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Come capire cosa vuoi?

Come capire se stessi? Rispondendo alle domande profonde per avere le risposte importanti.

Capire te stesso e cosa vuoi nella vita è un compito arduo. Imparare una lingua sconosciuta o cambiare professione a volte è più facile che capire cosa ci spinge e cosa vogliamo dalla vita. Quante volte ti è capitato di perseguire gli obiettivi, raggiungerli e capire che non era quello che volevi? Penso più di una volta. Con questo articolo vorrei aiutarti a fare chiarezza dentro di te. Rispondi ad alcune domande profonde dai libri sullo sviluppo personale (le domande sono divise per aree: vita, lavoro, emozioni e relazioni) per trovare le risposte che cerchi. Spero che le risposte ti aiuteranno ad avere le idee chiare su chi sei e cosa vorresti dalla vita.

Vita

  • A che punto sono nel mio percorso di vita?
  • Cosa apprezzo veramente?
  • Per cosa sto lottando?
  • Che tipo di persona voglio essere?
  • Cosa mi manca per essere felice?
  • A cosa di superficiale potrei rinunciare per dare spazio a qualcosa di importante?
  • A quali gioie che potrei provare adesso sto rinunciando?
  • Cosa devo sperimentare o fare per migliorare la mia vita adesso?
  • Mi sto facendo del male in qualche modo? Perché?
  • Valuto la mia salute tanto quanto i miei averi?
  • Trovo il tempo per rilassarmi?

Lavoro

  • Il lavoro che faccio è importante per me?
  • Dove posso utilizzare al meglio i miei punti di forza?
  • Cosa studio e pratico?
  • Che ambizione ho?
  • Cosa farei se il successo o il fallimento non contassero?
  • Cosa vorrei sapere o provare?
  • Quali sono le 5 principali caratteristiche di un lavoro da sogno?
  • Cosa rimarrà dopo di me?

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Emozioni

  • Di cosa ho veramente paura?
  • Penso prima di agire?
  • Quali conflitti potrei evitare?
  • Cosa mi rende sbilanciato?
  • Come trovare la pace?
  • Cosa sto complicando inutilmente?
  • Cosa posso smettere di rimpiangere?
  • Quali altri sentimenti dovrei provare?

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Relazione

  • Chi considero i miei mentori: quelli che vivono ora o quelli che hanno vissuto nel passato?
  • Cosa ho fatto di sbagliato in relazione agli altri?
  • Cosa succede se smetto di preoccuparmi di ciò che pensano gli altri?
  • Di quale aiuto ho bisogno e a chi posso rivolgermi?
  • Sono in grado di non cercare l’amore, ma di essere il primo a darlo?
  • Cosa c’è di buono dentro di me? Posso portarlo fuori?
  • Se oggi potessi parlare con una persona e dirgli solo una cosa, chi sarebbe e perché?
  • La mia cerchia sociale mi rende migliore o peggiore?

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Scrivi nei commenti cosa hai capito rispondendo alle domande e se questo articolo ti è stato utile!

Come trovare la propria vocazione

Svolgere un’attività che piace veramente è un sogno di molti, ma come trovare la propria vocazione?

Prima di capire come trovare la propria vocazione cerchiamo di capire cosa significa per te la vocazione? La parola vocazione è spesso associata anche al destino. Potrei ricordare qui in proposito della vocazione la citazione di John Lennon.

“Quando avevo 5 anni mia madre mi diceva sempre che la cosa più importante nella vita è essere felici. Quando sono andato a scuola, mi avevano chiesto cosa volevo fare da grande. Ho risposto: “Essere felice”. Al ché mi è stato detto: “Non hai capito il compito”, ed avevo risposto: “Lei non ha capito la vita”.

John Lennon

Una persona che ama il proprio lavoro si vede subito perché i suoi occhi brillano e si irradia un’energia speciale, e una professionalità fuori dal comune. Una persona che ha trovato la propria vocazione è felice quando fa ciò che ama.

Come capire cosa ti piacerebbe fare veramente

Procurati un blocconote e fai le annotazioni costantemente, seguendo i seguenti suggerimenti.

