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Come sconfiggere la tristezza

Come sconfiggere la tristezza e ritrovare il sorriso: 6 consigli pratici

La tristezza è un’ombra che accompagna tutti noi nel corso della vita. Una relazione fallita, un ostacolo sul lavoro, un litigio con una persona cara: sono solo alcuni dei motivi che possono farci sprofondare in questo stato d’animo. Affrontare la tristezza nel modo giusto è fondamentale per non permetterle di inghiottirci e di condizionare negativamente la nostra esistenza. In questo articolo, vi raccontiamo come sconfiggere la tristezza con 6 consigli pratici tratti dal bestsellerIntelligenza Emotiva” di Daniel Goleman, che vi aiuteranno a ritrovare il sorriso e a sentirvi meglio.

Non piangere eccessivamente

Sebbene il pianto possa essere un modo naturale per abbassare i livelli di stress, se diventa eccessivo rischia di alimentare la sensazione di dolore e di prolungare la sofferenza. È importante, quindi, concedersi il tempo di sfogarsi, ma senza lasciarsi sopraffare dalle emozioni.

Non consolarsi con cibo o alcol

Ricorrere al cibo o all’alcol per lenire la tristezza è una strategia controproducente. A breve termine, può fornire un sollievo illusorio, ma a lungo termine può portare a conseguenze negative come l’aumento di peso, l’abuso di sostanze e l’aggravamento della depressione.



Non isolarsi

Chiudersi in se stessi e allontanarsi dalle persone care può far peggiorare la tristezza. È importante, invece, cercare la compagnia di amici e familiari, oppure dedicarsi ad attività che piacciono e che aiutano a distrarsi.

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Dedicarsi a un hobby o attività divertente

Che si tratti di leggere un libro appassionante, guardare un film comico o giocare a un videogioco, dedicarsi a un hobby o a un‘attività che ci diverte può essere un ottimo modo per risollevare l’umore e per staccare la spina dai pensieri negativi.

Fare attività fisica

L’esercizio fisico è un potente antidepressivo naturale. L’attività fisica, infatti, aiuta a rilasciare endorfine, le “ormoni del benessere”, che migliorano l’umore e riducono lo stress. Anche una semplice passeggiata o un giro in bicicletta possono fare la differenza.

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Aiutare gli altri

Aiutare le persone in difficoltà è un modo efficace per distrarsi dai propri problemi e per sentirsi bene con se stessi. Fare volontariato o donare in beneficenza può dare un senso di ricompensa e di appagamento, contribuendo a migliorare l’umore e l’autostima.

Questi sono solo alcuni consigli pratici su come sconfiggere la tristezza e ritrovare il sorriso. Mettendoli in pratica, potrete sentirvi meglio e vivere una vita più felice e appagante. È importante ricordare, però, che se la tristezza diventa persistente e interferisce con la vostra vita quotidiana, è fondamentale consultare un medico o un terapista per ricevere un aiuto professionale.

L’amore ai tempi dei social media

L’amore ai tempi dei social media: Swipe verso l’amore o verso il ghosting?

Nell’era digitale, dove la comunicazione viaggia alla velocità della luce e le relazioni virtuali si intrecciano a quelle reali, l’amore assume nuove sfumature. I social media, con la loro miriade di app e piattaforme, hanno rivoluzionato il modo in cui ci innamoriamo, ci relazioniamo e ci lasciamo. Ma qual è l’impatto reale di questa rivoluzione digitale sul nostro cuore? Come è cambiato l’amore ai tempi dei social media?

Connessioni a portata di click

Da Tinder a Bumble, passando per Facebook e Instagram, le possibilità di incontrare nuove persone sono infinite. Basta un swipe per creare una connessione, un messaggio per avviare una conversazione, un like per accendere una scintilla. I social media abbattono le barriere geografiche e ci permettono di conoscere persone che altrimenti non avremmo mai incontrato, ampliando le nostre possibilità di trovare l’amore.

Vetrine virtuali dell’amore

Profili curati con attenzione, foto che raccontano una vita da sogno, storie di coppia perfette: i social media spesso diventano vetrine virtuali dove si ostenta un amore idealizzato. Ma questa rappresentazione edulcorata della realtà può creare aspettative irrealistiche e frustrazione, alimentando la sensazione di inadeguatezza e l’invidia per le relazioni altrui.

L’amore al tempo del “visto”

La comunicazione online, seppur immediata, può essere ambigua e lacunosa. La mancanza di contatto fisico e di comunicazione non verbale può portare a fraintendimenti, gelosie infondate e incomprensioni. La fretta di ricevere una risposta, l’ansia da “visto” e la dipendenza da like e notifiche possono creare una dipendenza malsana dalla sfera virtuale, danneggiando la comunicazione reale all’interno della coppia.



L’amore tossico 2.0

I social media possono amplificare la gelosia e il senso di possesso, alimentando comportamenti di controllo ossessivo e cyberstalking. La facilità con cui è possibile iniziare e terminare una relazione online può portare a superficialità e a relazioni “usa e getta”, svalutando il valore del sentimento stesso.

L’amore oltre lo schermo

Nonostante le insidie, i social media possono essere utilizzati anche per coltivare e rafforzare le relazioni. Condividere esperienze, pensieri e momenti speciali online può creare un senso di connessione e intimità. La comunicazione virtuale può essere un complemento alla vita reale, non un sostituto.

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Segreti per un amore social-proof

  • Siate autentici: Non create profili artefatti o irreali. Mostratevi per chi siete realmente, con pregi e difetti.
  • Comunicate apertamente: Esprimete i vostri sentimenti e le vostre esigenze in modo chiaro e diretto, sia online che offline.
  • Coltivate l’amore offline: I social media possono essere un punto di partenza, ma la vera connessione si crea nella vita reale. Dedicate tempo di qualità al vostro partner, lontano da schermi e notifiche.
  • Siate consapevoli dei rischi: Non condividete informazioni personali sensibili online e fate attenzione ai cyberpredatori.
  • Usate i social con moderazione: Non fatevi ossessionare da like, follower e notifiche. L’amore non si misura in pixel.

L’amore nell’era digitale è un viaggio pieno di sfide e opportunità. Usando i social media con consapevolezza e responsabilità, possiamo sfruttare la loro potenza per creare connessioni autentiche, coltivare relazioni profonde e costruire un amore che vada oltre lo schermo.

Ricorda: l’amore vero non ha bisogno di filtri, hashtag o condivisioni. Si nutre di autenticità, rispetto, comunicazione e soprattutto, di tanta, tanta vita reale.

Insieme, possiamo costruire un’idea di amore più autentica e consapevole, anche nell’era digitale. Che ne pensi dell’amore ai tempi dei social media? Quali sono le tue esperienze e consigli per navigare questo intricato mondo delle relazioni online? Condividi questo articolo sui tuoi canali social e unisciti alla conversazione!

Il Fascino dell’Intimo Sexy

Il Fascino dell’Intimo Sexy: Cosa Ne Pensano gli Uomini e le Motivazioni Psicologiche dietro le Preferenze

L’intimo sexy ha da sempre esercitato un fascino irresistibile, suscitando desiderio e curiosità in uomini e donne. Mentre il punto di vista femminile sull’abbigliamento intimo è ampiamente discusso, spesso ci dimentichiamo di indagare sulle opinioni maschili. Cosa pensano gli uomini riguardo all’intimo sexy? Quali tipi di intimo preferiscono, e quali motivazioni psicologiche si celano dietro queste preferenze?

Preferenze Maschili sull’Intimo Sexy: Una Panoramica

Le preferenze degli uomini sull’intimo sexy variano ampiamente, ma alcune tendenze comuni emergono. In generale, molti uomini sono attratti da capi di lingerie che enfatizzano la femminilità e la sensualità senza eccessi. Ecco un elenco di preferenze concrete emerse da diversi tipi di uomini:

Il Classico Romantico

Il Fascino dell'Intimo Sexy Il Classico Romantico
Il Fascino dell’Intimo Sexy: Il Classico Romantico

Questo tipo di uomo apprezza l’intimo caratterizzato da pizzi raffinati, colori delicati come il rosa e il bianco, e dettagli romantici come fiocchi e nastrini.

L’Appassionato del Pizzo

Il Fascino dell'Intimo Sexy L'Appassionato del Pizzo
Il Fascino dell’Intimo Sexy: L’Appassionato del Pizzo

Alcuni uomini sono affascinati dai dettagli in pizzo. Trovano estremamente seducenti le trasparenze che il pizzo può offrire, sottolineando la sensualità in modo sofisticato.

Il Fan della Lingerie Audace

Il Fascino dell'Intimo Sexy Il Fan della Lingerie Audace
Il Fascino dell’Intimo Sexy: Il Fan della Lingerie Audace

C’è un gruppo di uomini che predilige l’intimo audace e provocante. Questi individui possono essere attratti da completini in pelle, corsetti aderenti e dettagli osé che esplorano la sfera della dominazione e della sottomissione.

Il Minimalista

In controtendenza, alcuni uomini apprezzano la semplicità e la raffinatezza. Sono attratti da intimo minimalista, come completi in seta senza fronzoli e colori neutri che esaltano l’eleganza senza eccessi.

Il Richiamo del Rosso: Passione e Seduzione

Il Fascino dell'Intimo Sexy Il fascino del rosso
Il Fascino dell’Intimo Sexy Il fascino del rosso

Tra le preferenze maschili, il colore rosso nell’intimo sexy occupa spesso un posto speciale. Il rosso è simbolo di passione, energia e seduzione. Gli uomini che apprezzano l’intimo rosso spesso trovano attraente la dichiarazione audace che questo colore trasmette. Il rosso può evocare emozioni intense e accentuare la sensualità in modo provocante, suscitando una risposta immediata nei desideri maschili.

Motivazioni Psicologiche: La Potenza della Seduzione

Le preferenze maschili per l’intimo sexy possono essere comprese considerando le dinamiche psicologiche sottostanti. Gli uomini sono visivamente orientati e rispondono positivamente a segnali visivi che suggeriscono desiderio e intimità. Indossare intimo sexy può aumentare la fiducia in sé stesse delle donne, trasmettendo un senso di potere e controllo sulla propria sessualità.

Inoltre, l’intimo sexy spesso evoca fantasie e stimola la creatività erotica degli uomini. La suspense e l’anticipazione generate da un abbigliamento intimo provocante possono contribuire a mantenere viva la fiamma della passione in una relazione.

Consigli per le Donne: Trovare l’Equilibrio Giusto

Mentre è importante considerare le preferenze del proprio partner, è altrettanto cruciale che le donne si sentano a proprio agio con l’intimo che scelgono di indossare. La sicurezza in sé stesse è uno degli aspetti più attraenti, e indossare intimo sexy dovrebbe essere un modo per celebrare la propria sensualità piuttosto che per conformarsi a stereotipi.



Ecco alcuni consigli per le donne:

  • Conosci Te Stessa: Sperimenta con diversi stili di intimo e scopri cosa ti fa sentire più sicura e attraente.
  • Comunicazione Aperta: Parla apertamente con il tuo partner delle tue preferenze e delle sue. La comunicazione è fondamentale per creare un ambiente di comprensione reciproca.
  • Varietà è la Chiave: Non limitarti a un solo stile. L’intimo sexy può assumere molte forme, dalle trasparenze sottili ai completi di pizzo, consentendoti di esprimere la tua sensualità in modi diversi.
  • Comfort in Primo Piano: La sensualità non dovrebbe sacrificare il comfort. Scegli capi che ti fanno sentire bene e che si adattano bene al tuo corpo.

In conclusione, il fascino dell’intimo sexy è un potente mezzo di espressione della femminilità e di accensione della passione in una relazione. Comprendere le preferenze maschili può essere utile, ma è altrettanto importante che le donne indossino ciò che le fa sentire bene. La chiave è trovare un equilibrio tra le proprie preferenze personali e la comprensione delle dinamiche psicologiche che contribuiscono a rendere irresistibile l’intimo sexy.

Il Test del Tuo Vero Sé

Scopri la tua passione – il test del tuo vero Sé

In questo periodo dell’anno, molte di noi si ritrovano a riflettere sugli avvenimenti degli ultimi dodici mesi e a tracciare i contorni dei progetti per il nuovo anno. È un momento perfetto per dedicarsi a un viaggio introspettivo alla ricerca delle passioni che ci guidano e ci motivano. Il Nuovo Anno si avvicina, e con esso l’opportunità di abbracciare appieno ciò che amiamo e ciò che ci rende veramente felici. Con il “Test del Tuo Vero Sé,” ti invitiamo a esplorare aspetti di te stessa che potrebbero essere chiave per comprendere le tue passioni più profonde. Attraverso una serie di domande stimolanti, scoprirai quali attività, sfide o connessioni sociali possono essere la chiave per il tuo benessere e la tua realizzazione personale.

Prenditi del tempo per rispondere sinceramente, immergendoti in questo viaggio di auto-scoperta. Che tu stia riflettendo sul passato o pianificando il futuro, questo test è progettato per essere un alleato nella tua ricerca di significato e appagamento.

Preparati a metterti in contatto con il tuo vero sé e a dare il benvenuto al nuovo anno con una chiara comprensione delle passioni che ti guideranno verso il successo e la felicità!

1. Quando hai tempo libero, cosa preferisci fare?

  • a) Leggere un libro o guardare un film.
  • b) Provarci con un nuovo hobby o attività.
  • c) Uscire con gli amici o la famiglia.

2. Qual è il tuo ricordo più felice dell’infanzia?

  • a) Momenti passati a leggere o a sognare.
  • b) Sperimentare nuove attività o giochi.
  • c) Trascorrere del tempo con persone care.

3. Cosa ti appassiona di più in un lavoro o in un’attività?

  • a) La possibilità di apprendere e acquisire conoscenze.
  • b) L’opportunità di mettermi alla prova e superare sfide.
  • c) L’interazione con colleghi o clienti.

4. Se potessi imparare una nuova abilità, cosa sceglieresti?

  • a) Qualcosa di creativo, come la pittura o la scrittura.
  • b) Qualcosa di pratico, come la cucina o il fai da te.
  • c) Qualcosa di sociale, come imparare una nuova lingua.

5. Cosa fai quando devi prendere una decisione importante?

  • a) Rifletto attentamente su tutte le opzioni.
  • b) Prendo in considerazione i rischi e le sfide.
  • c) Consulto amici, familiari o colleghi.


6. Quale di queste attività ti dà più soddisfazione?

  • a) Creare qualcosa di nuovo o esprimere la tua creatività.
  • b) Superare una sfida o raggiungere un obiettivo.
  • c) Condividere momenti piacevoli con le persone a te care.

7. Se dovessi descrivere il tuo stile di vita ideale, cosa includerebbe?

  • a) Tempo per la riflessione e la creatività.
  • b) Costanti sfide e opportunità di crescita.
  • c) Relazioni significative e momenti sociali.

8. Quando affronti una sfida, qual è la tua prima reazione?

  • a) Pianifico attentamente una strategia.
  • b) Mi metto alla prova senza esitazione.
  • c) Cerco il supporto e la collaborazione degli altri.

9. Qual è il tuo modo preferito di rilassarti dopo una giornata intensa?

a) Leggendo un libro o ascoltando musica tranquilla.
b) Allenandomi fisicamente o impegnandomi in attività dinamiche.
c) Passando del tempo con amici o familiari.

10. Se dovessi definire il tuo obiettivo più grande nella vita, quale sarebbe?

  • a) Realizzare la mia visione creativa o artistica.
  • b) Superare sfide personali e professionali.
  • c) Costruire relazioni significative e durature.

Conta il numero di risposte a), b) e c) e verifica quale categoria prevale.

Risultati:

Ora che hai completato il test, prendiamo un momento per approfondire ciascuna categoria di risultati:

Maggioranza di a) – Passioni Creative e Introverse:

Il Test del Tuo Vero Sé - Passioni Creative e Introverse
Il Test del Tuo Vero Sé – Passioni Creative e Introverse

Se hai ottenuto principalmente risposte a), sembra che tu possa trovare ispirazione e soddisfazione in attività creative e introverse. Potresti scoprire la tua passione attraverso la lettura, la scrittura, la pittura, la musica o altre forme di espressione artistica. Dedica del tempo a esplorare queste attività, magari partecipando a corsi o unendoti a comunità online dove puoi condividere le tue creazioni e ottenere feedback.

Maggioranza di b) – Passioni Legate alla Sfida e alla Crescita Personale:

Il Test del Tuo Vero Sé - Passioni Legate alla Sfida e alla Crescita Personale
Il Test del Tuo Vero Sé – Passioni Legate alla Sfida e alla Crescita Personale

Se hai risposto principalmente con b), sembra che tu sia motivato dalla sfida e dalla crescita personale. Puoi trovare la tua passione affrontando nuove sfide, imparando nuove abilità o intraprendendo progetti ambiziosi. Considera di stabilire obiettivi personali e professionali che ti sfidino e ti consentano di crescere. Partecipare a attività sportive, imparare nuovi hobby o affrontare progetti lavorativi impegnativi potrebbe essere la chiave per alimentare la tua passione.

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Maggioranza di c) – Passioni Sociali e Relazionali:

Il Test del Tuo Vero Sé - Passioni Sociali e Relazionali
Il Test del Tuo Vero Sé – Passioni Sociali e Relazionali

Se le risposte di c) sono prevalenti, sembra che le tue passioni siano orientate verso le relazioni sociali e l’interazione con gli altri. Potresti trovare soddisfazione nelle attività che coinvolgono la comunità, gli amici o la famiglia. Partecipare a eventi sociali, lavorare in team o dedicare del tempo alle relazioni interpersonali può essere il modo perfetto per coltivare le tue passioni. Considera anche attività che coinvolgono il volontariato o il supporto alla comunità.

Conclusioni del Test del Tuo Vero Sé: Abbraccia la Tua Autenticità!

Hai appena completato il Test del Tuo Vero Sé, un viaggio che speriamo abbia risvegliato la tua consapevolezza sulle passioni che pulsano nel tuo cuore. In questo momento di riflessione e progettazione, ti invitiamo a considerare le scoperte che hai fatto e ad abbracciare la tua autenticità.

Ricorda che le passioni sono le stelle che guidano il nostro percorso, illuminando la strada verso la realizzazione personale. Che tu abbia svelato una passione creativa, la sete di sfide personali o il desiderio di relazioni significative, ogni rivelazione è un passo verso una vita più appagante.

Il Test del Tuo Vero Sé è solo l’inizio del tuo viaggio. Ora che conosci meglio te stessa, puoi iniziare a plasmare il tuo futuro con consapevolezza e intenzionalità. Abbraccia le tue passioni, coltiva ciò che ti fa brillare e preparati a vivere un anno ricco di autenticità e soddisfazioni.

Che tu stia concludendo un anno impegnativo o anticipando un nuovo capitolo della tua vita, sappi che sei la protagonista della tua storia. Le tue passioni sono il motore che alimenta la tua crescita e il tuo benessere. Inizia il tuo percorso con fiducia, sicura che ogni passo verso la tua autenticità è un passo verso una vita più ricca e significativa. Buon viaggio nel mondo del tuo Vero Sé!

