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Come purificare il sangue dalle tossine

Sintomi dell’intossicazione sanguigna e come pulire il sangue in ospedale e da soli in casa

Come purificare il sangue dalle tossine
Come purificare il sangue dalle tossine?

In un corpo sano, la disintossicazione avviene naturalmente. Tuttavia, quando l’organismo non c’è la fa piu, ha bisogno di essere aiutato. L’intossicazione del sangue è un processo graduale e cumulativo. Siccome è un processo abbastanza lento, spesso le persone si accorgono dei problemi solo quando si verificano le conseguenze e compaiono i fastidiosi sintomi. Ma anche avendo i sintomi in pochi pensano alle tossine e corrono dal medico a far prescrivere le medicine contro i sintomi, aggravando ancora di piu l’intossicazione del organismo. Vediamo come purificare il sangue dalle tossine.

Il cuore viene colpito per primo

Le conseguenze dell’intossicazione colpiscono principalmente il sistema cardiovascolare, endocrino e immunitario, che influisce sullo stato dell’intero organismo e provoca gravi malattie.

I fattori che contribuiscono all’accumulo di tossine nel sangue sono seguenti:

  • cattive abitudini di vita e di alimentazione;
  • lavoro nelle cattive condizione;
  • stile di vita sbagliato;
  • malattie croniche;
  • ambiente ecologico povero;
  • esposizione a prodotti chimici domestici;
  • stress frequente;
  • prodotti di scarto di batteri patogeni;
  • uso di farmaci per lungo periodo di tempo;
  • consumo di cibo con residui di fertilizzante;
  • cloro nell’acqua del rubinetto, che impedisce l’assorbimento di ossigeno da parte delle cellule;
  • ftalati rilasciati dalla plastica.

Si potrebbe pensare che ognuno di noi ha bisogno di purificare il sangue, e in effetti è così. Perché il mondo moderno è molto inquinato e ogni persona moderna sin dalla prima infanzia deve affrontare una serie di fattori che influiscono negativamente sulla composizione del sangue.

Leggi anche “Come eliminare pesticidi da frutta e verdura” e “Come proteggersi da radiazioni elettromagnetiche

Sintomi dell’avvelenamento da tossine

Quindi tutto noi abbiamo bisogno purificare il sangue dalle tossine periodicamente. E’ possibile riconoscere l’avvelenamento da tossine dai seguenti sintomi:

  • debolezza;
  • sonnolenza;
  • irregolarità mestruali;
  • diminuzione dell’immunità;
  • raffreddori frequenti;
  • eruzioni cutanee.

Attenzione! Per fare una diagnosi, è necessario condurre un esame del sangue tossicologico. L’intossicazione è indicata da una bassa conta piastrinica e da un’elevata conta eritrocitaria.

In ospedale

Come purificare il sangue dalle tossine - plasmaferesi
Come purificare il sangue dalle tossine – plasmaferesi

Nelle strutture ospedalieri, il sangue viene purificato con l’aiuto di Plasmaferesi. Con un apposito macchinario viene prelevato il sangue e diviso poi in plasma e cellule. Dopodiché le cellule vengono mescolate con la soluzione salina e il tutto viene iniettato di nuovo al paziente. Dopo ripetute procedure, il sangue viene completamente purificato.

Negli ospedali viene utilizzato anche un altro metodo per purificare il sangue, si tratta di una procedura chiamata Emosorbimento. Questa procedura consiste nel prelievo del sangue mediante un apparecchio speciale e la seguente pulizia con un sorbente e restituzione al paziente. Questo metodo è usato nei casi di avvelenamento acuto.

Un altro metodo che usa la medicina tradizionale è la pulizia laser. Durante la pulizia laser, il sangue del paziente viene purificato dalle tossine e saturato di ossigeno. Di conseguenza, la concentrazione di colesterolo e delle tossine nel sangue diminuiscono.

