesehofer da Pixels.
Scopri tutti i proprietà e benefici dell’olio di canapa
Tutti tipi di uso dell’olio di canapa in cucina e nella cura del corpo
Olio di canapa ha tantissime proprietà e benefici preziose per il nostro organismo. E’ un prodotto dietetico unico perché ha tante proprietà biologiche utili per la nostra salute. La formula delle sostanze salutari è molto bilanciata. Per questo motivo olio di canapa viene assimilato dal nostro organismo molto facilmente. Non esiste nessun altro alimento naturale che contenga lo stesso cocktail di sostanze benefiche simile all’olio di canapa.
Olio di canapa può essere considerato come un olio particolarmente utile e prezioso per il nostro organismo. Ricco di sostanze biologiche nutritive, venie facilmente assimilato dall’organismo umano.
Alcuni associano canapa solo ed esclusivamente ai “narcotici” ma bisogno sapere che le le sostanze psicoattive si trovano solo nelle piante adulte. Olio però viene fatto dai semi e non contiene le sostanze narcotizzanti.
Olio di canapa è un prodotto completamente legale e lo si può trovare nei negozi. Esistono diversi scientifici che dimostrano l’efficacia dell’olio di canapa nel trattamento di alcuni disturbi e malattie. Infatti, l’olio di canapa viene largamente usato come base nella preparazione dei medicinali, negli integratori alimentari e in cucina.
Proprietà e benefici di olio di canapa
L’olio di canapa è particolarmente benefico se viene spremuto a freddo. Perché la spremitura a freddo permette di conservare tutte le proprietà preziose di questo olio. Ha un colore verde chiaro perché ha una alta concentrazione di clorofilla. Inoltre l’olio di canapa contiene:
Alcuni tipi di microelementi;
Sette tipi di vitamine;
Carotene;
Aminoacidi;
Fitosteroli.
Benefici dell’olio di canapa
Olio di canapa non ha controindicazioni. In generale è un olio tollerato e assimilato benissimo dall’organismo umano. Le uniche eccezioni possono essere eventuali intolleranze individuali quali si incontrano di rado.
Olio di canapa dunque è un prodotto naturale con molteplici benefici e per questo viene usato nelle cure mediche e procedure profilattiche. L’olio di canapa è indicato contro diversi disturbi e malattie ed è ottimo rimedio della profilassi di varie malattie.
Diversi studi clinici hanno dimostrato efficacia nel trattamento di alcune malattie. Osserviamo insieme quali sono i benefici dell’olio di canapa per vari sistemi e organi.
Produzione del sangue
Olio di canapa ha un ruolo attivo nella produzione del sangue stimolando la sintesi delle cellule sanguigne. Questa perché olio di canapa è ricco di ferro, zinco e clorofilla. Assunzione regolare dell’olio è consigliata alle persone anemiche.
Sistema cardio-vascolare
Benefici dell’olio di canapa per il sistema cardio-vascolare sono notevoli. Perché l’olio di canapa contiene alcuni tipi di aminoacidi che favoriscono la diminuzione del colesterolo cattivo nel sangue. Inoltre pulisce i vasi sanguigni e rafforza i muscoli del cuore. Assumere regolarmente olio di canapa aiuta a prevenire infarto e ictus.
Un altro beneficio molto importante dell’olio di canapa riguarda l’azione curativa sul apparato respiratorio. Olio di canapa è indicato nel trattamento dell’asma e nelle infezioni dell’apparato respiratorio. E’ consigliato assumere questo olio alle persone malate di tubercolosi, polmonite e bronchite.
Apparato tegumentario – Pelle
Olio di canapa, sin dall’antichità, si usa nella cura delle malattie della pelle come ad esempio vitiligine, eczema, psoriasi, dermatite e lupus. Inoltre olio di canapa fa parte delle creme contro ustioni, bruciature e ascessi.
Sistema digerente
Includere nella dieta quotidiana l’olio di canapa può aiutare a migliorare il lavoro dell’apparato digerente. L’olio di canapa è efficace nel caso di coliche, gastrite, emorroidi, ulcera dello stomaco e colecistite. Inoltre l’olio di canapa aiuta a nel caso di stipsi perché agisce come un lassativo delicato.
Olio di canapa è benefico anche per il sistema nervoso. I medici consigliano assumerlo alle persone affette dall’insonnia, alle persone autistiche e con disturbo di iperattività.
Sistema osteo-muscolare
Olio di semi di canapa ha un azione analgesica sul sistema osteo-muscolare. Acido linoleico che fa parte dell’olio di canapa migliora assimilazione del calcio e fortifica le ossa. Quindi è utile assumerlo nei casi di osteoporosi, contusioni, osteocondrosi, stiramenti e fratture.
Metabolismo
Un consumo regolare dell’olio di canapa favorisce il processo metabolico. E’ fortemente consigliato assumerlo alle persone in sovrappeso.
I benefici dell’olio di semi di canapa si estendono anche al sistema immunitario ottimizzando il suo lavoro. L’olio di canapa rafforza le difese naturali dell’organismo per combatte le malattie in modo più efficace.
Organi riproduttivi
Olio di canapa agisce in modo favorevole sul sistema riproduttivo umano. Alle donne aiuta a placare dolore premestruale e migliora lo stato generale nel periodo di menopausa. Olio di semi di canapa è molto utile nella gravidanza perché contiene le vitamine fondamentali per uno sano sviluppo dell’embrione. Inoltre olio di canapa previene eccessivo accumulo di liquido amniotico.
Negli uomini assunzione regolare dell’olio di canapa aiuta a prevenire l’impotenza, adenomi e cancro della prostata.