Affrontare lo stress senza ricorrere ai psicofarmaci

Affrontare lo stress senza ricorrere ai psicofarmaci: consigli per una vita equilibrata

Lo stress è una parte inevitabile della vita quotidiana, ma quando diventa eccessivo, può avere effetti negativi sulla salute mentale e fisica. Molti individui, alla ricerca di sollievo rapido, si affidano ai psicofarmaci per gestire i sintomi legati allo stress. Tuttavia, è importante considerare attentamente gli effetti collaterali e la dipendenza che questi farmaci possono causare. In questo articolo, esploreremo il legame tra stress e psicofarmaci, analizzando la pericolosità di quest’ultimi e fornendo consigli su come affrontare lo stress senza ricorrere a tali sostanze.

Lo stress e i psicofarmaci

Lo stress è una risposta naturale del corpo a situazioni percepite come minacciose o difficili. Sebbene una certa quantità di stress possa essere stimolante e motivante, lo stress cronico può portare a una serie di problemi di salute, tra cui ansia, depressione e disturbi del sonno. In molti casi, le persone cercano soluzioni immediate per alleviare i sintomi, spesso ricorrendo a psicofarmaci come ansiolitici, antidepressivi o sonniferi.

Tuttavia, l’uso prolungato di psicofarmaci può comportare rischi significativi. Gli effetti collaterali possono variare da persona a persona e includere sonnolenza, aumento di peso, dipendenza e disturbi sessuali. Inoltre, alcuni psicofarmaci possono perdere efficacia nel tempo, portando a dosi sempre più elevate e aumentando il rischio di dipendenza.

Lo Stress e il Mondo degli Ormoni

Lo stress è strettamente connesso all’alterazione del sistema endocrino, che regola la produzione e il rilascio di ormoni nel corpo. In situazioni di stress, il cervello rilascia corticotropina, un ormone che stimola la ghiandola pituitaria. A sua volta, la pituitaria rilascia adrenalina e cortisolo, due ormoni noti come “ormoni dello stress“. Questi ormoni preparano il corpo a reagire in situazioni di emergenza, aumentando la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e la prontezza mentale.

Tuttavia, quando lo stress diventa cronico, la produzione eccessiva di questi ormoni possono avere effetti dannosi sulla salute. Il cortisolo, ad esempio, può influire sul sistema immunitario, sulla regolazione del peso e sulla risposta infiammatoria. La consapevolezza di come lo stress influisca sugli ormoni è fondamentale per comprendere i meccanismi sottostanti delle risposte fisiche e emotive al disagio, evidenziando l’importanza di affrontare lo stress senza ricorrere ai psicofarmaci, cercando le strategie di gestione dello stress per preservare l’equilibrio ormonale e promuovere il benessere generale.

Limiti dei Psicofarmaci: Incapacità di Ripristinare l’Equilibrio Ormonale

E’ essenziale comprendere che i psicofarmaci non sono in grado di ripristinare direttamente l’equilibrio ormonale alterato dallo stress cronico. Mentre agiscono su specifici neurotrasmettitori nel cervello, i psicofarmaci non affrontano direttamente le alterazioni ormonali che possono derivare da una risposta prolungata allo stress. Ad esempio, sebbene alcuni antidepressivi possano influenzare la serotonina e altri neurotrasmettitori, non hanno un impatto diretto sui livelli di cortisolo o su altre risposte ormonali correlate allo stress.

Questa constatazione sottolinea l’importanza di approcci olistici nella gestione dello stress, includendo strategie che vanno oltre l’uso esclusivo dei psicofarmaci. Interventi come la terapia cognitivo-comportamentale, la meditazione, l’esercizio fisico e la modifica dello stile di vita possono essere cruciali nel preservare l’equilibrio ormonale e contribuire a un benessere duraturo.

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Pericoli degli psicofarmaci

L’utilizzo di psicofarmaci comporta rischi significativi che vanno oltre gli effetti collaterali comunemente noti. La dipendenza da alcuni di questi farmaci può manifestarsi con il tempo, portando a una necessità sempre maggiore di dosi per ottenere gli stessi benefici iniziali. Inoltre, la sospensione improvvisa può generare sintomi di astinenza, complicando il processo di interruzione.

La pericolosità degli psicofarmaci è ulteriormente evidenziata dalla varietà di effetti collaterali, che possono includere sonnolenza, disturbi gastrointestinali, aumento di peso, disturbi sessuali e, in alcuni casi, il rischio di pensieri suicidi. La questione della sicurezza a lungo termine degli psicofarmaci è complessa e sottolinea la necessità di alternative più sostenibili.



Effetti gravi associati agli psicofarmaci

  • Rischi cardiovascolari: Alcuni farmaci psicotropi, in particolare quelli utilizzati per trattare la schizofrenia, possono aumentare il rischio di problemi cardiaci, inclusi disturbi del ritmo cardiaco.
  • Aumento del rischio di suicidio: In alcuni casi, specialmente nei pazienti più giovani, l’uso di alcuni antidepressivi può essere associato a un aumento temporaneo del rischio di pensieri suicidi, specialmente all’inizio del trattamento.
  • Dipendenza e sindrome da sospensione: Alcuni farmaci, come gli ansiolitici e gli antidepressivi, possono causare dipendenza fisica o psicologica. Sospendere improvvisamente l’assunzione di alcuni di questi farmaci può portare a una sindrome da sospensione con sintomi come ansia, irritabilità, vertigini e disturbi del sonno.
  • Aumento di peso e disturbi metabolici: Alcuni psicofarmaci, in particolare molti antidepressivi e antipsicotici, sono associati a un aumento di peso e possono influenzare il metabolismo, aumentando il rischio di condizioni come il diabete.
  • Effetti cognitivi e motori: Alcuni farmaci possono causare nebbia mentale, problemi di memoria, confusione o effetti sulla coordinazione motoria, specialmente negli anziani.
  • Disturbi sessuali: Molti antidepressivi possono influenzare la funzione sessuale, causando riduzione del desiderio sessuale, disfunzione erettile o problemi legati all’orgasmo.
  • Rischio di convulsioni: Alcuni farmaci, soprattutto gli antidepressivi e gli antipsicotici, possono aumentare il rischio di convulsioni in alcune persone predisposte.
  • Problemi epatici: Alcuni psicofarmaci possono influire sulla funzionalità epatica, aumentando il rischio di danni epatici in alcune persone.

Limitazioni degli studi scientifici sull’efficacia

Mentre alcuni psicofarmaci possono offrire sollievo temporaneo dai sintomi dello stress, è importante considerare le limitazioni degli studi scientifici che ne valutano l’efficacia. Spesso, la durata dei trial clinici è limitata nel tempo, e gli effetti a lungo termine non sono sufficientemente esplorati. Inoltre, la variabilità individuale nella risposta ai farmaci può rendere difficile generalizzare i risultati.

In molti casi, gli interessi economici delle case farmaceutiche possono influenzare la presentazione dei dati, portando a una visione distorta della reale efficacia e sicurezza dei psicofarmaci. La mancanza di trasparenza nelle pratiche di ricerca e l’omissione di risultati non favorevoli possono compromettere la fiducia nei confronti di queste sostanze.

Come smettere di prendere psicofarmaci

Smettere di prendere psicofarmaci deve essere un processo graduale e supervisionato da un professionista della salute mentale. Ecco alcuni consigli generali per affrontare lo stress senza ricorrere ai farmaci:

  • Consulenza psicologica: Un terapeuta può aiutare a identificare le cause dello stress e fornire strategie pratiche per affrontarlo. La terapia cognitivo-comportamentale è particolarmente efficace nel gestire l’ansia e la depressione.
  • Pratica di tecniche di rilassamento: La meditazione, la respirazione profonda e lo yoga sono tecniche che possono ridurre lo stress e favorire il benessere emotivo.
  • Attività fisica regolare: L’esercizio fisico è un potente antidoto allo stress. Una routine di attività fisica regolare può migliorare l’umore, ridurre l’ansia e favorire il sonno.
  • Cambiamenti nello stile di vita: Una dieta equilibrata, un sonno sufficiente e una gestione efficace del tempo possono contribuire significativamente a ridurre lo stress.
  • Supporto sociale: Condividere le proprie preoccupazioni con amici, familiari o gruppi di supporto può alleviare il carico emotivo e offrire prospettive utili.

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Consigli per affrontare lo stress senza psicofarmaci

Se stai affrontando un periodo di stress e stai cercando le soluzioni allora seguenti consigli possono aiutarti:

  • Terapia psicologica: La consulenza psicologica offre un approccio senza l’uso di sostanze chimiche, consentendo di esplorare e affrontare le radici del proprio stress.
  • Tecniche di rilassamento: La pratica regolare di tecniche come la meditazione e la respirazione profonda può contribuire a ridurre lo stress in modo naturale.
  • Attività fisica: L’esercizio fisico è un potente antidoto allo stress e può migliorare l’umore attraverso il rilascio di endorfine.
  • Stile di vita sano: Una dieta equilibrata, un sonno sufficiente e la gestione efficace del tempo sono fondamentali per mantenere l’equilibrio mentale.
  • Supporto delle persone care: Il sostegno emotivo da parte di amici, familiari o gruppi di supporto può svolgere un ruolo chiave nel superare lo stress.

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Alternative erboristiche efficaci contro l’ansia e stress

Quando una persona è sotto stress, spesso vorrebbe trovare un sollievo immediato. Ma è importante sottolineare che è possibile affrontare lo stress senza ricorrere ai psicofarmaci. Esistono diverse alternative erboristiche che sono state associate alla gestione dell’ansia e dello stress. Tuttavia, è importante sottolineare che prima di iniziare qualsiasi trattamento a base di erbe, è consigliabile consultare un professionista della salute, in quanto le risposte individuali possono variare e potrebbero interagire con altri farmaci. Ecco alcune erbe comunemente utilizzate per la gestione dell’ansia e dello stress:

  • Camomilla (Matricaria recutita): La camomilla è conosciuta per le sue proprietà calmanti. Può essere assunta sotto forma di tisana e può contribuire a ridurre l’ansia e favorire il rilassamento.
  • Lavanda (Lavandula angustifolia): L’olio essenziale di lavanda è noto per i suoi effetti calmanti e rilassanti. Può essere utilizzato in aromaterapia o diluito in un olio vettore per il massaggio.
  • Valeriana (Valeriana officinalis): La valeriana è stata tradizionalmente utilizzata per alleviare l’ansia e promuovere il sonno. Può essere assunta come supplemento o in forma di tisana.
  • Passiflora (Passiflora incarnata): Anche conosciuta come fiore della passione, questa erba è spesso utilizzata per il suo effetto sedativo e rilassante. È disponibile sotto forma di tisana o integratore.
  • Rhodiola (Rhodiola rosea): La rhodiola è considerata un adattogeno, il che significa che può aiutare il corpo ad adattarsi allo stress. Alcuni studi suggeriscono che può contribuire a migliorare l’umore e ridurre la fatica.
  • Ashwagandha (Withania somnifera): Utilizzata nella medicina ayurvedica, l’ashwagandha è considerata un adattogeno che può aiutare a ridurre lo stress e migliorare la resistenza al corpo.
  • Melissa (Melissa officinalis): Anche conosciuta come melissa o erba citronella, è spesso utilizzata per il suo effetto calmante e antiansia. Può essere consumata come tisana.
  • Kava (Piper methysticum): La kava è tradizionalmente utilizzata nelle isole del Pacifico per le sue proprietà sedative e ansiolitiche. Tuttavia, è importante notare che la kava può interagire con alcuni farmaci e può essere associata a problemi epatici, quindi è consigliabile usarla con cautela e sotto supervisione medica.


Prima di utilizzare qualsiasi erba o integratore, è consigliabile consultare un medico o un professionista della salute per valutare la sicurezza e l’efficacia, soprattutto se si stanno già assumendo farmaci o si hanno condizioni di salute preesistenti.

Conclusioni

Affrontare lo stress senza ricorrere ai psicofarmaci richiede un approccio olistico che tenga conto dei rischi associati a tali sostanze. La consapevolezza delle limitazioni degli studi scientifici sulla loro efficacia è essenziale per una decisione informata. Scegliere alternative naturali e cercare il supporto di professionisti della salute mentale può portare a una gestione dello stress più sana e duratura.

Invecchiare non è obbligatorio

Poche persone sono contente di invecchiare, ma dobbiamo davvero rassegnarci? La vecchiaia è davvero inevitabile?

Durante le mie passeggiate ho riflettuto a lungo sul invecchiamento. Non è un segreto che ci sono persone che con l’età non cambiano molto, rimanendo giovani a lungo e ci sono altri che già a trent’anni sembrano molto piu vecchi. Perché questo succede? Perché per alcune persone invecchiare non è obbligatorio? In questo articolo condividerò le mie conoscenze e le informazioni per aiutarti a ringiovanire e rimanere bella e giovane a lungo.

La differenza tra una persona giovane e una vecchia

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Invecchiare non è obbligatorio. La differenza tra una persona giovane e una vecchia?

Qual è la differenza tra una persona giovane e una vecchia? La risposta a questa domanda non è cosi ovvia, come qualcuno potrebbe pensare. Ovviamente la prima differenza che notiamo è l’aspetto fisico. Ed è giusto, una persona anziana si riconosce dal aspetto. Ma l’aspetto fisico da cosa dipende? Prendendo, per esempio, un campione a caso di 10 persone quarantenne nate nello stesso anno, si potrà osservare molta differenza nel aspetto. Ci saranno quelli che si sono mantenuti bene e altri che sembrano avere 10-15 anni in piu. Cosa ha contribuito a creare questa differenza? Perché per alcuni invecchiare non è obbligatorio? Te lo spiegherò proprio in questo articolo, continua a leggere.



Da cosa dipende l’aspetto fisico?

Siamo quello che mangiamo” – ti suona familiare? Sicuramente si. E’ vero, lo sanno anche le pietre che il nostro aspetto fisico dipende da quello che mangiamo, se facciamo o meno lo sport, eccetera. Sono informazioni risapute e puoi trovare info e consigli utili riguardo alla dieta sana nel mio blog in altri articoli.

Cosa mangiare per dimagrire

Olio ringiovanente per il corpo

Non starò a ripeterlo nuovamente qui, perché non è questo il mio intento di oggi. Voglio farti arrivare al nocciolo del problema del invecchiamento, alla radice di tutto. Per scoprire come risolvere un problema è necessario capire da dove parte. Penso che in questo sarai d’accordo con me. Dobbiamo scavare a fondo per capire cosa veramente possiamo fare per rimanere giovani a lungo. Perché sappi che invecchiare non è obbligatorio veramente.

Il nocciolo della questione del invecchiamento

Il segreto dell’eterna giovinezza è il piu ricercato, dopo quello di trasmutazione dei metalli in oro. Per secoli l’uomo ha cercato la pozione magica che lo facesse tornare giovane e bello. Forse qualcuno alla fine ci è riuscito, ma ha mantenuto il suo segreto. Non lo possiamo sapere. Ma quello che sappiamo e che negli ultimi anni sono state fatte le scoperte rivoluzionarie sul nostro mondo (inteso come universo).

Oggi sappiamo che gli atomi e molecole non sono statici. La fisica quantistica dimostra che un atomo è costituito solo da materia dello 0,00001% (nucleo atomico) e del 99,99999% di energia (nuvola di elettroni attorno al nucleo), e la relazione tra il nucleo atomico e la nuvola di elettroni assomiglia ad un pisello e ad una jeep. L’universo è costituito principalmente da energia, esistente in una rete enorme. E noi siamo al 99,9% energia, non materia. Il campo quantistico è l’energia di tutto l’Universo e noi facciamo parte di questo campo energetico.
Il nostro corpo e il nostro cervello, come qualsiasi oggetto nel nostro ambiente, è un grumo di energia che fa parte di un enorme campo energetico. Il che significa che il nostro corpo è al 99,99999% è l’energia, come tutto il nostro universo.



Ma non è tutto

Sapere che siamo fatti della stessa materia dei sogni non basta per smettere di invecchiare. Dobbiamo scavare oltre.

In aiuto ci viene un’altra scoperta molto interessante fatta dai fisico: una persona che osserva le particelle più piccole di un atomo, influenza il comportamento energia e materia. E questo significa che se l’uomo, con il campo elettromagnetico del suo cervello, può materializzare un elettrone, allora può materializzare qualsiasi probabilità.

Per non annoiarti con i discorsi di fisica quantistica potrei riassumere il concetto a quanto segue: l’osservatore, essendo fatto di energia, può influenzare, grazie alla potenza del suo campo elettromagnetico (cioè al lavoro del suo cervello) altri campi elettromagnetici che interagiscono con il campo quantistico dell’Universo, costituito, come abbiamo detto, principalmente da energia.
Questo cosa significa? Significa che noi possiamo cambiare il nostro programma e aiutarlo a trasformarsi.
Dal punto di vista della fisiologia, la catena di azione del pensiero concentrato si presenta in seguente modo: atomi-molecole-tessuti-organi e sistemi-corpo umano.

Spero che adesso ti sia chiaro che dopo questa scoperta, mente e materia non possono più essere considerate indipendenti l’una dall’altra, perché adesso sappiamo che sono profondamente interconnesse. Quindi la mente soggettiva è in grado di produrre cambiamenti visibili nella realtà fisica oggettiva.

A ciascuno di noi viene data la capacità di condensare il campo quantistico con la forza del pensiero e di formare gli eventi della vita desiderati da innumerevoli onde submodali di probabilità. E poiché il nostro cervello pensa per immagini, quindi, se riusciamo a creare consapevolmente l’immagine desiderata di noi stessi, il cervello le fornirà automaticamente un supporto costante per garantire una “corrispondenza” tra il nostro sé interiore ed esteriore. L’immagine di sé è una componente chiave di una vita felice e viceversa.

Il segreto della giovinezza

Siamo arrivati, dunque, alla radice della questione. La differenza tra una persona che si mantiene giovane e un’altra che sembra piu vecchia della sua età sta nel modo di pensare! Si, la nostra mente crea la nostra realtà. Una caratteristica importante e misteriosa della nostra immagine personale è che è neutrale nella sua valutazione, cioè non gli importa assolutamente se sia distruttiva o positiva, si forma semplicemente sulla base del cibo psicologico che le forniamo. Siamo quello che pensiamo di essere!

E’ stato scoperto che il cervello non distingue i cambiamenti reali da quelli mentali. Se semplicemente “pensi attentamente” ai cambiamenti esterni in dettaglio, otterrai gli stessi risultati come se stessi svolgendo fisicamente questo lavoro.