A casa

Prima di iniziare a pulire il sangue dalle tossine a casa, è necessario assicurarsi che il fegato, i reni e l’intestino funzionino correttamente. Si consiglia inoltre di consultare un medico ed eseguire le analisi del sangue.

Per purificare il sangue in modo autonomo, puoi utilizzare le seguenti erbe: tarassaco, ortica, echinacea. Tuttavia, se l’intossicazione è grave, sarà necessario un approccio integrato, in cui dovrai armarti dei seguenti mezzi:

  • carbone attivo;
  • tisana che stimola il sistema escretore;
  • un farmaco che corregge l’equilibrio idrico ed elettrolitico durante la disidratazione (da consultare il medico per la prescrizione).


Oltre all’assunzione dei prodotti naturali sopra citati, è necessario bere molta acqua naturale pulita durante il giorno, almeno 1,5-2 litri. Le tossine dal sangue inizieranno ad essere eliminate attraverso il sistema genito-urinario, l’intestino e la pelle. Il carbone è necessario per impedire il rientro delle tossine nel flusso sanguigno.

Alimentazione sana

Puoi velocizzare la purificare del sangue dalle tossine con l’aiuto di una dieta speciale che aiuterà gli organi a sbarazzarsi dai componenti dannosi. Evita alcol, caffeina, cibi raffinati e trasformati e grassi malsani. La dieta deve comprendere frutta e verdura fresche e cereali integrali. Questi alimenti sono ricchi di fibre alimentari, che purificano l’intestino e quindi riducono l’ingresso di nuove porzioni di tossine nel flusso sanguigno. È utile bere decotti di tarassaco e tè verde. Ribadisco che bisogno bere almeno 2 litri di acqua al giorno, perché l’acqua aiuta ad eliminare le tossine dal sangue.



Attività fisica

L’attività fisica aiuta ad eliminare le tossine. Come? Durante gli allenamenti viene stimolata la distruzione delle vecchie cellule danneggiate e quindi la produzione di nuove. Non è necessario sfinirsi in palestra, soprattutto se non si è abituati a praticare lo sport. Per iniziare basta fare anche 5-10 minuti di esercizi, oppure fare delle passeggiate. L’importante che l’attività sia regolare. Meglio fare 10 minuti di attività fisica ogni giorno, che sfinirsi in palestra una volta a settimana.

Quando l’attività fisica diventa regolare e il corpo si abitua, si potrà aumentare sia il tempo che l’intensità. Ma ricorda che deve essere sempre piacevole, lo stai facendo per stare bene e non al contrario. quindi scegli un’attività che piace e fa star bene.

Sauna

Se le condizioni di salute lo permettono, si può aiutare il corpo ad eliminare le tossine dal sangue facendo le saune di tanto in tanto. E’ importante bere molta acqua prima, durante e dopo la seduta in sauna. Il corpo deve essere idratato per poter eliminare le tossine con il sudore. Se non introduci abbastanza acqua, l’organismo sente la mancanza e trattiene quei pochi liquidi che riceve. In questo modo non solo non eliminerai le tossine, ma rischi addirittura di peggiorare la situazione. Quindi bevi molta acqua.

Digiuno

Nei casi di intossicazione grave, la soluzione può essere un digiuno. Durante il digiuno il corpo è costretto a nutrirsi dalle risorse che ha a disposizione ed essendo una macchina perfetta, inizia consumando le cellule grasse in eccesso per poi passare alle cellule danneggiate. In pratica durante il digiuno il corpo si auto-pulisce.

Si può iniziare a praticare il digiuno una volta a settimana, per un giorno. Ad esempio, fare una cena leggera alle 19.00 di sabato sera e durante tutta la domenica non consumare alcun cibo. Bere solo acqua naturale per poi ricominciare a mangiare lunedì mattina facendo una colazione leggera.

Se si vuole fare un digiuno prolungato è opportuno consultare un medico specializzato in digiuno.

Dona il sangue

Donando il sangue il corpo è costretto a produrne il nuovo sangue, che ovviamente sarà pulito. Donare regolarmente il sangue ti aiuterà ad avere il sangue pulito.