1. Definire l’ambito dell’attività

Seleziona alcune aree in cui vorresti realizzarti. Ad esempio, il settore finanziario o l’arte.

2. Elenco dei tuoi interessi

Scrivi cosa ti piace fare, cosa ami fare veramente e non trattenerti. Perché nessuno ti rimprovererà o sarò in disapprovazione con te per questo. Lo stai scrivendo solo per te. Quasi sicuramente all’inizio, la tua lista sembrerà un po’ caotica, così quando finisci di compilarla, prova a sistematizzare i tuoi interessi, raggrupparli in gruppi su argomenti comuni.

La mia lista ad esempio è così: aiutare le persone, raccogliere le informazioni sulla bellezza e salute naturale, disegnare, dipingere, fare presentazioni, organizzare eventi, scrivere storie, comunicare con persone interessanti, intervistare, leggere biografie, trovare fatti interessanti, improvvisare su un determinato argomento, ascoltare persone, scrivere articoli e sceneggiature, imparare cose nuove, design, grafica, arte.

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3. Annota i tuoi punti di forza

Annota tutti i tuoi talenti, conoscenze, abilità e esperienza. Cerca di ricordare tutto ciò che sai fare veramente bene.

Ad esempio, parlo bene l’inglese, imparo tutto velocemente, genero idee, escogito nuove soluzioni, leggo bene poesie, mi intendo di economia, ho un’ottima memoria, ottima dizione, un grande senso dell’umorismo e così via.

4. Parti dall’opposto

Ricordati la frase dell’eroina del film “Vicky, Cristina, Barcelona“: “Non so cosa voglio, ma so esattamente cosa non voglio”, allora scrivi cosa sicuramente non vorresti fare.

Ad esempio, non mi piace il lavoro noioso e monotono, detesto il lavoro d’ufficio, perché stare seduto a lungo in un posto mi deprime. Non vorrei mai fare un lavoro in cui non c’è comunicazione con le persone e un cambiamento nelle attività.



5. Fai delle ricerche

Rivedi e seleziona le offerte di lavoro che richiedono le tue capacità e abilità che soddisfino i tuoi desideri.

6. Sviluppa le tue abilità

Fai un elenco delle abilità che vorresti sviluppare e pianifica di frequentare corsi, lezioni, seminari di cui hai bisogno.

Ad esempio, il mio elenco include corsi di disegno e pittura per imparare tecniche nuove, corsi di web design, corsi di design degli interni, corsi di musica e una master class di scrittura creativa.

7. Agisci e loda te stesso per ogni passo avanti che fai

Adesso che hai scoperto come trovare la propria vocazione e hai seguito tutti i consigli non resta che metterli in pratica e dare vita ai tuoi sogni. Ricorda che tutti avrebbero successo se fosse facile. Non arrendersi mai. La strada sarà dominata da colui che la intraprende. Congratulati con te stesso per ogni anche piu piccolo successo ottenuto verso i tuoi obiettivi. Buona fortuna!

7 pensieri sulla vocazione

Sette pensieri sulla vocazione dallo scrittore e possessore di 13 dottorati

“I tentativi di vivere la vita di qualcun altro o di conformarsi a una norma astratta sono destinati al fallimento. Ci portano sempre più lontano dal nostro vero scopo”, afferma lo scrittore, educatore e attivista Parker Palmer. Abbiamo scelto 7 pensieri sulla vocazione dal suo libro terapeutico.

1. Vocazione

Devi ascoltare la tua vita e cercare di capire in cosa consiste veramente. Ciò con cui vorremmo riempirlo potrebbe non rappresentare nulla di reale, non importa quanto siano serie le nostre intenzioni.

Questo significato è nascosto nella stessa parola “vocazione“. Vocazione non significa l’obiettivo che stiamo perseguendo. Questa è la chiamata che sentiamo.

È importante ascoltare le verità e i valori che stanno alla base della nostra personalità e non gli standard secondo i quali dovremmo vivere. Questi sono principi a cui non possiamo non aderire se viviamo la nostra vita.

2. La vocazione è un dono

Una vocazione non è una meta da raggiungere, ma un dono che riceviamo inizialmente. Trovare la tua vocazione non significa vincere un premio irraggiungibile, ma riconoscere che abbiamo già un tesoro, il nostro vero io.