Cosa possiamo fare per smettere di invecchiare

Il nostro cervello non è in grado di distinguere tra un evento reale e uno immaginario o un’esperienza di vita presentata nei dettagli e nei colori. Il cervello e il corpo fanno parte dello stesso sistema. I nostri pensieri influenzano costantemente la respirazione, la funzione muscolare, ecc., che a loro volta influenzano il processo di pensiero.
La comunicazione nel campo quantistico avviene principalmente attraverso pensieri e sentimenti. Ma il campo quantistico non risponde ai nostri desideri, ma al nostro stato d’essere. L’intenzione cosciente ha bisogno di una ricarica energetica, di un catalizzatore – e un tale catalizzatore sono le emozioni piacevoli. Cuore e mente lavorano insieme. Il campo quantistico risponde solo quando pensieri ed emozioni sono coerenti tra loro, e quindi trasmettono lo stesso segnale.

La coscienza quantistica opera solo quando pensieri e sentimenti sono coerenti. I pensieri sono il linguaggio del cervello e i sentimenti sono il linguaggio del corpo.

PSICOLOGIA VIVENTE.” N. 2, 2014

La cosa importante qui è che dobbiamo sentire che ciò che desideriamo è già presente nella nostra vita. E poi il corpo (che percepisce solo sentimenti, emozioni) già qui e ora vivrà un’esperienza emotiva di un evento futuro.
Norman Vincent Peale, nel suo libro del 1952 “The Power of Positive Thinking“, scrive: “Un flusso di nuovi pensieri può cambiarti. Per 24 ore, pensa solo positivamente e spera per il meglio. Poi il giorno dopo, sii di nuovo “realistico”. Ripeti questo esercizio per una settimana e scoprirai che tutto ciò che ti sembrava irreale solo una settimana fa sembra realistico oggi… La tua nuova comprensione della realtà ti eleverà a un livello più alto e più positivo. Aspettarsi il meglio ha un potere speciale che può cambiare gli eventi circostanti a tuo favore.
Ma la più meravigliosa di tutte le conoscenze è questa: immagina il risultato desiderato nel modo più vivido possibile, in una forma già realizzata, e il principio infinito della vita reagirà alla tua decisione cosciente e al desiderio chiaramente espresso.
Questo è il significato diretto delle parole della Bibbia: “Credi in ciò che hai già ricevuto e ti sarà dato”.

Concludendo

Invecchiare non è obbligatorio3
Invecchiare non è obbligatorio, puoi rimanere giovane a lungo

Vuoi ringiovanire e rimanere giovane a lungo? Comincia a cambiare i tuoi pensieri e le tue emozioni. Ricorda che invecchiare non è obbligatorio. Scegli di ringiovanire giorno dopo giorno e applica il tuo pensiero creativo attraverso le meditazioni, pratica del pensiero positivo e la coerenza. Ovviamente dovrai cambiare anche le tue abitudini di vita, se è necessario. Perché non puoi continuare a fare la vita di prima e aspettare i cambiamenti positivi. Ricordati che i cambiamenti partono da dentro e si propagano al di fuori, al tuo corpo, al tuo ambiente e alla tua vita. Cambiando te stesso, cambierai tutto il tuo mondo.

Spero che il mio articolo ti abbia aiutato e sarò felice di ricevere il tuo feedback nei commenti.

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La felicità è dentro di noi

Come fare per essere felici sempre o quasi

Noi viviamo e aspettiamo la felicità non sapendo che in realtà è arrivata molto tempo fa. Così disse una volta Boccaccio. Se ci pensi bene, tutta la nostra vita è dedicata alla sua ricerca. Cambiamo lavoro, compriamo le cose, ci fidanziamo, viaggiamo eccetera solo per sentirsi un po’ piu felici. Ma si tratta davvero di qualcosa di irraggiungibile e poco durevole? Quanto è vera la frase “La felicità è dentro di noi”? Vediamo di scoprirlo insieme.

La felicità è sempre qui

Partiamo dal fatto che la felicità non si nasconde da noi come pensiamo, e non va e viene, ma è sempre qui.

Tutti abbiamo motivi per lamentarci della vita, e ognuno di noi ha altrettanti motivi per sorridere. La felicità è sempre con noi e per trovarla basta ricordare le cose che danno il senso alla nostra vita.

Perché ciò che ti interessa modella il tuo ambiente. L’energia è dove sono i tuoi pensieri. I tuoi pensieri influenzano il modo in cui vivi la tua vita. Ogni volta che credi di non essere felice pensa: forse stai guardando il tuo mondo dalla prospettiva sbagliata?

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Prendi la decisione di essere felice

Molte persone pensano che una persona nasca con un destino fortunato o no. Ma come un buon matrimonio, anche la felicità richiede un lavoro costante. Devi fare uno sforzo e la felicità arriva, parola dopo parola, pensiero dopo pensiero, giorno dopo giorno. Chi è felice capisce che nessuno garantisce che durerà per tutta la vita se non ci si lavora sopra.

Come disse Abraham Lincoln, “La maggior parte delle persone è felice solo nella misura in cui sceglie di esserlo”.

La felicità è qualcosa che nasce dentro di noi quando scartiamo tutto ciò che non è essenziale e privo di significato, perché in realtà è uno stato d’animo. E’ importante comprendere che la felicità non è una meta da raggiungere, una destinazione, ma è un viaggio continuo.

Potrò pensare di essere felice quando risolverò tutti i problemi

Molti pensano che finché ci sono i problemi è impossibile sentirsi felici. Ma è stato dimostrato il contrario! Vivere con la sensazione di essere felice, ti aiuta a risolvere i tuoi problemi più facilmente e a trovare una via d’uscita da situazioni difficili.

Se ci concentriamo solo sulle difficoltà, vedremo il mondo attraverso i nostri problemi. E non ci sarà più spazio per notare cosa sta andando bene nelle nostre vite. Sentirsi grati per quello che abbiamo ora non richiede uno sforzo particolare.

Ricordati che è impossibile essere felice sempre. Noi viviamo in un mondo duale, dove esiste bianco e nero, luce e buio, buono e cattivo. Anche Carl Jung la pensava così: “Una vita felice non può fare a meno di una parte di oscurità, e la parola “felicità” perderà per sempre il suo significato se non esiste accanto alla tristezza. È molto meglio accettare le cose così come sono, con pazienza e calma.

Il viaggio di una vita… felice

Prepara il tuo bagaglio e parti per la vita felice. Tutti i giorni, decisione dopo decisione. Certo, ci saranno le giornate grigi e i momenti poco gioiosi. Ma solo grazie a questi episodi tristi potrai apprezzare ancora di più i momenti felici. La vita è un viaggio e non puoi fermarti. Ma puoi scegliere se essere scontento per via dei passeggeri casuali oppure viaggiare cantando, nonostante tutto. A volte dimenticherai e tenterai di essere scontento e in questi momenti ricordati che la felicità è sempre dentro di noi, è una scelta di vita.

Come attirare gli eventi giusti nella vita

3 pratiche per attirare le persone ed eventi desiderati nella tua vita

Nulla accade a caso nella nostra vita, dicono i bioenergetici. Attiriamo gli eventi e le persone con le nostre parole, pensieri e azioni. Quindi le nostre esperienze di vita dipendono da noi, possiamo influenzarli con i nostri pensieri. Ma come attrarre ciò che vuoi nella tua vita? Ci sono tre tecniche per attirare gli eventi giusti nella vita.

Partiamo dal dire che i pensieri negativi ci impediscono di avere successo. Sono come i virus, riducono la nostra “immunità alla fortuna”. Con l’aiuto delle pratiche, ti libererai della negatività e attirerai tutto ciò che desideri.

Affermazioni

Tutti gli antichi trattati religiosi parlano del potere della parola. Ricordi come Dio ha creato il mondo? Con una parola. Anche tu crei la tua realtà con le frasi. Per attirare buona fortuna nella vita, usa le affermazioni positive: cioè frasi caricate positivamente. Anche se non stai passando un buon momento, le affermazioni ti aiuteranno a ricollegare il tuo cervello dalla negatività alla positività. Le frasi motivazionali ti aiuteranno attirare amore, denaro e felicità. Possono essere pronunciate ad alta voce o mentalmente.

Come pronunciare affermazioni positive

  • Le affermazioni devono essere pronunciate al presente, come se lo avessi già.
  • La frase si applica solo a te, perché non puoi decidere per gli altri.
  • Nella costruzione dell’affermazione positiva evita di usare parola “non”. Perché l’universo risponde affermativamente a tutte le richieste. Ad esempio, se tu affermi: “Non voglio essere povero”, allora l’Universo risponderà “va bene”, e continuerai a non volere essere povero e basta. Continuerai ad avere bisogno di denaro. Le parole “voglio”, “ho bisogno” funzionano allo stesso modo, quindi è meglio non inserirli nelle affermazioni positive.

Puoi approfondire questo argomento in questo articolo: Affermazioni positive.

SbagliatoCorretto
Io voglio una casa grandeIo ho una casa grande
Io non ho bisogno di soldiIo attiro i soldi facilmente e regolarmente
Io non mi ammalo maiIo sono in ottima salute
Io voglio fare carriera al lavoroLa mia carriera sta crescendo in modo costante
Io voglio trovare amici fedeli e onestiIo sono una calamita per le persone brave, oneste e creative.
Io voglio incontrare la mia metàIo ho una relazione d’amore bella e appagante
Esempi di affermazioni sbagliare e corrette per attirare nella vita persone ed eventi desiderati

Però, non aspettarti risultati immediati. Affinché le affermazioni funzionino, devi dar loro tempo. Devi essere costante nella pratica delle affermazioni positive.

Visualizzazione creativa

La meditazione con la visualizzazione funziona ancora meglio. Le meditazioni mattutine funzionano in modo più efficace, mentre quelle serali “rinfrescano” il cervello e ti preparano per un buon sonno. Durante la visualizzazione, ti immagini nel luogo e nello stato in cui vorresti essere.

Come visualizzare correttamente

Medita in completo silenzio, puoi meditare nella natura. I suoni non dovrebbero distrarti. Immergiti lentamente nella meditazione. Comincia con la respirazione lenta e profonda. Chiudi gli occhi dopo la prima inspirazione ed espirazione. Devi respirare circa 15-20 volte.

Quando senti di aver raggiunto la completa immersione, puoi iniziare a visualizzarti nel luogo desiderato in situazione e condizione voluta.

Leggi anche “Come meditare correttamente” e “Chiavi per programmare il futuro



Rituali per la realizzazione dei desideri

Puoi anche condurre rituali speciali per l’adempimento dei desideri. È molto importante farli nei giorni speciali come: luna piena, capodanno, festività religiose e compleanno.
Ad esempio, puoi usare questo rituale dei quattro elementi: fuoco, acqua, terra, aria. Avrai bisogno di: un pezzo di carta, un po’ di terra e acqua. La sera prima della luna piena, scrivi il tuo desiderio su un pezzo di carta. Come le affermazioni, il desiderio va scritto al presente. Per attivare le forze dell’Acqua e della Terra, prendi un bicchiere d’acqua, butta dentro un pizzico di terra, immergici il foglio. Metti il foglia con il desiderio vicino al tuo letto e posiziona sopra il bicchiere d’acqua preparato in precedenza per tutta la notte. Prima di addormentarti devi dire:

“Forze della natura, aiutatemi, attirate felicità e salute. Soddisfate il mio desiderio, proteggendo dal male.”

Al mattino butta via l’acqua, brucia la foglia e spargi la cenere, dicendo:

“Con la forza di Fuoco, Acqua, Terra e Aria i desideri si realizzano. Madre natura, per favore, dammi ciò che desidero. Così sia!”

Ricordati che i rituali servono soprattutto al tuo cervello a sintonizzarti con i tuoi desideri, a far credere che quello che vuoi è realizzabile. Puoi utilizzare anche la visualizzazione durante il rituale per ottenere un effetto energetico maggiore.

Ricordati anche che per attirare le persone giuste e la ricchezza nella tua vita, hai bisogno di coerenza. Usa tutte le tecniche che ti aiuteranno a ottenere ciò che desideri. Ma la cosa principale è la fede nella realizzazione, solo se credi nel risultato i sogni diventeranno realtà.

Come rompere la connessione energetica

Tecniche efficaci per interrompere le connessioni energetiche invisibili che ci succhiano l’energia vitale

Mentre avanziamo nella vita – cresciamo, impariamo, ci sviluppiamo – dobbiamo assolutamente lasciare andare ciò che non è più “nostro”. Quando lasciamo andare il passato, in realtà liberiamo e espandiamo lo spazio di opportunità per il nuovo. Ma a volte connessioni energetiche ben consolidate non ci consentono di farlo: perché una persona una volta vicina spesso ci visita nel sogno, ci perseguita nella vita reale e non lascia i nostri pensieri e il nostro subconscio . Quindi come rompere la connessione energetica?

Perché è necessario sbarazzarsi dei legami energetici?

Quando entriamo in relazione con qualcuno, sia esso un famigliare, un amico, un partner intimo, un collega, qualcuno con cui interagiamo regolarmente o anche una persona che incontriamo di sfuggita, creiamo una connessione energetica. I veggenti lo descrivono come una sorta di cordone luminoso. Queste connessioni non sono necessariamente negative, in pratica ci aiutano a connetterci e a capirci meglio.

Quando siamo connessi energeticamente, percepiamo una persona a un livello molto più profondo e possiamo sintonizzarci con la sua energia. Le persone sono esseri energetici. Sì, interagiamo con il mondo attraverso i nostri cinque sensi fisici. Tuttavia, le nostre connessioni principali sono più sottili. E a volte arriva un momento in cui non è facile lasciar andare l’altro ed è necessario interrompere la connessione energetica.



Lasciar andare per continuare a vivere

L’intera vita di una persona è una serie di periodi e fasi di transizione. Ogni giorno ci stiamo sviluppando, crescendo, cambiando. Impariamo e cambiamo, diventiamo più di quello che eravamo una volta. Aggrapparsi a ciò che è obsoleto, inutile e talvolta dannoso ti impedisce di andare avanti. Immagina che ora nella tua casa si siano accumulate tutte le cose che una volta erano tue, ma non ti servono più. Sarebbe un caos terribile, vero?

Quando passiamo da uno stile di vita a un altro, che si tratti di una relazione con un’altra persona o di una visione del mondo, è necessario lasciar andare ciò che non aiuta più. Tagliare il cavo energetico significa attraversare il periodo di transizione più facilmente e più velocemente, perché non devi portare il peso del passato. Questo ci dà la libertà di andare avanti con facilità e un senso di apertura.

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Lotta contro il deficit energetico

Tagliare i cavi energetici non si riferisce solo a relazioni o collaborazioni passate che ti “prosciugano”. È possibile rompere i legami energetici nelle relazioni attuali, anche quelle che ci fanno davvero bene. Questo viene fatto per purificare l’energia tra due persone e creare spazio per nuove connessioni tra di loro.

Puoi visualizzare un canale energetico come una corda che ti collega a un’altra persona attraverso la quale scorre l’energia. Se l’attaccamento ci prosciuga, l’energia se ne va. Se il cavo ci alimenta, l’energia fluirà. Questi flussi di energia possono essere molto utili, a condizione che l’equilibrio venga mantenuto. È così che condividiamo la nostra energia con chi ne ha bisogno e otteniamo energia quando ci sentiamo esausti. Ma dobbiamo stare attenti al potenziale squilibrio energetico che si verifica quando manteniamo una connessione a senso unico per troppo tempo.

Segni di connessione malsana

Spesso, anche molto tempo dopo la rottura di una relazione, queste connessioni energetiche persistono. Possono essere così sottili che una persona non è nemmeno consapevole della loro presenza. L’accumulo di canali energetici porta a un lento esaurimento dell’energia e, nel tempo, una persona ne sente il deficit. Ecco alcuni segnali che indicano che è il momento di controllare il tuo sistema energetico sottile:

  • sentirsi sopraffatti, depressi, avere una tristezza inspiegabile;
  • l’impressione di essere bloccato o incapace di prendere decisioni;
  • pensieri intrusivi su un’altra persona;
  • condanna costante di una certa persona o ammirazione per lui;
  • esaurimento energetico;
  • diminuzione dell’immunità, malattie frequenti;
  • desiderio di comfort eccessivo, fumo, eccesso di cibo, alcol, droghe ed esercizio fisico eccessivo ed estenuante.

4 modi per rompere la connessione energetica

Come rompere la connessione energetica (1)
Come rompere la connessione energetica (1)

Indubbiamente, le sedute di uno psicologo daranno risultati, ma è imperativo prendersi cura della propria energia. Quindi, come rompere la connessione energetica? Esistono molti modi per rompere i legami energetici. Eccone tre:

  • Bagno di sale. Il sale aiuta a purificare il tuo corpo energetico e ti porta in uno stato di equilibrio.
  • Fumigazione. Il rituale di purificazione con il fumo purifica il corpo energetico e aiuta a riconnettersi con il Divino. Può essere sia di erbe torcenti che incenso indiano. Anche l’aromaterapia può aiutare.
  • Una lettera. Scrivi tutto quello che volevi dire all’altra persona. Non trattenerti. Condividi le tue frustrazioni e i tuoi desideri. Dopo aver finito, brucia la lettera come simbolo di liberazione.

Visualizzazione

La visualizzazione è una tecnica molto efficace per sbarazzarsi dell’attaccamento energetico. Immagina mentalmente la persona con cui vuoi interrompere la connessione e le forbici per tagliare il cavo. Inizia connettendoti all’energia del Divino, la fonte di tutta la creazione. Vedi (senti) il canale energetico che ti connette a un altro. Senti l’energia che ti lascia. Ora, con intento, visualizza te stesso mentre tagli il cavo tra di voi con le forbici e osservi il cavo energetico che ritorna a te e all’altro. Prenditi un momento per consolidare l’esperienza sentendo rinnovata energia e ringraziando l’altra persona per il ruolo che ha/sta giocando nella tua vita.

Concludi la pratica del taglio del legame energetico con un’affermazione che potenzierà l’effetto di rottura della connessione energetica.

“Recido e rilascio tutti i legami energetici che non servono al mio massimo bene. Ti libero e mi libero da questi legami. Tutti i vincoli vengono distrutti in tutte le dimensioni, tempi e piani, per non tornare mai più. Con la presente pratica rimuovo queste connessioni energetiche e ripristino tutta l’energia che è stata persa. La mia energia ritorna a me, riempiendomi di nuovo di vitalità e creando un pacifico confine energetico di amore e luce. Così sia!”.

Dopo aver pronunciato la frase, siediti per un po’ in meditazione silenziosa. Senti la tua energia tornare. Immagina di essere ora coperto da un bozzolo di protezione energetica. Questo strato di luce ti aiuta a mantenere e proteggere la tua energia. Guarda e senti come questo confine ti aiuta a mantenere il più alto livello di energia. Cerca di mantenere questo limite mentre avanzi con sicurezza nella tua nuova vita.