Conclusioni

Se hai fatto delle procedure che hanno introdotto delle tossine nel tuo corpo fino a far sorgere disturbi o malattie, per purificare il sangue potrà volersi diverso tempo, anche due anni. A patto che seguirai tutte le indicazioni sopra citati. Per purificare il sangue e uscire da queste condizioni disabilitanti dovrai eliminare del tutto:

  • medicinali;
  • droghe (compreso le sigarette);
  • antibiotici;
  • caffeina;
  • alcolici.

Se stai prendendo le medicine salva vita dovrai consultare il medico. Ma comunque a quasi tutte le medicine sintetiche esistono le alternative naturali, chiedi al tuo medico oppure consulta un medico naturopata. Per passare dai medicinali sintetici a quelli naturali, o smettere del tutto assumere le medicine, bisogno fare con riguardo, diminuendo piano piano il dosaggio.

E un’ultima considerazione. Se hai fatto dei trattamenti che ti hanno danneggiato, non ripetere lo stesso errore fatale. Evita di aggravare la situazione ulteriormente. Perché il nostro organismo è saggio e sa far fronte a molte minacce naturali senza che ce ne accorgiamo. Ma contro le sostanze troppo aggressive e dannose potrebbe non farcela da solo o non farcela proprio nemmeno con l’aiuto degli specialisti. Il detto “Meglio prevenire che curare” è utile piu che mai in queste situazioni.

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Pianta medicinale Kupena Polygonatum

Proprietà medicinali di Kupena, o Sigillo di Salomone (Polygonatum multiflorum)

Ripulire-sangue-con-kupena-multiflorum

Piccola, discreta, quasi nascosta, la pianta medicinale nota come Kupena o il Sigillo di Salomone, appartenente al genere Polygonatum, non è facile da scoprire, e molti vi saranno passati ad un passo senza nemmeno accorgersene.

Se ne distinguono due specie, una maggiore, Polygonatum multiflorum, ed una minore, Polygonatum odoratum.

Dove trovarle

Vivono entrambe al margine o all’interno di boschi di faggi, di querce, o misti.Perché il terreno deve essere ricco di sostanza organica derivata dal progressivo disfacimento delle foglie cadute, ma con una matrice argillosa. Insomma, queste due piante crescono all’ombra e talvolta completamente nascoste dal fitto sottobosco, o dagli estesi prati di alte felci aquiline, in luoghi ben esposti, mai freddi e temperati.

Ad accomunarli è anche il rizoma robusto, dotato di moltissime radichette.

Come si presenta Kupena

Polygonatum multiflorum ha steli arrotondati che raggiungono un’altezza di 70 cm che portano foglie alterne di forma elliltica-ovoidale. Sono rivolte verso l’alto mostrando le forti venature.

I fiori, campanulati, sono portati in piccoli grappoli, da due a cinque unità ciascuno, che si formano nello spazio tra le foglie. Sono di colore bianco-verde e si aprono da maggio a giugno.

Polygonatum odoratum non è facile da distinguere da multiflorum. Spesso più piccola e sviluppata meno in altezza, ha steli spigolosi e porta i fiori penduli, singoli, o talvolta a coppie.

Il Sigillo di Salomone inizia a vegetare tardi, a metà primavera, in montagna, in annate fredde, anche ad inizio maggio. Dai rizomi si formano gli steli arcuati che porteranno prima i fiori e poi le bacche di colore blu scuro. Le bacche raggiungono il pieno colore solo nella seconda parte dell’estate. Molte piante saranno spogliate dagli uccelli che se ne cibano provvedendo alla diffusione della specie nei terreni circostanti. In autunno, prima di seccare, l’intera pianta si tinge di un colore giallo oro luminoso.

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Medicina ufficiale

Il genere Kupena, o sigillo di Salomone, è rappresentato da erbe perenni con potenti rizomi spessi. Le piante sono famose da tempo per le loro proprietà benefiche e curative.