Una chiamata è una voce che suona “qui” e non “là”. Ascoltandolo, diventeremo ciò che siamo nati, invece di diventare qualcun altro.

Essere se stessi è un talento innato. Si scopre che accettarlo è molto più difficile che cercare di diventare qualcun altro!

3. L’ostacolo principale sulla via della vocazione

Veniamo al mondo con un dono per diritto di nascita, e poi per la prima metà della nostra vita non lo usiamo né ascoltiamo la persuasione di altre persone. Quando siamo giovani, siamo pieni di aspettative che hanno poco a che fare con chi siamo veramente. Queste sono le aspettative delle persone che stanno cercando di non riconoscere il nostro vero io, ma di inserirci in cornici.

In famiglia, a scuola e al lavoro, siamo svezzati dal vero sé, impiantando un’immagine “accettabile” dalla società. Sotto il giogo della pressione sociale, la nostra forma originale sta cambiando in modo irriconoscibile. Siamo guidati dalla paura e tradiamo il nostro vero io per ottenere l’approvazione degli altri.

La vocazione più profonda è diventare te stesso, indipendentemente dal fatto che si adatti o meno a qualsiasi immagine. Così troveremo la gioia a cui tutti aspirano e troveremo il nostro vero modo di servire il mondo.



4. Come trovare la tua vocazione

Se abbiamo perso la strada, come possiamo tornare sui binari del vero sé? Un modo è cercare indizi nelle storie della nostra giovinezza, quando eravamo più vicini al nostro diritto di nascita.

Fin dall’inizio, la vita ci fornisce indizi per trovare la nostra vocazione. Questi indizi aiutano a contrastare la saggezza convenzionale secondo cui la vita dovrebbe essere definita dal dovere.

Non troviamo la nostra vocazione obbedendo a un codice morale astratto. Lo troviamo manifestando il nostro vero sé, sforzandoci di diventare ciò che siamo. La domanda professionale più profonda non è “Cosa devo fare della mia vita?”, ma una risposta elementare e più profonda: “Chi sono io? Qual è la mia natura?

5. La peggiore punizione

Dove troveranno le persone il coraggio di vivere secondo la loro verità se sanno che saranno punite per questo? La risposta, che vediamo nella vita di molte persone è semplice: queste persone hanno una diversa comprensione dell’idea di punizione. Hanno capito che nessuna punizione che qualcun altro può dare loro può essere paragonata a come si puniscono, rassegnandosi alla richiesta di sminuirsi.

La punizione inflitta a noi per aver mostrato il nostro vero io non può essere peggiore della punizione che infliggiamo a noi stessi per non mostrarla. È vero anche il contrario: nessuna ricompensa che riceviamo dagli altri può essere più grande della vita nella sua versione migliore.

6. Viaggio nel buio

Spesso acquisiamo un senso di autocoscienza e un senso di vocazione solo dopo un lungo viaggio in terre straniere. Tuttavia, questo non è affatto un tour spensierato che un tour operator ti venderà. È più simile all’antica tradizione del pellegrinaggio, dove le difficoltà sono parte integrante del viaggio stesso, e non un incidente. Terreno pericoloso, maltempo, possibilità di cadere o perdersi: tali ostacoli sono al di fuori del controllo umano e privano l’illusione che tutto possa essere controllato. È qui che entra in gioco il nostro vero sé.

7. Significato profondo della vocazione

Vocazione al suo livello più profondo significa: “Questo è qualcosa che non posso fare a meno di fare per ragioni che non posso spiegare a nessuno e non capisco completamente me stesso, ma trovo comunque avvincente”.

Forse questo approccio dovrebbe insegnarci che nel cercare una vocazione, dobbiamo fare i conti con le sfide di fare la cosa giusta per la ragione sbagliata.

Anche l’io umano ha una natura, dei limiti e delle potenzialità. Se stai cercando una vocazione senza capire il materiale con cui stai lavorando, allora la vita che costruirai sarà goffa e disfunzionale per te e per coloro che ti circondano. Pretendere in nome di un obiettivo elevato non è una virtù e non ha nulla a che fare con la vocazione.

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