13 passi per rendere la vita ricca e emozionante

Non ti piace la tua vita e senti che ti manca qualcosa? Scopri 13 passi per dare la svolta alla tua vita

Ci sono persone che fanno paracadutismo ogni giorno, costruiscono un’attività redditizia, si innamorano e viaggiano per il mondo. E c’è chi non riesce a uscire dalla routine. Ma con l’aiuto di 13 passi per rendere la tua vita ricca ed emozionante. Perché tu puoi ottenere ciò che desideri e riempire la tua vita di significato e ricordi incredibili.

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1. Ascolta i tuoi sentimenti

Il consiglio è talmente semplice che sembra quasi folle, perché molti credono fermamente che per avere successo bisogna essere guidati dalla logica e dal calcolo e avere un chiaro piano d’azione. Tuttavia, le persone più famose e affermate credono che tu debba imparare ad ascoltare la tua voce interiore.

Il compositore Alan Menken, descrivendo il processo di creazione della musica per i cartoni animati, ha detto che ha seguito il suo cuore, ha cercato di ascoltare i suoi sentimenti il ​​​​più possibile. Se impari anche tu fare questo, in seguito vedrai apparire anche la capacità di ragionamento logico e prudenza.

Questo suggerimento è particolarmente utile per quei giorni in cui non sai cosa vuoi. In momenti come questi, tendiamo a complicare eccessivamente le cose o a pensare troppo.

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2. Fai nuove esperienze

Qualunque sia l’obiettivo che persegui, in realtà, stai cercando di acquisire nuove conoscenze e abilità. Quindi, invece di puntare ciecamente a un obiettivo, chiediti: “Che tipo di esperienza voglio fare?”.

Una volta che avrai risposto a questa domanda, sarai in grado di capire esattamente cosa stai cercando di ottenere. Sarai in grado di determinare l’efficienza con cui lavori.

I fratelli Wright volevano volare. Qualcuno vuole scalare l’Everest, vivere una vita felice e sana, diventare milionario. Elon Musk vuole morire su Marte. E tu cosa vuoi?

  • Forse amare ed essere amati?
  • Oppure avere un corpo forte e sano?
  • Può anche darsi che il tuo obiettivo è più specifico o insolito?

L’esperienza è ciò che ci rende umani. Il significato della vita sta in tutti quegli eventi che abbiamo vissuto. Puoi prezzare quasi ogni oggetto della tua casa, ma mettere un cartellino del prezzo sui tuoi ricordi ed esperienze non funzionerà. Non puoi comprarli.

E’ vero anche che qualche obiettivo può essere raggiunto solo attraverso un duro lavoro. Ad esempio, non pensare di diventare un dottore stando seduto sul divano per cinque anni. Dovrai studiare, imparare, insegnare, scrivere articoli scientifici, confrontarti faccia a faccia con le critiche.

L’esperienza più preziosa sembra essere irraggiungibile da chi non sa come ottenerla e non vuole fare nulla. Non sarai in grado di correre una maratona se prima eri impegnato esclusivamente a mangiare pizza e guardare programmi TV.

3. Usa la tua esperienza per aprire porte nuove

Jim Rohn, noto autore e relatore, ha parlato del momento in cui si è chiaramente reso conto che questo non era il modo di vivere.

Quando Jim aveva 25 anni, una Girl Scout bussò alla sua porta. Ha chiesto a Jim di comprare dei biscotti per aiutare a sostenere la loro organizzazione. Anche se i biscotti costavano solo due dollari, Jim non aveva neanche quei soldi. Si vergognava così tanto che decise di mentire e disse: “Sai, di recente abbiamo comprato dei biscotti da un’altra ragazza”.

La ragazza ringraziò Jim e se ne andò, e lui, dopo aver chiuso la porta, rimase in silenzio nel corridoio per diversi minuti. In quel momento, ha capito che non poteva più vivere così. Dopo questo incidente, cercò ogni giorno di migliorare se stesso e la sua vita.

Jim era sicuro che se non avesse mentito sull’acquisto di biscotti, non avrebbe mai sentito l’urgente bisogno di svilupparsi e lavorare su se stesso. È stata l’esperienza che gli ha aperto una nuova porta verso un’altra vita. D’altra parte, questa esperienza ha aiutato Jim a prepararsi mentalmente e a rendersi conto di essere pronto per imparare, crescere, provare e raggiungere il suo obiettivo.

Durante la tua vita hai vissuto determinate esperienze ed eventi e quindi hai l’opportunità di cambiare te stesso, attirando le persone e le avventure giuste e buone nella tua vita.

4. Analizza la situazione

A volte le cose si accumulano e la tensione aumenta e vorresti solo riposare. Per fare questo di solito proviamo ad andare in un posto bello e tranquillo. Ad esempio, al mare o in montagna, oppure nella foresta. Solo in un ambiente naturale puoi sperimentare la pace. Perché la natura è il luogo perfetto per rilassarsi e ringiovanire.

Quando stabilisci un obiettivo, pensa immediatamente alle circostanze in cui puoi raggiungerlo.

Ricorda che in ogni caso sarai influenzato da cultura, nazionalità, tradizioni. Analizza come possono aiutarti o ostacolarti nell’ottenere ciò che desideri.

5. Ottieni il massimo da ogni situazione

Ad esempio, mentre se stai leggendo questo articolo, prenditi un momento e guardati intorno. Chi c’è nella stanza o nell’appartamento oltre a te?

  • Se questo è uno dei tuoi familiari, puoi dirgli quanto ti è caro.
  • Alla tua dolce metà puoi dire le tre parole magiche “io ti amo”.
  • Anche un animale domestico gradirà una carezza e una parolina dolce.

Un’esperienza del genere per alcuni può sembrare banale. Per altri è può risultare difficile, perché richiede franchezza e apertura. Ma l’esperienza acquisita in cambio è impagabile e molto importante per tutti.

6. Cambia la situazione

Inoltre, godere l’ambiente in cui ti trovi, fai ogni sforzo per renderlo piacevole. Fallo in modo tale che il tuo ambiente ti stimoli e ti aiuti.

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Ad esempio, se hai difficoltà a concentrarti, puoi accendere la musica rilassante. Oppure se all’contrario i rumori ti infastidiscono, puoi usare i tappi per le orecchie. Se stai scomodo durante il lavoro prova spostarti su una sedia più comoda o girare intorno al tavolo. Non devi sconvolgere il mondo intero, a volte basta davvero poco per rendere la tua giornata un po’ più produttiva e luminosa.

7. Osserva i tuoi pensieri e desideri

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13 passi per rendere la vita ricca e emozionante – Pensieri positivi ti cambiano la vita

Sai a cosa pensi più spesso? La maggior parte delle persone spende molta energia e tempo prezioso pensando all’abisso che li separa dall’obiettivo desiderato.

  • “Non ho ancora ricevuto quel contratto.”
  • “La mia relazione è pessima.”
  • “Vorrei essere più bello e più magro”.

Tali pensieri contengono solo una cosa: una dichiarazione del problema. Devi concentrarti sulla soluzione. Le persone di solito si concentrano su ciò che vogliono evitare. Ma in realtà, devi solo visualizzare l’esperienza che desideri avere.

Nei tuoi pensieri, dovresti concentrarsi solo per ciò che desideri.

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8. 90 minuti di lavoro-non-stop

Durante il lavoro, siamo molto spesso distratti e il nostro cervello ha bisogno di almeno 23 minuti per concentrarsi nuovamente sul compito da svolgere.

D’altra parte, tutte le persone di successo affermano di essersi allenate a lavorare ininterrottamente, senza perdere la concentrazione, per 90 minuti al giorno. La ricetta per tale produttività varia, ma la sua base non cambia mai:

  • Inizia a lavorare la mattina presto.
  • Dividi la tua giornata lavorativa in tre blocchi.
  • Ogni blocco deve essere uguale a 90 minuti.

Se riesci a lavorare in modo costante e produttivo almeno una volta al giorno, ma per 90 minuti di fila, otterrai già molto di più di tante altre persone. Ricordati di riposare tra i blocchi. Il riposo è importante tanto quanto la concentrazione durante il lavoro.

9. Risparmia il tempo

Per implementare il punto precedente, devi imparare a creare circostanze in cui ti sarà facile concentrarti e lavorare. Se pratichi sport, è meglio farlo in una palestra attrezzata e non a casa su un tappeto.

La prima cosa da fare è rimuovere tutte le distrazioni. Ad esempio, spegni il telefono per eliminare fastidiosi avvisi. Finché i tuoi 90 minuti sono scaduti, non puoi essere distratto. Lascia che il mondo intero vada all’inferno mentre tu stai completando la tua attività.

Preparati per le sfide. Le persone cercheranno di rubare il tuo tempo. Anche con dei buoni motivi, secondo loro. Cercheranno raccontare una storia interessante, consigliare o lamentarsi della vita. Sii deciso e non lasciare che lo facciano.

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10. Ricorda che il tuo tempo è prezioso

Stabilisci un obiettivo specifico per te stesso e scrivi su un pezzo di carta quanto vuoi guadagnare quest’anno. Quindi calcola quanto vale un minuto del tuo orario di lavoro.

Ricorda questo numero. Ogni volta che vuoi distrarti, conta quanti soldi stai perdendo procrastinando. Pensa bene, i video di gattini su YouTube ne valgono davvero la pena?

11. “Scollegarsi” il più possibile

L’autore del libro “Effetto cumulativo” Darren Hardy consiglia di “disconnettersi” per avere alta produttività. Lui, ovviamente, intende disconnettersi dal cellulare e dalle reti Internet.

Darren Hardy consiglia di astenersi dall’utilizzare gadget connessi per almeno i 90 minuti in cui lavori senza sosta. Si consiglia inoltre di pianificare i giorni in cui ci si “disconnetterà” completamente da tutte le reti. Lo scrittore crede che questa pratica ti permetterà di risvegliare la creatività, la produttività e riempire la vita di significato.

12. Trova un leader e seguilo

Hai una persona che ammiri? Scopri cosa sta facendo in questo momento. Per cosa si batte, cosa fa per raggiungere il suo obiettivo. Segui il suo esempio per raggiungere i tuoi obiettivi con la stessa passione e perseveranza.

Usain Bolt, il corridore più veloce del mondo, ha stabilito molti record mondiali negli ultimi anni. Già questo può essere interessante. Ma ancora più interessante è che anche quei corridori che sono costretti a competere con questo atleta unico stabiliscono nuovi record. In altre parole, chi perde contro Bolt corre più veloce di chiunque altro prima di lui.

Basta seguire il proprio leader e non perdere il tempo inutilmente. In questo modo sarai davanti al resto dei tuoi concorrenti. Ovviamente, è meglio trovare modelli positivi da imitare.

13. Meno e più

13 passi per rendere la vita ricca e emozionante
13 passi per rendere la vita ricca e emozionante

Se passi la maggior parte del tuo tempo a occuparti di questioni banali, o di quei compiti che possono essere delegati ad un’altra persona, non stai andando avanti. La routine ti risucchia. Una vita del genere non sarà interessante e straordinaria.

Ricordi la legge di Pareto? Il 20% degli sforzi dà l’80% del risultato e il restante 80% degli sforzi dà solo il 20% del risultato. Sulla base di questo principio, determina le tue priorità.

Concentrati su quelle attività che portano i massimi risultati. Quindi farai un enorme salto verso il tuo obiettivo. Lungo la strada troverai molte cose interessanti, vedrai ciò che hai sempre sognato di vedere. E quelli che usano da tempo il principio di Pareto in pratica dicono che può essere usato anche per rallentare il tempo.

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Conclusioni

La tua vita è un complesso di azioni, decisioni e idee. L’esperienza che ottieni durante la tua vita dipende solo da come costruisci la tua giornata, settimana e anno. Qualsiasi di questi 13 passi può rendere la tua vita ricca e emozionante e trasformarla in un meraviglioso caleidoscopio di eventi. Anche le decisioni più piccole ti aiuteranno a raggiungere il tuo obiettivo più lontano.

Ad un’unica condizione: devi agire immediatamente. Subito dopo aver letto questo articolo.

Scrivi le tue esperienze e pensieri nei commenti e condividi questo articolo per aiutare altre persone a cambiare la loro vita in meglio!

Fonte: 13 Ways to have Profound and Rare Life Experiences

Come capire cosa vuoi?

Come capire se stessi? Rispondendo alle domande profonde per avere le risposte importanti.

Capire te stesso e cosa vuoi nella vita è un compito arduo. Imparare una lingua sconosciuta o cambiare professione a volte è più facile che capire cosa ci spinge e cosa vogliamo dalla vita. Quante volte ti è capitato di perseguire gli obiettivi, raggiungerli e capire che non era quello che volevi? Penso più di una volta. Con questo articolo vorrei aiutarti a fare chiarezza dentro di te. Rispondi ad alcune domande profonde dai libri sullo sviluppo personale (le domande sono divise per aree: vita, lavoro, emozioni e relazioni) per trovare le risposte che cerchi. Spero che le risposte ti aiuteranno ad avere le idee chiare su chi sei e cosa vorresti dalla vita.

Vita

  • A che punto sono nel mio percorso di vita?
  • Cosa apprezzo veramente?
  • Per cosa sto lottando?
  • Che tipo di persona voglio essere?
  • Cosa mi manca per essere felice?
  • A cosa di superficiale potrei rinunciare per dare spazio a qualcosa di importante?
  • A quali gioie che potrei provare adesso sto rinunciando?
  • Cosa devo sperimentare o fare per migliorare la mia vita adesso?
  • Mi sto facendo del male in qualche modo? Perché?
  • Valuto la mia salute tanto quanto i miei averi?
  • Trovo il tempo per rilassarmi?

Lavoro

  • Il lavoro che faccio è importante per me?
  • Dove posso utilizzare al meglio i miei punti di forza?
  • Cosa studio e pratico?
  • Che ambizione ho?
  • Cosa farei se il successo o il fallimento non contassero?
  • Cosa vorrei sapere o provare?
  • Quali sono le 5 principali caratteristiche di un lavoro da sogno?
  • Cosa rimarrà dopo di me?

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Emozioni

  • Di cosa ho veramente paura?
  • Penso prima di agire?
  • Quali conflitti potrei evitare?
  • Cosa mi rende sbilanciato?
  • Come trovare la pace?
  • Cosa sto complicando inutilmente?
  • Cosa posso smettere di rimpiangere?
  • Quali altri sentimenti dovrei provare?

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Relazione

  • Chi considero i miei mentori: quelli che vivono ora o quelli che hanno vissuto nel passato?
  • Cosa ho fatto di sbagliato in relazione agli altri?
  • Cosa succede se smetto di preoccuparmi di ciò che pensano gli altri?
  • Di quale aiuto ho bisogno e a chi posso rivolgermi?
  • Sono in grado di non cercare l’amore, ma di essere il primo a darlo?
  • Cosa c’è di buono dentro di me? Posso portarlo fuori?
  • Se oggi potessi parlare con una persona e dirgli solo una cosa, chi sarebbe e perché?
  • La mia cerchia sociale mi rende migliore o peggiore?

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Scrivi nei commenti cosa hai capito rispondendo alle domande e se questo articolo ti è stato utile!

Perché dovresti meditare

Effetti psicologici della meditazione

La meditazione è una delle pratiche spirituali che ci sono pervenute dal profondo dei secoli, finalizzate allo sviluppo delle nostre capacità e alla crescita spirituale. In pratica, la meditazione è un’unione con il tuo sé interiore, che aiuta ad espandere la coscienza e connettersi con l’infinita fonte universale di luce e saggezza. Meditare porta una comprensione di se stessa nel suo insieme – e questo è esattamente ciò a cui mira ogni direzione della psicologia e della psicoterapia – guadagnando l’integrità della personalità. La meditazione offre molti benefici, come la salute forte, la psiche equilibrata, riduzione dei livelli di stress, l’intuizione e le capacità rafforzate. Con l’aiuto della meditazioni il tuo spirito si rafforzerà e la tua fiducia nel successo sarà aumentata. Questi benefici sopra citati è solo una piccola parte dei perché dovresti meditare.

Molto pensano che la meditazione è praticata da persone che indossano abiti di mussola, bruciano incenso, si radono la testa e professano gli insegnamenti religiosi dell’Estremo Oriente. Ma questo non è affatto necessario per la pratica della meditazione. Sebbene il vino sia parte integrante delle funzioni religiose cattoliche, non tutti coloro che bevono vino sono cattolici. Allo stesso modo, chi pratica la meditazione non deve convertirsi ad un’altra fede.

Cos’è la meditazione?

La meditazione è un esercizio per la mente che influenza lo stato del corpo. Proprio come qualsiasi esercizio fisico influisce sullo stato mentale, la meditazione, a sua volta, influisce sulla fisiologia. Lo scopo della meditazione è padroneggiare la propria attenzione e controllarla per potersi concentrare sull’argomento scelto e non essere vittima delle circostanze. In effetti, la meditazione è uno dei modi per entrare in uno stato alterato di coscienza (stato di trance) al fine di ottenere il controllo sui propri pensieri, sentimenti ed emozioni. La meditazione ha le sue radici nella cultura orientale (principalmente tibetana e cinese), ma è diffusa anche in Occidente.

La meditazione è arrivata nel mondo occidentale principalmente grazie a Maharishi Mahesh Yoga. Maharishi ha creato un’organizzazione mondiale ed eccellentemente funzionante in cui le persone vengono addestrate alla meditazione trascendentale. La vita moderna frenetica e lo stress mette sempre più sotto pressione le persone che vogliono trovare una via d’uscita. La semplicità della tecnica, unita all’efficace promozione dell’organizzazione della meditazione trascendentale, la resero popolare. In un breve lasso di tempo un numero enorme di persone ha imparato e iniziato a praticare la meditazione trascendentale. Solo negli anni ’70 negli Stati Uniti, 10.000 persone venivano al programma ogni mese.

Tecniche di meditazione

Ci sono molte diverse teorie che spiegano come meditare. Indipendentemente dal tipo di meditazione, ovunque vengono utilizzate una o due tecniche:

  • rivelazione della coscienza;
  • concentrazione dell’attenzione.

L’apertura della coscienza richiede un atteggiamento non giudicante. In pratica, accetti tutti gli stimoli interni ed esterni per entrare nella coscienza senza usare questi stimoli separatamente. Tutto viene semplicemente assorbito, accettato. Se la meditazione richiede la concentrazione dell’attenzione, l’oggetto della concentrazione viene ripetuto (ad esempio, una parola o una frase) o rimane invariato (ad esempio, un punto sul soffitto).



Per capire quali sono le due principali modalità di meditazione, posiziona un oggetto al centro della stanza. Non mettere l’oggetto troppo in basso. Ora guarda l’oggetto per cinque secondi. Dietro l’oggetto e nel tuo campo visivo c’è probabilmente un muro, una finestra, un tavolo o qualche altro mobile. Ma nonostante l’ovvia presenza di questi stimoli, puoi ignorarli e concentrarti solo sull’oggetto. L’oggetto su cui stai cercando di concentrarti è chiamato figura e il resto degli oggetti nel tuo campo visivo è chiamato sfondo. Quindi, la concentrazione dell’attenzione è simile a concentrarsi sulla figura e ignorare lo sfondo. Per la rivelazione della coscienza è necessario cancellare i confini tra la figura e lo sfondo.