Attenzione! La pianta è considerata velenosa dalla medicina tradizionale!

Nonostante il contenuto significativo di glicosidi cardiaci, Kupena non ha ancora trovato applicazione nella medicina ufficiale. Tuttavia, nella medicina popolare, la Kupena si utilizza con successo per trattare le malattie infiammatorie delle vie respiratorie come ad esempio bronchite e polmonite, con lombalgia, radicolite, reumatismi, diabete mellito, ittero, tosse, impotenza.

Raccolta di materie prime

Pianta medicinale Kupena Polygonatum

Per scopi medicinali, si raccolgono rizomi, erba, foglie e fiori. I rizomi vanno dissotterrati nel tardo autunno o in primavera, ripuliti dal terreno e dalle piccole radici avventizie, a volte lavati in acqua corrente ed essiccati in ambienti caldi e ventilati. L’erba, cioè stelo, foglie e i fiori si raccolgono durante la fioritura con tempo sereno e asciutto. Le materie prime possono essere essiccate anche all’ombra, sotto una tettoia o in ambienti caldi e ben ventilati, o in essiccatoi. A volte si raccolgono anche le bacche, quando sono mature. Le bacche si utilizzano fresche o essiccate nello stesso modo di sopra. Le materie prime pronte si conservano in sacchetti di carta o nelle scatole, separatamente da altre piante medicinali. La durata di conservazione è di 2 anni

Composizione chimica

Kupena o Polygonatum contengono gliconina alcaloide, soprattutto nei rizomi. Inoltre nella composizione si trovano anche glicosidi cardiaci, come konvallyarin e konvallamarin, saponine di natura steroidea, tannini, acidi chelidonico e ascorbico, asparagina, glucosio, arabinosio mannitolo e carotene.

La parte che cresce sotto torra della Kupena multiflora contiene steroidi come diosgenina, con la concentrazione fino allo 0,52% e saponine steroidi – fino al 2,5%. Nella composizione c’è anche l’azoto (acidi α, γ-diamminobutirrico e acetidina-2-carbossilico). Le saponine si trovano nella parte visibile della pianta. Anche le foglie contengono steroidi come diosgenina e flavonoidi come vitexina xiloside, quercetina, ma anche glucosidi apigenina e altro. 

Proprietà farmacologiche

Kupena ha molte proprietà medicinali, in particolare antinfiammatorie, analgesiche, emostatiche, emetiche, antipiretiche, depurative del sangue, emollienti e attualmente si utilizza solamente nella medicina popolare.

Applicazione nella medicina

La pianta medicinale Kupena Polygonatum si utilizza per trattare una serie di malattie. Ad esempio, i rizomi di Polygonatum multiflorum trattano idrofobia, reumatismi, gotta, diarrea, varie malattie della pelle, bronchite acuta e polmonite, e sono anche usati come astringenti, lenitivi, cicatrizzanti, diuretici. I frutti della Kupena sono usati come emetici e lassativi

Nella medicina non tradizionale, la Kupena si usa spesso per curare le malattie del sistema linfatico e immunitario, nonché per vari processi tumorali. Le tinture o i decotti d’acqua dei rizomi di Kupena contribuiscono al riassorbimento delle neoplasie, in particolare dei tumori della laringe, del tratto digestivo e dell’esofago

Pianta Medicinale Kupena Polygonatum

Un decotto delle radici del Polygonatum Multiflorum è efficace anche per tosse, bronchite, polmonite. È usato anche come antidolorifico per lombalgie, radicoliti, reumatismi, gotta ed emorroidi. E’ ottimo come rimedio per il riassorbimento delle contusioni. Un infuso di rizomi essiccati e frantumati si usa anche per curare bronchiti acute, polmoniti, ittero, idropisia, diabete mellito, ulcera gastrica e duodenale, ernia e vermi. Gli steli di Kupen sono usati per l’ipertensione

Un posto speciale è occupato dal portinnesto Kupena nella prevenzione e nel trattamento dei tumori ormono-dipendenti nelle donne e negli uomini, nonché per malattie acute e croniche dell’area genitale femminile.