Come assumere olio di canapa?
Una volta che abbiamo scoperto tutte le proprietà e benefici dell’olio di canapa la domanda che sorge spontanea è come assumerlo correttamente? Siccome si tratta di un prodotto naturale al 100%, viene assimilato dal nostro organismo molto facilmente. Si può includerlo nella dieta quotidiana per profilassi di varie malattie e per rafforzare le difese immunitarie.
I medici consigliano assumere un cucchiaio dell’olio di canapa 2-3 volte al giorno 30 minuti prima dei pasti. Si può assumerlo in modo continuo oppure a periodi di tempo, facendo una pausa di alcuni mesi tra un periodo e l’altro. La dose ottimale degli acidi essenziali che sono contenuti nell’olio di canapa è 14-28 ml dell’olio, rigorosamente spremuto a freddo.
Uso cosmetico
L’olio biologico puro di canapa può essere impiegato puro sulla pelle o sui capelli oppure per preparare prodotti cosmetici fai-da-te. Questo olio può essere utilizzalo per preparare creme anti-età rivitalizzanti per pelli secche, sensibili e mature.
Olio di semi di canapa può essere utilizzato puro come olio da massaggio perché, grazie alla sua altissima penetrabilità, idrata la pelle senza ungerla. Oppure può essere impiegato nella preparazione di balsami, creme e maschere calmanti e anti-irritazioni.
Olio di canapa può essere usato nella preparazione delle maschere per capelli secchi perché nutre la fibra capillare e dona volume ed elasticità, rendendo i capelli lisci e luminosi.
Scopri 10 trucchi che ti faranno mangiare meno ingannando la sensazione della fame.
Come ingannare il cervello e sentire meno fame
Ti sei accorta che mangi più del dovuto? Hai preso qualche chilo e vuoi assolutamente perderli prima dell’arrivo dell’estate? Questi 10 trucchi per mangiare meno ti aiuteranno ingannare il cervello e anche la fame.
1. Mangia in silenzio
Ultimamente gli scienziati hanno scoperto che, quando mangiamo con la TV accesa o con la musica di sottofondo, ci prendiamo il gusto e mangiamo di più. Inoltre ci viene più difficile rinunciare al cibo dolce o grasso. Se vuoi mangiare meno, mangia in silenzio.
E’ stato scoperto che una passeggiata all’area aperta prima di mangiare abbassa il senso di fame. Succede perché l’organismo viene ossigenato. Se non hai la possibilità di fare una passeggiata, fai alcuni respiri profondi. Se sei molto motivata a dimagrire, puoi fare alcuni esercizi come piegamenti del corpo e alla fine un po’ di stretching.
Ascolta i segnali che il tuo corpo ti manda: mangia solo se hai fame veramente e fermati appena senti che sei sazia. Se non sei affamata non mangiare solo perché è l’ora di pranzo o perché le tue amiche/colleghe ci vanno. Vai a fare una passeggiata che sicuramente ti farà bene.
4. Goditi il cibo
Per dimagrire non devi costringerti a patire la fame o mangiare cibi insipidi che non ti piacciono. Lasciati tentare dal dessert una volta a settimana e mangia la carne fritta ogni tanto, se ti piace molto. Ma negli altri giorni scegli le ricette più salutari, cercando di variare sempre tra pesce, frutti di mare, carne bianca e rossa, tanta verdura cruda e cotta. Come dessert scegli la frutta di stagione ma cerca di non esagerare. Scegli sempre il cibo che ti piace e goditi il tuo pasto.
Bere un bicchiere di acqua prima di mangiare aiuta a tenere sotto controllo l’appetito. Lo stomaco si sente già abbastanza pieno ancora prima di mangiare e come conseguenza ti senti sazia molto prima.
Un altro trucco molto efficace per mangiare di meno è quello di iniziare dall’insalata. Le verdure dell’insalata sono ricche di nutrienti e sono voluminose ma contengono poche calorie. Quindi lo stomaco si riempie di verdure e dopo rimane poco spazio per il cibo più calorico. Dopo l’insalata puoi mangiare un secondo piatto proteico come pesce, carne, uovo o fagioli. Dopo un pasto del genere difficilmente avrai voglia del cibo dolce perché ti sentirai molto sazia.
7. Attenta ai colori
Ormai è risaputo che color blu abbassa l’appetito. Invece rosso, arancione e giallo aumentano l’appetito. Pertanto quando vai ad una cena fuori o ad un pranzo dai parenti vestiti di blu. A casa invece puoi optare per una tovaglia blu e dei piatti color cobalto!
8. Dormi abbastanza
Un’altra scoperta che hanno fatto gli scienziati riguarda il sonno. E’ stato dimostrato che le persone che dormono solo 5-6 ore per notte è più propenso ad essere in sovrappeso rispetto alle persone che dormono 7-8 ore. Pertanto, se vuoi dimagrire, vai a letto prima ed evita di mangiare troppo a cena, per dormire meglio.
9. Annusa la menta
Scienziati di tutto il mondo si danno sempre molto da fare per scoprire i metodi di dimagrire e mangiare meno e hanno fatto un’altra scoperta curiosa ma molto utile per noi. Hanno scoperto infatti che se si annusa una mela, una banana oppure la menta il cervello viene ingannato pensando che abbiamo già mangiato e di conseguenza il senso di sazietà arriva prima.
Lavati i denti appena finisci di mangiare. Facendo così invii il messaggio al tuo cervello di aver mangiato abbastanza e inoltre è molto probabile che non vorrai sporcare i denti di nuovo con qualche cibo “fuori dal programma”.