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Effetti psicologici della meditazione

Molti studi hanno confermato il fatto che le persone che meditano hanno una salute psicologica migliore rispetto ad altre. Ad esempio, le persone che praticano la meditazione sono risultate meno ansiose. Ed è molto importante che l’ansia possa essere ridotta insegnando alle persone a meditare. In uno studio, dopo diciotto settimane di addestramento alla meditazione, gli scolari avevano ridotto l’ansia prima di un esame. Vari studi hanno dimostrato che l’ansia, che sia un tratto o una condizione, diminuisce dopo qualche tempo di meditazione. Oltre a ridurre l’ansia, gli scienziati hanno scoperto che la meditazione contribuisce alla creazione di un focus di controllo interno, a un’autorealizzazione più efficace, a una percezione più positiva dei fattori di stress, a un sonno migliore, a una minore necessità di fumare.

In una rassegna completa degli effetti psicologici della meditazione, Shapiro e Gibert forniscono esempi di studi in cui è stato scoperto che la meditazione riduce il desiderio di uso di droghe, la forza delle paure e delle fobie. La meditazione è un modo meraviglioso per gestire lo stress, nonché una fonte di emozioni positive in una persona. Con l’aiuto della meditazione si possono eliminare anche i disturbi alimentari. Uno studio su donne con bulimia ha dimostrato che, a seguito della meditazione, la quantità di cibo assorbita è diminuita, l’ansia è diminuita e l’autocontrollo, al contrario, è aumentato. Altri studi hanno confermato gli effetti curativi della meditazione.

Varietà di tecniche di meditazione

Perché dovresti meditare (1)
Perché dovresti meditare – benefici della meditazione sulla mente.

Puoi imparare varie tecniche di meditazione come meditazione sui colori, meditazione sulla felicità, meditazione sulla conoscenza di sé e sul bilanciamento dell’energia, meditazione sull’apertura dei chakra, meditazione sulle vite passate, meditazione sulla programmazione energetica, meditazione sull’accettazione di sé, meditazione sulla pace e molte altre.

È meglio fare meditazione al mattino presto, perché in questo momento la mente è libera da tutte le tensioni precedenti, il che consente di ottenere risultati migliori. Quando intraprendi il processo di meditazione, dovresti prima padroneggiare le tecniche di meditazione di livello base, poiché ciò migliora la capacità del corpo di trattenere l’energia e controllare la mente. Tecniche di meditazione più avanzate aiutano il meditatore a raggiungere un livello che gli consente di approfondire la conoscenza di se stesso. La pratica ti permetterà di sviluppare la mente e ottenere il potere di affrontare la vita nella sua interezza.

Preparazione alla meditazione

Per ottenere i migliori risultati, sono essenziali una postura corretta e un ambiente adatto durante la meditazione. Scegli un luogo tranquillo e poco rumoroso. Dovrebbe essere pulito e comodo per sedersi. Se trovi scomodo sederti sul pavimento, usa un cuscino morbido o medita stando seduto su una sedia. Il luogo in cui mediti dovrebbe essere privo di animali domestici e non dovrebbe essere utilizzato per altri scopi. Questo è importante perché quando mediti, il tuo corpo irradia una certa energia e questa energia ti aiuterà ad arrivare ad altri livelli di meditazione più velocemente e più facilmente. Siediti con la schiena dritta, incrocia le mani come segue: le punte degli indici toccano le punte dei pollici, questo aumenta l’energia del corpo. Devi stare seduto a lungo nella stessa posizione, quindi mettiti comodo.

Una volta che ti senti a tuo agio, puoi iniziare a meditare. Io spesso uso le meditazioni guidate che ascolto con le cuffie. Forse all’inizio ti addormenterai ascoltando una registrazione. Se è così, allora il sonno è esattamente ciò di cui hai bisogno in questo momento. Nel corso del tempo imparerai durante la meditazione a rimanere in uno stato che si trova tra la veglia e il sonno, uno stato di coscienza alterata.

Questo è proprio il motivo per cui dovresti meditare perché è lo stato che ha l’effetto più benefico sulla fisiologia e sulle strutture mentali di una persona, quando il cervello lavora a ritmo alfa e il corpo e la coscienza precipitano in trance. È in questo stato che possiamo riprogrammare la nostra psiche, sbarazzarci delle malattie, sbarazzarci delle suggestioni negative e darci in cambio nuovi atteggiamenti positivi. Presta attenzione alle impressioni e alle sensazioni dentro e intorno a te e medita sul loro significato.

Perché dovresti meditare regolarmente

Pratica la tua tecnica di meditazione scelta regolarmente, preferibilmente alla stessa ora, quindi l’energia si sintonizzerà su quel momento e ti aiuterà a raggiungere livelli più profondi di meditazione in un tempo più breve. Se all’inizio non riesci a ottenere il risultato desiderato, non perdere assolutamente la speranza. Lascia che la tua mente si rilassi e lavori pazientemente, perché qualsiasi dimostrazione di potere fa lavorare la mente contro di te.

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Lascia andare la rabbia, la paura, la gelosia, l’odio, la preoccupazione e apriti a sentimenti ed emozioni positive. L’accumulo di emozioni negative è dannoso per la salute. Esistono diversi modi per trovare la salute emotiva. Un’ultima cosa: la ragione della meditazione deve essere disinteressata. Otterrai il miglior risultato se l’obiettivo che vuoi raggiungere andrà a beneficio del maggior numero di persone.

Quanti regali ti aspettano nel anno nuovo?

Quali doni ti ha preparato la vita per il prossimo anno?

All’inizio del nuovo anno riassumiamo i risultati e esprimiamo i desideri. Ma non tutti gli eventi che ci capitano fanno parte della nostra lista dei desideri. A volte capitano anche cose brutte. Non sempre possiamo prevenire o evitare eventi spiacevoli, ma possiamo decidere come relazionarci con essi. Possiamo scegliere come vivere questi momenti e cosa fare dopo. Questo articolo si chiama “Quanti regali ti aspettano nel nuovo anno?” non a casa. Oggi ti propongo una pratica meditativa per imparare a superare momenti difficili e concentrarsi su cose belle che tutti abbiamo.

Spesso quando qualcosa va storto ci concentriamo solo sul lato negativo e non facciamo che peggiorare il nostro stato d’animo. Invece bisognerebbe imparare ad avere una visione piu ampia della situazione e vedere anche i lati positivi in tutte le situazioni.



Meditazione “Doni della vita”

Questa è una pratica psicologica molto potente, non leggere e basta, prova a farlo. Vedrai che ti sarà utile.

Siediti comodamente, chiudi gli occhi e rimani così per un po’. Puoi annotare quello che ti è accaduto durante la meditazione dopo aver finito. Iniziamo.

Immagina un tavolino da caffè. Osservalo attentamente. Come è fatto? Perché ti piace?

Ora immagina che ci siano tante, tante scatole su questo tavolo, e sono tutte molto belle: legate con dei nastri, splendidamente confezionate in carta lucida, legate con fiocchi. L’intero tavolino è pieno di queste scatole di diverse dimensioni. Questi sono i tuoi regali. Puoi prenderli tra le mani, sentire al tatto, osservare con quali nastri sono legati. Ma non aprirli ancora.

Cosa hai fatto

Ora scegli un regalo che intendi aprire per primo e prendilo con le mani. Quando apri la scatola, vedi un numero: è il numero di anni che hai vissuto. La vita che hai già vissuto è il primo dono che nessuno ti toglierà. Negli anni ci sono stati tanti eventi, momenti meravigliosi, belle storie e varie esperienze estatiche. E tutti questi anni sono tuoi. Sono tuoi per sempre, questo è un dato di fatto.

Da dove vieni

Rimetti a posto questo dono e prendi il prossimo. Lo apri e vedi lì i tuoi genitori: un uomo e una donna che ti hanno dato la vita. Che siano vivi o meno, che tu li conoscessi o meno. I tuoi genitori sono il tuo dono. Se sei fortunato e sei in contatto con loro, il tuo regalo sarà enorme. E se hai dei bravi genitori, questo è un grande regalo che rimarrà con te per sempre, qualunque cosa accada.

Il tuo bagaglio

La terza scatola contiene la tua educazione. Ce l’hai sicuramente, perché puoi scrivere, leggere, contare e molto altro. Questo è già il tuo regalo. E se hai diversi diplomi, questa è un regalo molto grande.

Mettiamo questa scatola aperta sul tavolo e prendiamo quella successiva. È la tua salute. Anche se ti etichetti come una persona malata cronica. Guarda la quantità di salute che hai. Di che dimensioni è questa scatola? Apprezza quello che hai, medita su e poi rimetti la scatola sul tavolo.

Hai anche questi regali

Quanti regali ti aspettano nel anno nuovo (1)
Quanti regali ti aspettano nel anno nuovo?

Il prossimo regalo sono i tuoi figli. Renditi conto anche di questo. Guarda di che dimensione è questa scatola. Come è fatta. Se hai solo un bambino la tua scatola sarà piccola, e se ce ne fossero tre, sarebbe grande. Oppure hai un figlio ma è una grande scatola. Perché i bambini che sono venuti da noi in questo mondo sono i nostri doni. Rimetti anche questa scatola aperta sul tavolo.

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Prendiamo la scatola successiva, la apriamo e c’è la tua attività. Il lavoro che stai facendo in questo momento. Non deve per forza essere un contratto di lavoro. Questa è la tua manifestazione nel mondo, le azioni che compi. Vedi di cosa è pieno questo dono e di che dimensione è?

Nella casella successiva c’è il tuo benessere finanziario. Guarda quante cose materiali possiedi. Consideralo correttamente. Non cercare di dire: “Non ho molto qui”. Guarda invece cos’hai. Noterai sicuramente cose che potresti apprezzare. Senti questa abbondanza. Pensa a come si sentirebbe tua nonna o bisnonna se avesse così tante cose. Guarda le dimensioni di questa scatola e rimettila sul tavolino.

Apri un altro paio di scatole e vedi quali altri regali della vita hai? Forse sono fratelli e sorelle o maestri che hai incontrato nella tua vita.

Il tuo regalo più grande

Quando sei pronto, apri gli occhi. Prendi un pezzo di carta e una penna e prendi appunti di quello che hai compreso. Quale scatola pensi sia la più preziosa? Qual è il regalo più grande?

Annota su una lista tutti i regali che hai realizzato in pratica. Potresti mettere questa lista in un posto ben visibile per avere sempre presente della ricchezza che possiedi, oppure per tornare a leggerla quando ti sembrerà di avere qualche mancanza, carenza. Possa questo elenco guidarti nei momenti difficili. E adesso pensa quanti nuovi regali ti aspettano nel anno nuovo. Nuove esperienze di vita, nuovi persone conosciute, nuovi eventi in famiglia e un altro anno di vita!

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Non ci rendiamo conto di quanti regali abbiamo avuto dalla vita, lo diamo per scontato. Concentrarsi sui momenti positivi farà fluire l’energia positiva, ma succede anche viceversa… Stai attento a quello che pensi. Essere grati di quello che hai ti aiuterà superare momenti difficili e ti darà la forza di andare avanti a testa alta per tuffarsi nelle nuove esperienze positive.

Chiavi per programmare il futuro

8 modi per raggiungere l’obiettivo giusto. Programmiamo l’anno nuovo con le chiavi giuste.

Ti è mai capitato desiderare qualcosa, porre degli obiettivi ma senza raggiungerli? A me è capitato. Dopo ti senti in colpa di non aver raggiunto quello che volevi. Ti senti un fallito, buono a nulla. Ma se ti dicessi che non sei riuscito raggiungere il tuo obiettivo perché non sapevi come farlo correttamente? Si, perché esistono delle regole per raggiungere qualsiasi obiettivo. Oggi ti racconterò che chiavi usare per programmare i tuoi obiettivi e quindi anche il tuo futuro.

Ecco otto chiavi per programmare il futuro, iniziando da una buona definizione degli obiettivi in ​​modo da poter iniziare il nuovo anno con un po’ di pianificazione.

Pensa per iscritto

Partiamo dal fatto che, i pensieri giusti vengono trasformati in azioni efficaci con l’ausilio di carta e penna. Da diverse centinaia di anni il nostro cervello si è abituato a prendere più sul serio ciò che è scritto di ciò che viene solamente detto. Le parole sentite o dette si dimenticano preso.

Inoltre il nostro cervello non è ancora abituato ai gadget. Sono passati solo 10-15 anni da quando tutti i tipi di dispositivi intelligenti con schermi di varie dimensioni sono entrati nelle nostre vite, quindi sono ancora estranei al cervello. Forse tra 40-50 anni le abitudini del cervello cambieranno, perché i bambini di oggi vivono già nell’era dell’informazione. Quindi sarà possibile registrare gli obiettivi direttamente nello smartphone. Nel frattempo, è meglio scrivere alla vecchia maniera, a mano.

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Scrivi i tuoi obiettivi, spunta quelli raggiunti e aggiungi degli nuovo man mano che vai avanti. Usa una penna stilografica costosa e un taccuino in pelle. In questo modo sentirai di piu l’importanza del momento di porre degli obiettivi e programmare il tuo futuro, ma sentirai anche la tua importanza, come una persona che crea il suo futuro.

Forma obiettivi rispondendo alle domande “cosa?”, “dove?”, “quando?” e “come?”

Dalle risposte a queste domande puoi assemblare una lista delle azioni ben scritta.

E ricorda, per favore: “iniziare a guadagnare di più” non è un obiettivo, ma nella migliore delle ipotesi un desiderio. Come la frase comune “sarebbe bello perdere peso”. Noi con il nostro cervello abbiamo bisogno di specificità, chiarezza e lucidità.



Poni limite di tempo

Pianifica in termini specifici in periodi come 5 anni, 1 anno, 1 mese.

Questo è molto importante, perché una scadenza fissa ti disciplina, ti fa dare valore al tempo e non sprecarlo. Inoltre, inizi a capire che rimandare qualcosa per dopo significa commettere un crimine contro te stesso.

Analizza benefici

Analizza chi oltre a te trarrà vantaggio dal raggiungimento dei tuoi obiettivi. Questa è un’ottima domanda da porsi. Capita di volere le cose “come gli altri”, quando in realtà non ci serve affatto e una volta comprato non ci porta soddisfazione tanto desiderata. Ti è mai capitato?

Sarebbe meglio pensare prima di acquistare, soprattutto se si tratta di una cosa costosa. Fatti la domanda: cos’altro posso comprare con questi soldi? Di cosa beneficerà la mia famiglia o la mia azienda? O vale la pena dare parte dei soldi in beneficenza?

Enuncia il tuo obiettivo nella forma affermativa in tempo presente

Chiavi per programmare il futuro
Chiavi per programmare il futuro

Il cervello vive e lavora secondo le proprie leggi. Alcuni scienziati credono che siamo in grado di controllare i nostri pensieri. Ma tali ottimisti sono in minoranza. Molto più esperti sono inclini alla conclusione che il cervello viva secondo le regole da esso stabilite, che noi ancora non conosciamo.

Ci sono, tuttavia, fatti comprovati. Uno di questi possiamo utilizzare a nostro favore: il cervello non distingue tra ciò che è buono e ciò che è cattivo. Ma assorbe le informazioni come una carta assorbente e quindi qualunque cosa tu ordini, sarà accettata per l’esecuzione.

Pertanto, impara a negoziare con il cervello in modo che diventi il ​​​​tuo alleato per ottenere ciò che desideri.

Dividi gli obiettivi grossi con sotto-obiettivi

Un grande obiettivo all’inizio può sembrare irrealistico e quasi irraggiungibile. Questo è assolutamente normale. Suddividi un grande compito in piccoli passi. Quindi, in primo luogo, inganna un po’ il tuo cervello eccitato dicendo: “con calma, non preoccuparti, non sono necessari sforzi extra, qui risolveremo prima questo piccolo problema”.

In secondo luogo, dopo i primi successi, appariranno forza e voglia di andare avanti. In terzo luogo, la tua autostima crescerà e diventerai sempre piu bravo veramente.

Crea un’immagine del tuo futuro e fissala nella tua mente

Ti svelo un segreto che tu sicuramente sapevi intuitivamente. Tutto nel mondo nasce due volte: prima nell‘immaginazione e poi nella realtà.

Disegna nella tua mente l’immagine desiderata del futuro, ovviamente una bella immagine. Divertiti nel farlo, pensa in modo dettagliato e immaginati all’interno del tuo futuro immaginato. Vivi nel dettaglio la tua immagine, con i sentimenti e le emozioni. L’immagine deve essere viva e reale. In questo modo il cervello ricorderà e capirà che vivere in quel modo è bello e ti condurrà direttamente in questo bellissimo futuro. Ma devi farlo spesso, almeno una volta al giorno per avere dei risultati che speri.

Non pensare che si tratti di misticismo o esoterismo qui. Ad esempio, i cosmonauti lavorano attivamente con l’immaginazione. Loro immaginano come andranno nello spazio e cosa faranno lì. Nel dettaglio, cercano di modellare i propri sentimenti per essere pronti a situazioni diverse. Gli atleti usano la stessa tecnica per vincere nelle gare importanti, prima della gara, scorrono nella loro testa un “film” in cui vedono le loro azioni future e la vincita.

Pensa alle conseguenze delle tue azioni: cosa accadrà tra un minuto, un’ora, un giorno, un anno, 10 anni?

Poniti la domanda: come cambierà la mia vita quando otterrò ciò che voglio? Cosa accadrà? Chi diventerò? Come cambierà l’atteggiamento degli altri nei miei confronti? Ed è davvero per il meglio?

Provalo, è un esercizio utile. E’ garantito che otterrai molte sensazioni interessanti.

Congratulazioni, ora anche tu hai le chiavi per programmare il tuo futuro e sei pronto per stabilire i tuoi obiettivi e raggiungerli.

Neurografia: come migliorare la vita con il disegno

Come migliorare la propria vita attraverso il disegno

Quante volte i cambiamenti nella tua vita avvengono nel modo in cui li desideri? Succede che ti stai muovendo verso l’obiettivo, utilizzando tutte le risorse possibili, ma non riesci proprio a muoverti nella direzione tanto desiderata? Perché sta succedendo questo e c’è un modo per risolverlo? Sappi che è possibile e ci sono tecniche speciali e semplici per risolvere questo problema. In questo articolo spiegheremo cos’è la neurografia e come migliorare la propria vita con il disegno neurografico.

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Schemi mentali

Svolgiamo automaticamente la maggior parte delle nostre attività quotidiane. Ognuno di noi ha modelli di comportamento formati e rafforzati nel tempo che usiamo in determinate situazioni. Si basano sull’esperienza propria e di altre persone acquisita durante la vita. Ad esempio: l’acqua bollente è calda, la corrente può colpire e non conoscere la risposta a una domanda è irto di un brutto voto.