Pianta medicinale Kupena o Polygonatum è ampiamente usata in dermatologia e cosmetologia domestica. Ad esempio, il succo e il decotto dei rizomi vengono utilizzati come prodotto cosmetico in sostituzione del fard. Le lentiggini trattate con succo fresco di rizomi si attenuano. Un decotto di rizomi essiccati viene utilizzato anche per trattare le ferite.

Per tagli e abbrasioni

La radice di Kupena aiuta alla guarigione dei tagli e abrasioni. Per questi scopi si prepara un decotto speciale. I 50 g della radice della Kupena devono essere bolliti in 500 g di acqua a fuoco basso, quindi lasciati fermentare per due o tre ore. Dopodiché si deve filtrare, raffreddare e diluire a metà con l’acqua. Si applica una garza imbevuta di decotto sulla pelle danneggiata. 

Dolori allo stomaco

A causa dell’effetto avvolgente, la radice della Kupena viene utilizzata molto per curare le malattie del tratto gastrointestinale. Per preparare una bevanda medicinale, si deve prendere 20 g di rizomi, versare 200 g di acqua e far bollire. Quindi lasciare riposare per quattro ore e filtrare. Assumere tre o quattro volte al giorno 1 cucchiaino.

Ulcere ed ernie

Sin dai tempi antichi, la Kupena viene utilizzata per curare ulcere ed ernie. La ricetta antica del decotto curativo viene preparata utilizzando i rizomi della pianta. Si prende 50 g della radice della Kupena essiccata e la si riduce in polvere. Dopodiché si versa 3 litri di latte e tutto il composto si mette nel forno. Per fare questo rimedio è necessario utilizzare recipienti di terracotta o ceramica. Dopo che il latte si è ridotto a circa 1 litro, la massa deve essere filtrata. Si assume 2-3 cucchiaini per due volte al giorno, per un mese e mezzo.

Antidolorifico

La pianta medicinale Kupena Polygonatum si usa nella medicina popolare anche come anestetico. Per fare questo, si prendono 5 g di radice di pianta fresca, si versa un bicchiere di acqua bollente e si cuoce a fuoco basso per circa 20 minuti. Quindi si lascia riposare per un’ora e si filtra. Sotto forma di impacco si utilizza per alleviare il dolore di diversa natura come reumatico, gottoso, dolore con lividi e danni ai tessuti.

Controindicazioni ed effetti collaterali

Kupena è una pianta velenosa! È necessario usare la pianta per scopi medicinali con cautela. Controindicazioni all’uso di Kupena sono l’intolleranza individuale, l’infanzia, nonché il periodo di gravidanza e allattamento. Tutte le parti della Kupena, soprattutto i frutti, hanno un effetto emetico.

Quando si utilizza questa pianta medicinale, è necessario prestare molta attenzione a non superare il dosaggio e seguire rigorosamente le raccomandazioni del medico. Le controindicazioni all’uso di Kupena Polygonatum, prima di tutto, riguardano le donne in gravidanza e le persone con intolleranza individuale. Loro quindi dovrebbero evitare il trattamento con questa pianta.

Dovrebbero anche fare attenzione a prendere i medicinali contenenti Kupena, persone con un debole apparato vestibolare, poiché la pianta ha un effetto emetico. Quando invece si utilizzano le lozioni e impacchi, è necessario ricordare che esiste il rischio di avere una bruciatura se non si sta attenti. Se, dopo aver usato Kupena, si sospetta di avere superato il dosaggio o avere un avvelenamento, si dovrebbe cercare l’aiuto di un medico.

Tuttavia, nonostante il fatto che la pianta sia pericolosa se si utilizza nei modi e disaggi sbagliati, essa apporta molti benefici al corpo umano. Con un adeguato trattamento termico, le sostanze tossiche perdono la loro forza e questa pianta medicinale diventa un rimedio immancabile nell’armadietto dei rimedi di casa.

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