Ogni schema è associato a una risposta specifica e ciascuno di questi schemi è una connessione neurale nel nostro cervello. Più spesso viene utilizzata questa conoscenza del modello, più forte diventa il legame. Le connessioni neurali accumulate formano una grande rete neurale nel cervello, che è simile a una base di conoscenza, da cui si ottengono le informazioni necessarie al momento giusto, dopodiché prendiamo una sorta di decisione.

Si scopre che ogni concetto e l’azione ad esso associata fa parte di una rete neurale, un certo codice neurale, uno schema di neuroni nella nostra testa. È strettamente correlato alle impressioni che abbiamo mai ricevuto in relazione a compiti simili.

Tanti programmi per risolvere tanti problemi

Non puoi migliorare la tua vita personale o trovare un lavoro che ti piace? Non hai abbastanza tempo per tutto quello che vuoi fare? Significa che hai questi programmi nella tua mente, perché i nostri limiti interni di cui non siamo consapevoli incidono molto sulla nostra vita. Immaginiamo, ad esempio, due persone con esattamente la stessa conoscenza ed esperienza vadano a un colloquio nella stessa azienda, dove il manager porrà loro le stesse domande e sceglierà un futuro dipendente.

Il primo va con l’idea che sarà valutato, che sicuramente non saprà rispondere correttamente, inoltre ricorda di aver già fallito in altri colloqui e quindi andrà con la paura del fallimento. Il secondo invece ci va con l’idea che ora risponderà rapidamente alle domande, otterrà le informazioni necessarie, dopodiché avrà tempo per sbrigare alcune faccende vicino al posto del colloquio e da lunedì inizierà il nuovo lavoro.

È facile intuire quale candidato verrà scelto, perché il suo modello di comportamento in questa situazione era più vantaggioso. Si scopre così che tutte le decisioni che prendiamo dipendono dal modello di comportamento o dal codice neurale che abbiamo. Quindi, se non sei soddisfatto del risultato, allora devi cambiare programma. Ma come farlo?



Cos’è la neurografia?

Se dici a te stesso: “Oggi all’incontro mi sento sicuro e mi comporto in questo e in quel modo”, funzionerà? Il cervello accetterà un messaggio del genere? Questo è molto improbabile, come dimostra la pratica. Lo schema formato nella testa è molto più forte e molto probabilmente funzionerà quello invece del tenero tentativo improvviso di sintonizzarsi su un’onda diversa.

La buona notizia è che esiste un linguaggio ben compreso dal cervello e in cui possiamo riscrivere schemi esistenti o creare nuovi programmi di comportamento. Questo ti permette di aprire nuove possibilità. Il linguaggio si chiama neurografia, è stato inventato da Pavel Piskarev, dottore in filosofia, psicologo, coach e facilitatore grafico.

La neurografia è un metodo grafico per organizzare il pensiero, trasformare il proprio stato e l’atteggiamento verso un problema senza parole e un processo concettuale. Questo è il contatto con il tuo spazio interiore attraverso il disegno.

Trasformazione del problema attraverso l’immagine

Neurografia: come migliorare la vita con il disegno
Neurografia: come migliorare la vita con il disegno

Il linguaggio neurografico si basa su 4 elementi archetipi: un cerchio, un triangolo, un quadrato e una speciale linea neurografica con due caratteristiche. È proprio la linea che ti permette di cambiare schemi e aprire nuove opportunità sulla strada verso l’obiettivo, trasformare le connessioni neurali esistenti e crearne di nuove. Questo è il principio fondamentale della neurografia.

Quando iniziamo a dare significato alle figure, la coscienza fissa questa connessione e proviamo emozioni in relazione a ciascuna figura. Creando composizioni su un foglio di forme semplici e collegandole con una linea, formiamo impressioni. In questo modo, creiamo un semplice codice di cambiamento grafico per la coscienza. C’è una riconfigurazione delle connessioni neurali e iniziamo a pensare e agire in modo diverso, il che cambia naturalmente l’atteggiamento delle persone nei nostri confronti, l’ambiente e rende possibile prendere decisioni non standard.

La neurografia consente di rimuovere le restrizioni interne e formare un nuovo codice neurale che corrisponderà all’attività. Disegnando, cambiamo le nostre impressioni sulla realtà, ne formiamo di nuove. “Animiamo” questa nuova realtà per la coscienza e iniziamo a controllare le circostanze. Quindi ecco come neurografia permette di migliorare la vita con il disegno. La neurografia è un biglietto per una nuova realtà costruita dalle nostre stesse mani.

Come riconfigurare le connessioni neurali?

Esercizio 1. Disegna i tuoi pensieri

Questo esercizio mostra quanto ascolti te stesso e se sei in grado di trasferire il controllo del processo dalla tua testa al tuo corpo.

Metti un pennarello su un foglio di carta in qualsiasi punto e inizia a tracciare una linea lungo il foglio, semplicemente seguendo la tua mano. Per semplicità, puoi chiudere gli occhi. Sintonizzati sui desideri della tua mano e segui semplicemente questo desiderio: dove va, va. Traccia una linea sul foglio, svoltando e cambiando direzione finché non hai voglia di fermarti.

Non ci sono regole e divieti qui, la linea può incrociarsi in più punti o non incrociarsi affatto. La cosa principale è che una linea non è un segmento. La linea in teoria è infinita, quindi puoi facilmente riempire l’intero foglio con essa.

Sei riuscito a disegnare qualcosa sul foglio? È stato facile per te seguire la tua mano? La linea ha cambiato direzione in modo caotico o hai seguito una certa struttura? Se tutto ha funzionato per te, congratulazioni, ti sai ascoltare e sei pronto a trasmettere i tuoi desideri e pensieri al mondo attraverso il tuo corpo. Forse non sai, ma in realtà hai disegnato i tuoi pensieri sulla carta.

Attivando la cinestetica, hai trasferito i pensieri dalla tua testa su un pezzo di carta attraverso un pennarello. Hai messo su carta uno dei tuoi codici neurali. Ora puoi lavorarci con l’aiuto della neurografia: trasformalo, completalo e portalo allo stato che preferisci.

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Esercizio 2. Sei pronto a cambiare la tua vita?

Per questo esercizio, avrai bisogno dell’abilità di disegnare la risorsa principale della neurografia: la linea neurografica. Avendo imparato a guidare questa linea, inizierai automaticamente a creare nuove opportunità per te stesso e fare un passo verso una nuova realtà.

Metti un pennarello su un foglio di carta in qualsiasi punto, inizia a tracciare una linea lungo il foglio, seguendo i desideri della mano. Fatto ciò, inizia a disegnare una linea che cambia spesso direzione. Nel momento in cui vuoi cambiare direzione, non andare dove la tua mano vorrebbe andare, ma in qualsiasi altra direzione.

È così che inizi a guidare una linea neurografica che non si ripete in ogni movimento e va sempre nella direzione opposta a quella che ci aspettiamo. Guidando questa linea, colleghi i desideri dell’inconscio – modelli di comportamento – con il processo decisionale consapevole. Inizi a tracciare nuovi percorsi nella tua mente, preparandola al fatto che i cambiamenti nella tua vita sono normali e positivi.



Più è facile tracciare una linea neurografica, meglio sei preparato per i cambiamenti nella vita. Successivamente, puoi pensare a un argomento che ti interessa. Cosa ti piacerebbe cambiare? Sviluppo della carriera, relazioni familiari? Inizia a disegnare quelle linee. In primo luogo, verificherai quanto sei pronto a cambiare qualcosa ora e, in secondo luogo, la tua coscienza inizierà a prepararsi al fatto che i cambiamenti sono possibili in un determinato campo della tua vita.

Adesso sai come neurografia può migliorare la vita con il disegno. Piu disegnerai e piu la tua vita cambierà in meglio. Ovviamente è impossibile descrivere tutti gli aspetti di questo strumento in un articolo. Per approfondire l’argomento ti consiglio di leggere qualche libro sulla neurografia, anche per scoprire tutte le sfumature di questa tecnica meravigliosa. A me personalmente piace perché trovo davvero interessante com’è l’arte possa sposare la psicologia e migliorare la vita attraverso il disegno. E tutto questo con le proprie mani.

Fonte: Psychologies

Quando è meglio lasciarsi?

Segnali che è meglio chiudere il rapporto e andare avanti ognuno per la propria strada

Molte persone sono abituati a trascinare la relazione per inerzia, ignorare o addirittura negare il fatto che qualcosa sia andato storto nella storia con il proprio partner. Questo metodo aiuta? Ovviamente no. È come nascondere lo sporco sotto il tappeto, prima o poi verrà fuori tutto e sarà impossibile ignorare la situazione. Ma la relazione non finisce in un giorno, ci sono sempre dei segnali. Vediamo le situazioni quando ci sono questi segnali che indicano che è meglio lasciarsi.

Quando ci innamoriamo, spesso ci dimentichiamo di noi stessi, dissolvendoci in un partner. Ma per dimostrare l’amore per il partner senza rinunciare a se stessi è fondamentale per avere una relazione sana e duratura. In seguito elencheremo dei segnali che mostrano che la relazione ha preso una brutta piega. Controlla se qualcuno di questi segni è presente nella tua relazione. Se sì, significa solo una cosa: è arrivato il momento di lasciarsi.

Hai iniziato a dubitare del tuo valore

Questa sensazione non dovrebbe mai essere, perché un partner amorevole farà di tutto per farti sentire speciale, migliore in tutto.

Il tuo partner spesso ti incolpa per qualcosa

Se il tuo partner ti considera la causa principale di eventuali problemi nella relazione e nella sua vita in generale, questo dice solo una cosa che lui non è in grado di ammettere e assumersi la responsabilità dei propri errori. Non devi recitare per sempre il ruolo della colpevole e cercare di cambiare per lui.

Combattimento continuo

I conflitti, ovviamente, possono sorgere anche nelle relazioni felici. Ma se i combattimenti non si fermano nemmeno per un giorno, pensa a quali sono le possibilità che sarai davvero felice in futuro. E in nessun caso non confondere gli scandali con la passione.

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Non puoi essere se stessa

Non devi proibire a te stesso qualcosa in modo che il tuo partner ti ami. Se non può accettarti per quello che sei, probabilmente non ti ama veramente e quindi non ti merita.

Devi scusarti per il partner

Proteggere i propri cari è naturale e normale, ma provare costantemente vergogna e cercare di trovare le scuse per le loro cattive azioni non lo è.

Ti chiedi spesso se il tuo partner è arrabbiato con te

L’ansia da relazione non fa bene a nessuno. Se ti stai chiedendo “È arrabbiato con me?”, “Beh, cosa ho fatto di sbagliato di nuovo?”, sappi che la relazione è tutt’altro che sana.

La relazione è dannosa per il lavoro

È normale rimanere in contatto durante la giornata. Ma non è normale se il partner continua a scrivere e chiamare, sapendo che sei impegnata al lavoro, con i clienti o addirittura in una riunione importante.

Le persone a te care pensano che tu sia diventata diversa

Parenti e amici notano i cambiamenti in noi più velocemente di noi stessi. E se tutti dicono che stai cambiando in peggio, devi rifletterci sopra seriamente. Se il motivo del cambiamento in peggio è nel tuo partner forse è meglio lasciarsi.

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Non c’è fiducia

Non importa chi di voi non si fida di chi. La mancanza di fiducia rovinerà qualsiasi relazione.

Il pensiero di separarsi porta sollievo

Naturalmente, a volte tutti vogliono stare da soli o trascorrere del tempo con gli amici. Ma se stai meglio senza il partner che con lui, allora separarsi sarà la scelta giusta.

Non ti senti al sicuro

Non importa se la sensazione è costante o è accaduta solo un paio di volte. In una relazione, non dovresti mai sentirti minacciata.

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Relazione tossica

In una relazione sana, i partner si ispirano a vicenda, si aiutano a diventare la versione migliore di se stessi. Se entrambi, o uno di voi, attivate i meccanismi distruttivi che risvegliano un mostro nell’altro, è improbabile che ne venga fuori qualcosa di buono. A questo punto è utile chiedersi se è arrivato il momento quando è meglio lasciarsi.

Sai di poter essere piu felice

Forse i punti precedenti non si applicavano a te. Ma se ritieni di non essere molto felice, e se questo pensiero è costante, e pensi di meritare di più, ne vale la pena restare in una relazione che non ti soddisfa?



Il tuo partner ti dà ultimatum

Ad esempio, ti minaccia di andarsene se non fai qualcosa o, al contrario, se lo fai. Questa è una manipolazione primitiva, il che significa che il partner non ha fiducia in se stesso e sta cercando di controllarti per aumentare la propria autostima. Così non va bene.

Hai paura di esprimere la tua opinione

Se in una relazione non puoi esprimere la propria opinione liberamente perché il partner si offende, si arrabbia o addirittura ti lasca, non è una relazione sana. Hai il diritto di dire quello che senti e quello che vorresti. E se la paura ti ferma dal esprimersi, pensa se vuoi davvero stare con una persona del genere?

I bisogni del tuo partner sono diventati più importanti dei tuoi

In una relazione sana, i desideri e le esigenze dei partner hanno la stessa importanza, perché una relazione sana non può ruotare attorno a una persona. Se un partner non è pronto a scendere a compromessi e tenere conto dei tuoi desideri, non si tratta di uguaglianza e rispetto.

La vostra relazione è altalenante

Lui è buono, è cattivo, è fantastico, è disgustoso. Può sembrare che in questo modo non ti annoierai mai, ma in realtà finirà con una psiche rovinata o addirittura sfocerà in un esaurimento nervoso. Le relazioni sane hanno bisogno di stabilità, non di nervosismo continuo. Se lui non ti fa sentire tranquilla, amata e rispettata chiediti se ti ama veramente e se vorresti perdere il tempo prezioso con una persona del genere.

Se l’idea di lasciarsi ti torna in mente spesso o se addirittura è un pensiero costante, allora non aspettare troppo tempo. E’ meglio lasciarsi e dedicare il tempo a se stessa e al amor proprio e un giorno incontrare una persona che ti ama veramente e ti fa sentire amata e speciale.

Fonte: Psychologies

Come trovare la propria vocazione

Svolgere un’attività che piace veramente è un sogno di molti, ma come trovare la propria vocazione?

Prima di capire come trovare la propria vocazione cerchiamo di capire cosa significa per te la vocazione? La parola vocazione è spesso associata anche al destino. Potrei ricordare qui in proposito della vocazione la citazione di John Lennon.

“Quando avevo 5 anni mia madre mi diceva sempre che la cosa più importante nella vita è essere felici. Quando sono andato a scuola, mi avevano chiesto cosa volevo fare da grande. Ho risposto: “Essere felice”. Al ché mi è stato detto: “Non hai capito il compito”, ed avevo risposto: “Lei non ha capito la vita”.

John Lennon

Una persona che ama il proprio lavoro si vede subito perché i suoi occhi brillano e si irradia un’energia speciale, e una professionalità fuori dal comune. Una persona che ha trovato la propria vocazione è felice quando fa ciò che ama.

Come capire cosa ti piacerebbe fare veramente

Procurati un blocconote e fai le annotazioni costantemente, seguendo i seguenti suggerimenti.

1. Definire l’ambito dell’attività

Seleziona alcune aree in cui vorresti realizzarti. Ad esempio, il settore finanziario o l’arte.

2. Elenco dei tuoi interessi

Scrivi cosa ti piace fare, cosa ami fare veramente e non trattenerti. Perché nessuno ti rimprovererà o sarò in disapprovazione con te per questo. Lo stai scrivendo solo per te. Quasi sicuramente all’inizio, la tua lista sembrerà un po’ caotica, così quando finisci di compilarla, prova a sistematizzare i tuoi interessi, raggrupparli in gruppi su argomenti comuni.

La mia lista ad esempio è così: aiutare le persone, raccogliere le informazioni sulla bellezza e salute naturale, disegnare, dipingere, fare presentazioni, organizzare eventi, scrivere storie, comunicare con persone interessanti, intervistare, leggere biografie, trovare fatti interessanti, improvvisare su un determinato argomento, ascoltare persone, scrivere articoli e sceneggiature, imparare cose nuove, design, grafica, arte.

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3. Annota i tuoi punti di forza

Annota tutti i tuoi talenti, conoscenze, abilità e esperienza. Cerca di ricordare tutto ciò che sai fare veramente bene.

Ad esempio, parlo bene l’inglese, imparo tutto velocemente, genero idee, escogito nuove soluzioni, leggo bene poesie, mi intendo di economia, ho un’ottima memoria, ottima dizione, un grande senso dell’umorismo e così via.

4. Parti dall’opposto

Ricordati la frase dell’eroina del film “Vicky, Cristina, Barcelona”: “Non so cosa voglio, ma so esattamente cosa non voglio”, allora scrivi cosa sicuramente non vorresti fare.

Ad esempio, non mi piace il lavoro noioso e monotono, detesto il lavoro d’ufficio, perché stare seduto a lungo in un posto mi deprime. Non vorrei mai fare un lavoro in cui non c’è comunicazione con le persone e un cambiamento nelle attività.



5. Fai delle ricerche

Rivedi e seleziona le offerte di lavoro che richiedono le tue capacità e abilità che soddisfino i tuoi desideri.

6. Sviluppa le tue abilità

Fai un elenco delle abilità che vorresti sviluppare e pianifica di frequentare corsi, lezioni, seminari di cui hai bisogno.

Ad esempio, il mio elenco include corsi di disegno e pittura per imparare tecniche nuove, corsi di web design, corsi di design degli interni, corsi di musica e una master class di scrittura creativa.

7. Agisci e loda te stesso per ogni passo avanti che fai

Adesso che hai scoperto come trovare la propria vocazione e hai seguito tutti i consigli non resta che metterli in pratica e dare vita ai tuoi sogni. Ricorda che tutti avrebbero successo se fosse facile. Non arrendersi mai. La strada sarà dominata da colui che la intraprende. Congratulati con te stesso per ogni anche piu piccolo successo ottenuto verso i tuoi obiettivi. Buona fortuna!

Cosa ti impedisce di realizzare i sogni?

Hai dei sogni nel cassetto e hai paura che rimangono li per sempre? Scopri cosa ti impedisce di realizzare i tuoi sogni e desideri

Chi non sogna? E se ci fai coso noi sogniamo in grande, ma quando si tratta di realizzare i nostri sogni e desideri ci blocchiamo. Cosa ti impedisce di realizzare i tuoi sogni?

La posizione passiva. La posizione statica che non è quella di anticipare la realtà, ma di provare a fare qualcosa nella situazione attuale, nel “momento qui e ora”. Di solito aspetti e speri: sarà o no, funzionerà o non funzionerà, sarai fortunato o meno. Invece di programmare il variante desiderato.

Questione di scelta

Sembra incredibile, ma questo può davvero essere fatto. Poiché la realtà in arrivo è multivariata, non è di nessuno ancora. Se la scegli, diventerà tua. Il desiderio è la tua volontà. Senza desiderio consapevole rimangono solo speranza e fede. E’ sempre una questione di scelta.



Programmare la realtà

Ma il desiderio da solo non basta. Ci vuole una riprogrammazione del modello mentale secondo il quale si è abituati ad agire finora, quello di non fissare la realtà, ma aspettare e sperare. Questa abitudine dell’attesa passiva è così forte che è impossibile superarla solo sapendo che puoi non aspettare e basta, ma impostare la tua realtà. Lo dimenticherai ancora e ancora, e quindi aspetterai ancora.

Sarà possibile riprogrammare il tuo modello mentale solamente ripetendo molte volte. Devi darti un comando mentale di non aspettare ma di richiedere, ordinare la propria realtà – e cercare di seguire questo nuovo stato mentale il più spesso possibile, se non sempre. Ricorda spesso a te stesso questo nuovo modo di vivere e cerca di tenerlo sempre presente.

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Non appena ti sorprendi a pensare che stai aspettando qualcosa e sperando in qualcosa, attiva subito la modalità attiva: IO IMPOSTO LA MIA REALTÀ.

Questo è un modo di vivere fondamentalmente diverso. È difficile raggiungerlo, ma è possibile. Dovrai sforzarti e mettercela tutta la tua buona volontà. Ma, se ci riesci a cambiare il tuo modo di pensare, avrai ottenuto un superpotere che gli altri non hanno: CHIEDI E TI SARA’ DATO.

Fonte: blog di Vadim Zeland, autore dei libri su Transurfing della realtà.

Scopri desideri segreti del uomo

Chiedi ad un uomo di disegnare questo e scoprirai i scoprirai i suoi desideri segreti

Stai uscendo con un uomo e ti piace molto, ma non riesci capire che intenzioni ha nei tuoi confronti? A volte anche l’uomo stesso non si rende conto di cosa vorrebbe da una donna. Ma non preoccuparti, c’è un modo per scoprire i suoi pensieri sulle relazioni con le donne. Se vuoi sapere cosa sogna segretamente il tuo uomo, chiedigli di disegnare un ritratto astratto a figura intera di una donna. Nel frattempo osserva e scopri i desideri segreti del tuo uomo.

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Presenta tutto come un gioco, un passatempo divertente, altrimenti sospetterà qualcosa e il test non sarà attendibile, sempre se lo farà. Quindi non c’è bisogno di dargli i colori e un album da disegno, non deve fare gli esami di ammissione alla scuola d’arte. Lascialo disegnare con una matita o una penna, così il disegno sarà veloce, il che significa che rivelerà i segreti del suo subconscio.



Interpretazioni

Adesso scopri i desideri segreti del uomo interpretando ciò che hai visto:

  • Se ha iniziato il disegno con la testa e finito con i piedi, è un tradizionalista, aderente alle posizioni sessuali classiche ed è solitamente dominante a letto.
  • Se, al contrario, parte dai piedi, allora hai una persona fuori standard davanti a te. Forse in passato qualche donna lo ha offeso e ora inconsciamente si vendica.
  • Se inizia con una rappresentazione dettagliata e attenta di parti del corpo puramente femminili, allora è interessato al sesso più di ogni altra cosa nella vita.
  • Se, mentre disegna, ha fretta, a letto sarà altrettanto frettoloso. Il romanticismo non fa per lui.
  •  E, al contrario, la rappresentazione senza fretta e attenta dell’immagine femminile tradisce in lui il talento di un amante

Importante. Se il tuo lui è un disegnatore professionista il test non funzionerà, ovviamente.

Perdonare il tradimento è possibile?

Perché è difficile superare un tradimento?

Perdonare significa lasciar andare, rinunciare a qualsiasi pretesa e smettere di arrabbiarsi con qualcuno. Queste definizioni rendono il perdono qualcosa di irraggiungibile, soprattutto quando si tratta di adulterio. Ma la vita non è un dizionario e nelle coppie accade di tutto. C’è chi decide di provare a superare il problema e continuare a stare insieme. Quindi perdonare il tradimento è possibile?

Janice Spring, psicologa clinica con 43 anni di esperienza e autrice di diversi libri, crede che il perdono sia sempre un processo collaborativo. Inizia quando condividi il tuo dolore l’uno con l’altro e si sviluppa mentre tu e il tuo partner fate le cose per ripristinare la fiducia e l’intimità.
Ecco le cinque credenze comuni sbagliate che ti impediscono di prendere una decisione consapevole se puoi e vuoi perdonare.

“Il perdono avviene subito, una volta per tutte”

Quando si tratta di perdono, potresti sentire che ti viene chiesto troppo. “Ci vorrà una vita”, dici. “O anche di più forse.”

Sì, è proprio così. Il processo del perdono si svolge molto lentamente e scorre insieme alla tua relazione. Non c’è un punto finale, non c’è un punto in cui si esce da questa fase con le parole: “Non ci pensiamo più e si dire che la questione è risolta”.

Forse in questo momento sei pronto a perdonare il 5 – 10% di ciò che ha fatto il tuo partner, e forse mentre stai cercando di riparare la relazione, puoi perdonare un altro 60 – 70%, ma non di più non ci riuscirai. 
E va bene così.

“Il trauma non scompare mai e la guarigione non è mai completa”, scrive Judith Herman, assistente professore di psichiatria clinica presso la Harvard Medical School, nel suo studio sul trauma psicologico.

Solo perché perdoni completamente non significa che sei una brava persona, e non sei necessariamente una persona cattiva se non puoi perdonare. Puoi dare solo ciò che senti di dare e ciò che il tuo partner merita.

“Quando perdoni, i sentimenti negativi verso il tuo partner vengono sostituiti da quelli positivi”

Alcuni potrebbero resistere al perdono perché lo vedono come “la fine dell’ostilità”, uno stato in cui il dolore scompare e l’amore e la compassione prendono il suo posto.

Nella vita reale, le ferite psicologiche non guariscono né scompaiono mai del tutto e le esperienze piacevoli non prendono magicamente il loro posto. Che tu sia ferito o un partner infedele, anche anni dopo, continuerai a rabbrividire al ricordo di come il tuo partner ti ha deluso.

Aspettarsi di ricominciare da capo, come se nulla fosse porta alla inevitabile delusione.

Come partner ferito, è improbabile che tu provi una profonda compassione per l’angoscia del tuo partner per l’infedeltà. Potresti non capire o non essere mai disposta a capire l’amarezza del tuo partner per aver dovuto rinunciare a un’amante. Questo è normale. La tua inimicizia prima o poi cesserà di essere il centro della tua relazione e insieme ad essa appariranno altri sentimenti più caldi.

Come partner infedele, potresti non perdonare mai completamente il tuo partner per non essere stato all’altezza delle tue aspettative, e anche questo è normale.

Quando perdoni, i sentimenti positivi non sostituiscono quelli negativi, in realtà coesistono tra loro. Il tuo risentimento rimane, ma è bilanciato dalla consapevolezza che il tuo partner non era così pessimo e l’amante non era così eccezionale e che tu stesso sei tutt’altro che innocente.



“Quando perdoni, riconosci che i sentimenti negativi verso il partner erano sbagliati o irragionevoli”

Un altro motivo per cui potresti resistere al perdono è che esso sembra giustificare, scusare o alleggerire la gravità del comportamento del tuo partner. Sembra che il perdono neghi l’ingiustizia di quello che è successo, perché in realtà senti di essere stato trattato male e di avere il diritto di arrabbiarti e provare dolore.

Però, il perdono non libera il partner dalla colpa, se tu stesso non lo liberi dalla responsabilità per le sue azioni.

Potresti perdonare il partner, ma rimanere ferma sul pensiero che il partner è andato troppo oltre. Infatti, se non ammetti a te stesso di essere stato trattato male, non avrai nulla da perdonare. “L’accusa fa parte del percorso della vita”, scrive Beverly Flanigan nel suo libro Forgiving the Unforgivable. “Qualcuno è responsabile del accaduto. Qualcuno ha torto. Qualcuno deve essere incolpato. E qualcuno può essere perdonato.

“Quando perdoni, non chiedi nulla in cambio”

Perdonare il tradimento è possibile (1)
Perdonare il tradimento è possibile?

Quindi, perdonare il tradimento è possibile? Alcuni di voi sono riluttanti a perdonare perché lo vedono come un atto completamente disinteressato e credono che le scuse vengano date senza aspettarsi nulla in cambio. “Perché dovrei liberare il mio partner dall’obbligo di fare ammenda? ti chiedi. “Perché dovrei dimenticare tutto?”.

Se definisci il perdono in questo modo, molto probabilmente lo assocerai alla perdita di potere e alla volontaria sottomissione alla violenza.

Ma il perdono non ti rende automaticamente debole o solleva il tuo partner dalle responsabilità. Se il tuo obiettivo è la riconciliazione, il perdono richiede una serie di azioni da parte di tuo partner.

Se vuoi ripristinare la relazione, devi costruirla insieme. Il perdono è un processo a doppio senso. Non puoi perdonare qualcuno che si rifiuta di riconoscere e fare ammenda per il danno che ti ha fatto. Ovviamente non potrai piu avere una relazione intima e stretta con questa persona.

Il partner che vuole stare con te fisicamente e psicologicamente, deve impegnarsi per avere il perdono e meritarlo attraverso una serie di azioni mirate.

Un perdono immeritato, come anche l’amore non corrisposto, rafforza la convinzione che è tuo compito è mantenere la relazione da sola e il tuo partner non dovrebbe condividere con te il peso della guarigione emotiva.

“Sebbene la riconciliazione possa essere un risultato desiderabile, il perdono psicologico deve essere guadagnato“, sostiene lo psicologo clinico Robert Lovinger. “Perdonare qualcuno che non riconosce il trauma che ha inflitto, o peggio ancora, razionalizza il proprio comportamento traumatico come meritato, significa farsi del male più e più volte.”

“Perdonando, ti dimentichi del tradimento”

Potresti essere riluttante a perdonare il tradimento perché hai paura di seppellire i ricordi di ciò che è andato storto. Pensi che finché ricordi quello che è successo, non accadrà mai più. Inoltre, in tal modo dimostri al tuo partner che il tuo dolore non è di quelli che passano facilmente.

Ma in effetti, tu, il partner ferito, non dimenticherai mai come sei stato ingannato, indipendentemente dal fatto che tu perdoni questa persona o meno. Se sei tu, il partner infedele, molto probabilmente vuoi che il tuo partner ti perdona e dimentica tutto, e ti riconcilieresti con calma, ma non puoi accelerare questo processo.

Quando perdoni, non dimentichi quanto sei stato tradito, ma permetti a te stesso di non essere più tormentato da questi pensieri.

Dunque, perdonare del tutto il tradimento è possibile? I tuoi ricordi dolorosi non scompariranno nel nulla, ma rimarranno in fondo alla tua coscienza. Ricorderai ancora il male che ti è stato fatto, ma in una prospettiva più ampia dove c’è spazio anche per i bei momenti, quelli che ti ricordano perché hai scelto di stare insieme al tuo partner. Il passato può ancora farsi sentire, ma ti insegnerà anche una lezione importante e ti ispirerà a lavorare su te stesso.

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Come distinguersi dalla massa

10 consigli per farsi distinguere dal resto della gente e rimanere impressi

La domanda su come distinguersi dalla massa preoccupa non solo gli adolescenti alla ricerca di se stessi. Questa domanda viene posta da ogni pretendente per un ambito posto di lavoro, dove c’è una concorrenza abbastanza seria. Anche un casting può servire da esempio. Di solito nel corridoio aspettano un paio di dozzine di candidati per un unico ruolo, che andrà a colui che riesce a distinguersi dalla massa e ad essere ricordato dal direttore del casting. Dunque, come distinguersi dalla massa?

Aspetto fisico

Il modo più conosciuto e anche più popolare per distinguersi è “pompare” il proprio aspetto. Ci sono molte opzioni e la scelta può essere difficile. Eccone alcuni.

  • Stile di abbigliamento, capelli e trucco. La prima cosa che la logica suggerisce è vestirsi in modo più appariscente e truccarsi in modo più brillante se sei una ragazza, fare una pettinatura stravagante e il gioco è fatto.
  • Tatuaggi e piercing. Per sorprendere qualcuno con i tatuaggi ai nostri tempi, devono essercene molti.  Questo metodo è ancora molto popolare, soprattutto tra i giovani. Ma non a tutti può andar bene, anche perché per svolgere certi lavori i tatuaggi potrebbero essere visti male. Quindi prima di optare per questa soluzione pensaci bene cosa vuoi fare nella vita. Oppure fai dei tatuaggio nei posti che puoi facilmente coprire con i vestiti. Ma in questo modo non ti distingui dalla massa, se non in spiaggia.
  • Fisico atletico. La massa muscolare, un fisico scolpito e una buona forma garantiscono al proprietario un aspetto attraente, che a priori fa risaltare il suo proprietario dalla massa.
  • Sii esclusivo. Abiti, gioielli e accessori di lusso tradizionalmente sottolineano lo status alto del proprietario e attirano l’attenzione.

Ma non dimenticare che la prima impressione è importante, ma vieni ma le persone si ricordano di te non solo per l’aspetto ma anche per la tua mente. Sperimentare con l’aspetto è ottimo se vuoi distinguerti dalla massa di altre donne, ma l’aspetto non è sufficiente per fare una buona impressione.

Un vero artista deve avere talento e carisma, e non distinguersi dalla massa grigia solo con l’aiuto dell’oltraggio

David John Gilmour (Pink Floyd)

Sii migliore degli altri

Ci fondiamo con la massa delle persone che ci circondano, perché l’ambiente ci influenza, costringendoci di “essere come tutti”. Lo facciamo inconsciamente per non essere rifiutati dalla società in cui viviamo. Sulla stessa base, noi stessi determiniamo chi fa parte dei “nostri” e chi di “estranei”. Se diventi consapevole di questo processo, puoi identificare i fattori che ti influenzano e cercare di evitare il comportamento del “uomo medio”.

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Sii te stesso

A volte, per rendersi conto di quanto dipendiamo dalle opinioni altrui, è necessario impegnarsi molto. Anche il desiderio di distinguersi dalla massa può essere dettato dal desiderio di compiacerla, per quanto possa sembrare paradossale. Dopotutto, i veri ribelli sono quasi sempre dei solitari. Nella ricerca su come distinguersi dalla massa ed essere unico, affidati alle tue idee, e non agli standard accettati dalla società stessa.

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Carisma e leadership

È impossibile essere indipendenti senza essere autosufficienti. Se hai bisogno delle persone intorno a te come guida nelle tue decisioni, non sarai mai in grado di distinguerti dalla massa, né di uscirne. Dovresti andare contro corrente. Bisogno cercare il modo di essere alla guida della propria vita, quando le tue conoscenze e qualità sono di valore o addirittura diventano necessarie alle masse. Per raggiungere questo obiettivo, dovresti prestare particolare attenzione allo sviluppo del carisma.

Grandi obiettivi

Ognuno di noi ha modelli e punti di riferimento, è una specie di misura del successo su una scala tipo “pessimo – normale – buono – molto buono”. Queste categorie sono individuali, perché ogni persona è diversa. Ad esempio, una donna manager vede il picco della sua carriera nella presidenza del capo del reparto vendite e il capo del reparto vendite invece prevede di cambiare occupazione. Allo stesso tempo un contabile può sognare di diventare uno scrittore di successo perché sta scrivendo un romanzo nel suo tempo libero.

Pensiero creativo

L’essenza della creatività come fenomeno risiede nell’originalità e nell’unicità. L’antipode del pensiero creativo è il pensiero standardizzato, generalmente accettato, mediato, cioè il pensiero delle masse. È la creatività che guida il progresso, creando nuovi standard che portano il pensiero abituale al livello successivo e consentono a una ragazza o un ragazzo di distinguersi dalla massa senza troppe difficoltà.

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Non dare niente per scontato

Nonostante l’era dell’informazione, dell’alta tecnologia e il fiorire della scienza, l’illusione rimane la compagna costante della nostra società. Guerre dell’informazione, propaganda, informazioni virali e altri modi per influenzare gli stati d’animo delle persone danno il loro contributo. Prendi l’abitudine di non credere a nulla incondizionatamente, anche se lo desideri davvero. Controlla tutto ciò che senti dalle persone e vedi in TV.

Crescita personale

Per diventare una persona straordinaria, dovrai compiere sforzi straordinari. Prendi un pezzo di carta e scrivici sopra punto per punto che tipo di persona pensi si distinguerà dalla massa. Dovrebbe assomigliare a qualcosa di simile a questo:

  • intellettuale,
  • sportivo,
  • organizzatore,
  • leader,
  • oratore,
  • politico,
  • stratega,
  • filosofo.

Continua l’elenco finché non hai elencato tutte le proprietà di una persona di spicco. Prendi la categoria massima, non aver paura di esagerare. L’elenco può essere appeso al muro o inserito in una cornice sul desktop e riletto ogni volta che ti viene in mente il pensiero: “Voglio distinguermi dalla massa“.



Fai tutto al contrario

Osserva il mainstream e noterai che c’è quasi sempre qualcosa da evitare e da temere. Osserva il comportamento di coloro che dipendono dalla folla e fai il contrario. Se da tutte le parti vogliono ottenere da te un certo modo di pensare o di fare, inizia a dubitare e a cerca le ragioni. Non devi essere come la massa tremante, sii diverso.

Scegli la tua cerchia sociale

La comunicazione è necessaria per lo sviluppo della personalità e sarà meglio se inizi a comunicare con persone straordinarie e pensanti. Li puoi trovare tra i rappresentanti delle professioni creative come attori, scrittori e artisti. Ma anche tra gli scienziati come storici, culturologi, psicologi, psicoanalisti, ecc. Cerca persone che non capisci perché un indovinello è il potenziale della coscienza. E poi, diciamo la verità, parlare con le persone creative è un vero piacere, anche se non li compendi fino in fondo.

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7 cose che gli uomini apprezzano nelle donne

Come essere dannatamente attraenti negli occhi degli uomini

Come affascinare un uomo dal primo incontro e occupare i suoi pensieri per molto tempo? Troverai la risposta nella nostra nuova selezione di 7 cose che gli uomini apprezzano nelle donne.

Perché gli uomini si innamorano di alcune donne, mentre altre preferiscono stare a un miglio di distanza? Il punto qui non è affatto in aspetto fisico, ma nei modi di fare e nelle abitudini delle donne che attirano i rappresentanti del sesso opposto come una calamita. Ecco un elenco delle 7 cose più importanti che gli uomini apprezzano nelle donne .

Andatura

La prima cosa che gli uomini apprezzano nelle donne è la loro andatura. Tutti i dettagli sono importanti qui, dal movimento dei fianchi ai capelli fluenti, ma anche la leggerezza e la sessualità. Se fai tutto con la grazia di una gatta, puoi essere sicura che l’uomo ha già abboccato.

Lo sguardo

È molto importante per un uomo catturare l’attenzione di una ragazza. Se lo guardi sessualmente e con interesse, sarà catturato all’istante.

Sicurezza

Agli uomini piacciono le donne forti che sono assolutamente sicure di ciò che stanno facendo. Pertanto, puoi facilmente farlo impazzire con la tua capacità di tenere tutto sotto controllo.

Compassione

Se sei gentile e compassionevole, di sicuro gli piacerai. Gli uomini sono affascinati dalle donne che, tra loro impegni quotidiani, trovano il tempo per aiutare gli altri, che si tratti di anziani per strada o di una fondazione di animali abbandonati.



Amore per la vita

Gli uomini sono attratti dalle donne che amano la vita, amano quello che fanno e sanno come divertirsi ogni giorno. Perché una donna che ama la vita sprizza gioia da tutti i pori e gli uomini non riescono resistere ad una donna così solare.

Gentilezza

Non è un segreto che ogni uomo ama essere lodato e sostenuto in ogni cosa che fa. Le parole gentili di una donna lo motivano a continuare a muoversi verso i propri obiettivi e a crescere come persona.

Capacità di ascoltare

Il problema più comune per molte coppie è la mancanza di dialogo. Semplicemente non si ascoltano. Pertanto, è particolarmente prezioso per un uomo quando la donna al suo fianco coglie ogni sua parola e non è costantemente distratta dai messaggi con le sue amiche o dai social network.

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Riescono tutti tranne me

Come la sindrome delle mancate possibilità ci rovina la vita

Hai mai avuto la sensazione che tutti tranne te vivano una vita ricca e interessante? Imparano costantemente qualcosa, viaggiano, incontrano amici, vanno a concerti e mostre. Quante volte hai pensato “riescono tutti tranne me“? Se questi pensieri ti sono familiari, probabilmente soffri di sindrome delle perse possibilità, chiamato anche sindrome FoMO.

La sindrome più antica

Il termine FoMO è stato utilizzato per la prima volta dallo studente della Harvard Business School Patrick McGinnis in un articolo del 2004 per la rivista The Harbus. FoMO è l’abbreviazione delle parole “paura di perdersi”, che si traduce come “paura di perdere qualcosa”. Ci sono voluti solo nove anni perché FoMO migrasse dalla rivista all’Oxford English Dictionary. FoMO è conosciuta anche come Lost Profit Syndrome.

Com’è FoMO? Alla persona che ne soffre sembra che tutti intorno a loro vivano una vita piena e sia immerso in un caleidoscopio di eventi interessanti, mentre lui stesso non riesce a far nulla e si impantana in una vita grigia senza volto.

Le manifestazioni di FoMO sono molto diverse. Ad esempio, pensieri diversi possono girare ossessivamente nella testa, a partire dalla frase: “Tutti tranne me”. Tutti, tranne me, viaggiano in altri paesi, escono per appuntamenti, guadagnano molto, vanno d’accordo con i bambini, vivono anima per anima con i coniugi, praticano sport, conducono uno stile di vita sano, crescono personalmente e così via.

Alcune persone con FoMO provano un desiderio ossessivo di comunicare con gli altri e sono pronte a qualsiasi invito, pronti a tutto pur di “buttarsi nella mischia” e sentirsi parte di qualcosa. Altri controllano costantemente i social network: al lavoro, durante il pranzo, a letto, in un salone di bellezza, a una riunione genitore-insegnante. Solo così si sentono coinvolti nella vita interessante “corretta”. Altri ancora, con dolorosa persistenza, cercano riconoscimento e cercano di diventare popolari.

Nonostante di FoMO si è iniziato discutere relativamente da poco, questa sindrome non è affatto giovane. Come spiegano gli psicologi, il bisogno di sapere cosa fanno gli altri e di prendervi parte è un meccanismo antico di sopravvivenza. Ma ora la strategia usata per salvarci si è trasformata in una paura che avvelena le nostre vite. 



Riescono tutti tranne me

Sicuramente i social network hanno cambiato il mondo. Perché ora possiamo monitorare costantemente quasi tutte le persone. Questo ha anche i suoi vantaggi, perché ora ognuno di noi è costantemente in contatto con i propri cari, apprendendo eventi significativi nelle loro vite entro 10 minuti dopo che si sono verificati. Ma allo stesso tempo, i social rendono le persone nervose, facendole pensare: “La vita degli altri è piu bella della mia”.

Sui social media, tutti si sforzano di mostrare la versione migliore di se stessi. Non ci sono foto di toast bruciati e salsicce economiche con purè di patate – solo frullati e bistecche, e non importa che finiscano in tavola una volta alla settimana. Tra una dozzina di selfie realizzati, le ragazze scelgono quello su cui l’angolazione si è rivelata più riuscita. Nessuno pubblicherà una foto da un autobus affollato nell’ora di punta, ma solo all inclusive a Dubai. Le persone vengono celebrate solo nei luoghi e negli eventi “giusti” e preferiscono parlare di successi, nascondendo i fallimenti.

La FoMO è più comune negli uomini che nelle donne, ma la differenza è piccola: rispettivamente 53,5% e 47,5%.

Inizia una corsa senza fine che non può essere vinta. Puoi pubblicare una foto con gli amici da un locale e vedere immediatamente nel feed l’immagine di un amico in piedi in cima all’Everest. Oppure informa tutti del tuo nuovo lavoro e scopri subito che un ex compagno di classe è stato appena assunto come leader nella più grande azienda del paese. Perdendo questa competizione più e più volte, inizi a pensare che qualcosa non va in te. Che sei troppo pigro per ottenere qualcosa e non sei in grado di spendere ogni secondo della tua vita in modo utile. Ci sono così tanti vividi esempi davanti ai tuoi occhi che la tua stessa vita inizia a sembrare grigia, noiosa e senza valore e non fai altro che pensare “riescono tutti tranne me”.

E poi inizi a credere che l’unica cosa che ti rimane è guardare i resoconti degli altri per rimanere in qualche modo coinvolti in qualcosa di interessante. Questo “monitoraggio” della vita degli altri può eventualmente sostituire tutto ciò che è vivo e reale. Il ritornello “riescono tutti tranne me” si trasforma in un assioma che non ha bisogno delle prove, e tu stesso sei diventato un FoMO sapiens, una persona che ha paura di perdersi qualcosa di nuovo, ma non può parteciparvi.

Come trattare con FoMO?

Riescono tutti tranne me
Riescono tutti tranne me o come la vita sui social ci condizioni la vita

La prima cosa da fare è capire che non si tratta di te. Ciò che gli altri mostrano sui social non è necessariamente una bugia, ma quasi sempre solo una parte della verità. Spesso, la bella casa su Instagram è solo un angolo della casa attrezzato apposta, mentre nel resto della casa ci sono le cose sparse dai bambini. Una donna con il viso scolpito, usa diversi filtri e miglioramenti delle foto per apparire tale, e se la incontri per strada molto probabilmente non la riconosceresti. Tra un concerto e un viaggio, quasi ogni persona ha la normale vita quotidiana tra casa e lavoro.

Quindi devi passare da FoMO a JoMO – Joy of Missing Out, le gioie della non partecipazione. Giovanna è sull’Everest? Che benedizione che non sono io! Gambe rotte, mancanza di ossigeno, stanchezza e freddo costante: quanto è bello perdersi tutto questo! Il mare mi aspetta in estate con la pineta, bagni di sole e spiagge sabbiose. Sara si è riqualificata come sviluppatore front-end? È un bene che ho avuto successo nella mia professione per molti anni e non devo ricominciare da capo!

Il terzo passo è trovare ciò che ti ispira. Le competizioni provocate dall’invidia non danno soddisfazione a nessuno, perché ci sarà sempre qualcuno che avrà più successo. Non dovresti essere ovunque, ma solo dove ti senti davvero bene. Lascia che le opportunità perse si trasformino in un bonus: tempo libero che puoi dedicare a ciò che ami. Non importa si tratta del ricamo e non della gara nella categoria Miss Bikini.

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Meno social, piu vita reale

Riescono tutti tranne me
“Riescono tutti tranne me” o la sindrome FOMO, come liberarsi?

Riduci il tempo che trascorri sui social media. Meno guardi le cronache della vita “ideale” di altre persone, più consapevolmente tratti la tua. Tieni un diario di gratitudine e realizzazione, annotando ogni sera ciò per cui vale la pena dire “grazie” del giorno passato. Molto presto noterai quante cose meravigliose non hai mai visto prima solo perché tutti i tuoi pensieri ruotavano attorno ai risultati di altre persone.

Smetti di guardare sui social la vita “perfetta” degli altri pensando che “riescono tutti tranne me”, perché questo atteggiamento non porta a nulla. Vivi la tua vita, fai quello che ti piace e goditi quei momenti di felicità.

Sii te stesso

Impara a dire “no” non solo agli inviti alle feste, ma anche alle richieste della società. Sei quello che sei e non devi essere una madre perfetta, una impiegata del mese, una festaiola o un’atleta di successo che va in piscina solo per allenarsi per le gare di triathlon. Non permettere che i sogni e i desideri di altre persone ti vengano imposti, non importa quanto siano impressionanti. Cerca il tuo, perché solo ciò che piace vale la pena realizzare.

Ascolta te stesso e non rimpiangere le tue decisioni. Fai la tua scelta e sii orgoglioso di percorrere la tua strada, e non quella che sembrava così bella sulla pagina di qualcun altro. Ricorda che se commetti un errore, puoi sempre riprovare. Solo nella vita reale può iniziare quella vita molto interessante e movimentata, in cui non c’è posto per FoMO, ma dove ti confronti solo con te stesso.

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Come capire se gli piaci?

Segnali del corpo che indicano che gli piaci veramente

Se hai aperto questo articolo, molto probabilmente hai qualche uomo al quale sei interessata e vuoi scoprire se gli piaci. In seguito troverai una serie di segnali che il suo corpo invia inconsciamente mentre siete insieme. Non sempre è necessario osservare il comportamento di qualcuno per capire se c’è del interesse, perché molto spesso gli uomini lo dichiarano apertamente. Ma ci sono alcune situazioni non molto chiare e vogliamo capire se la simpatia è reciproca per sapere come comportarsi. Quindi come capire se gli piaci?

Premesso che tutte le persone sono diverse e quindi i modi e i gesti di un uomo significheranno che gli piaci, del altro invece che vuole venderti il suo corso di yoga. Osserva quindi i segni che abbiamo raccolto sul linguaggio del corpo, ma ricorda che tutto è relativo e dipende anche dalle circostanze nelle quali vi trovate.

Postura aperta

Le gambe sono alla larghezza delle spalle, le spalle sono rilassate, le braccia e le mani non sono incrociate e la mascella è aperta. Una postura aperta è un segno che è a suo agio con te.

Respirazione rilassata

Un altro segnale che indica che accanto a te si sente calmo e a suo agio.

Mani in bella vista

L’oggetto dell’osservazione ha le mani in tasca o dietro la schiena? Molto bene. Questo è un altro segno di apertura.



La testa inclinata

Di solito incliniamo la testa quando ascoltiamo qualcosa di interessante o guardiamo qualcosa di piacevole. Quindi se lui inclina la testa mentre ti guarda, è un buon segno.

Contatto fisico “casuale”

Capire se gli piaci si può anche osservando se ti tocca inavvertitamente. Ti ha appena sfiorato mentre ti stava porgendo qualcosa, oppure mentre ti faceva passare accanto? Si, può sembrare un tocco casuale, ma molto probabilmente non lo è. Più spesso cerca di toccarti “casualmente”, più è probabile che gli piaci.

Gioca con i vestiti

Quando siamo nervosi, le mani non riescono a stare fermi. Iniziamo a sistemare la frangia sulla sciarpa, giochiamo con la punta della cravatta, raddrizziamo i risvolti della camicia e così via. Quindi se l’uomo lo fa o gli piaci oppure è semplicemente molto pignolo.

Mani sudate

Anche le mani sudate possono indicare il nervosismo. Ma può anche darsi che abbia le mani sudate sempre, oppure si è appena lavato le mani. Ma se questo accade solo in tua presenza, questo potrebbe indicare una simpatia nascosta.

Perde filo del discorso

Sai vero che quanto siamo nervosi la lingua inizia a comportarsi in modo strano e si “scollega” dal cervello. Anche per gli uomini vale lo stesso discorso. Se gli piaci lui si perde il filo del discorso, la sua lingua inciampa. Se con tutti gli altri parla in modo normale ma si perde solo con te, allora gli piaci sicuramente.

Faccia a faccia

Ovunque siete, in un centro commerciale, al cinema o in un bar, lui durante una conversazione non può resistere e vuole avvicinare sempre il suo viso al tuo? Vuole essere sempre piu vicino a te? Un buon segnale di simpatia, vuol dire che non resiste starti lontano.

Gli occhi non mentono

Osserva i suoi occhi mentre ti guarda. Perché le pupille dilatate sono la reazione del cervello alle cose che ci attraggono. Ma attenzione, le pupille possono dilatarsi semplicemente perché è buio, oppure perché ha esagerato con i caffè.

Sopracciglia alzate

Se alza le sopracciglia è perché potrebbe essere interessato a quello che stai dicendo, se non è la sua solita espressione.

Un sorriso smagliante

Un sorriso aperto come quello di un bambino piccolo, con gli occhi socchiusi dal piacere, è un segno che lui sta bene con te e che trova davvero divertente quello che stai dicendo.

Si lecca le labbra

Quando siamo attratti da qualcosa, il nostro corpo inizia a produrre una grande quantità di saliva. Questo potrebbe significare due cose: o gli piaci oppure è affamato e sta pensando alla bistecca con patate.

Ti guarda negli occhi

Come capire se gli piaci
Come capire se gli piaci? Ti guarda negli occhi.

In un’epoca in cui tutti noi guardiamo costantemente gli schermi, uno sguardo dritto negli occhi è un lusso. Se lo fa spesso con te, allora sei sicuramente il suo tesoro.

Si sporge in avanti mente ti parla

Probabilmente, in un bar chiassoso non c’è alternativa, e comunque vi siederete, sporgendovi l’uno verso l’altro per poter parlare. Ma se siete seduti in un luogo tranquillo, ma lui si sporge comunque in avanti, probabilmente gli piaci. Oppure ha problemi di udito.

Sporge i gomiti mettendo le mani sui lati

L’oggetto dell’osservazione mette le mani sui fianchi sporgendo i gomiti? In pratica, con una tale posa, una persona cerca di occupare più spazio come per dire “Questo è mio spazio e questa donna è mia”.

Gambe allargate

S siede di fronte a te, spingendo in avanti il ​​bacino e allarga le gambe significa che gli piaci. Questa è una posa sexy che espone le parti più tenere del corpo. Stai sicura che non vengono mostrati a tutti.

Punta verso di te con i piedi

Questo segnale del corpo è vecchio come il mondo. Se le punte dei suoi piedi puntano nella tua direzione, allora potrebbe essere interessato a te. Ma attenzione, questo è un trucco così conosciuto che molti uomini lo usano di proposito per far credere che gli piaci. Osserva anche altri segnali per capire se gli piaci veramente.

Si tocca il collo

Il collo è una parte vulnerabile e sensibile, e se un uomo tocca il suo pomo d’Adamo, potrebbe voler essere baciato lì. Ma può anche darsi che la pelle tira dopo la rasatura. Comunque ma un fatto non esclude l’altro.



Si prende sul avambraccio

Se ancora non avete molta confidenza non oserebbe toccarti le mani, perché è un gesto molto intimo. Ma se gli piaci potrebbe darti dei piccoli colpetti sulla e prenderti per avambraccio. Si tratta di un passaggio intermedio tra il nessun contatto fisico e il contatto pelle a pelle.

Dimentica del suo cellulare

Se un uomo ti ascolta senza essere distratto da messaggi e chiamate, ha sicuramente una cotta per te.

Voce bassa

Probabilmente vuole apparire più mascolino e una voce bassa e vellutata è uno dei segni della mascolinità. Tuttavia, per eccitazione e nervosismo, la sua voce può anche essere alta e squillante.

Ricordati che per capire se gli piaci non basta solo uno dei segnali sopra descritti, dovrebbero essere diversi. Inoltre, come abbiamo già detto bisogno valutare anche la situazione in qui vi trovate, perché le circostanze influenzano il comportamento sia tuo che suo.

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Aprire i chakra con la meditazione

Come e perché aprire i chakra con la meditazione e altre pratiche

La parola chakra è sanscrito. In pratica, significa il centro energeticoQuindi il chakra, come l’energia, è invisibile ed è concentrato, raccolto attorno ad un certo centroIl corpo fisico è circondato da un corpo sottile invisibile , chiamato anche corpo eterico o vitale. Questo corpo energetico è costituito da molte linee sottili che circondano l’intero corpo fisico. Sono loro che collegano il corpo con l’energia del Cosmo e della Terra, lo nutrono e lo rivitalizzano. Ma a volte può succedere che i chakra si bloccano. Questo blocco si manifesta sul corpo fisico inizialmente con qualche disturbo e in seguito in vere e proprie malattie. Scopriamo come aprire i chakra con la meditazione e altre pratiche.

Cosa sono i chakra

Ci sono sette centri del nostro corpo in cui la concentrazione di energia è molto più alta. Questi sono chiamati centri energetici maggiori, o chakraSi trovano lungo la colonna vertebrale, partendo dal coccige e terminando con la sommità della testa. Sono collegati al corpo fisico attraverso le rispettive ghiandole. Naturalmente, queste ghiandole sono estremamente importanti per il corretto funzionamento energetico dell’intero corpo umano. Apertura del chakra permette di stabilire la connessione energetica il chakra e la ghiandola situata sotto di esso. 

L’apertura dei chakra ha un effetto benefico sulla salute, poiché un chakra che lavora attivamente armonizza tutti gli organi che si trovano nel campo della sua attività. Inoltre, l’apertura dei chakra porta alla crescita spirituale e alla scoperta delle capacità psichiche. L’apertura dei chakra è un processo piuttosto complicato, che richiede molti mesi di lavoro su se stessi. Per fare questo, devi prepararti fisicamente e imparare a sentire il flusso di energia nel corpo. I chakra principali sono sette.

Tutti i chakra vibrano a velocità differenti. La velocità della vibrazione del ogni singolo chakra dipende dalla sua posizione nel corpo. I chakra piu alti hanno le vibrazioni piu alte e anche l’impatto sul nostro essere maggiore. Dobbiamo ricordare che ognuno di noi ha un’enorme riserva di energia e che può essere accesa in qualsiasi modo. Puoi usare questa energia per soddisfare i tuoi bisogni e vivere nell’amore e nella salute. Ma attenzione, può anche farti del male, perché può ridurre la nostra vitalità e persino causare malattie.

Quando tutto va bene e ci sentiamo felici, ascoltiamo i nostri bisogni e costruiamo una vita piacevole, vivendo in armonia con tutto ciò che ci circonda, allora la nostra energia circola liberamente e tutto il nostro essere è pieno di vitalità. Ma se viviamo, violando le leggi dell’armonia, blocchiamo l’energia in determinati punti del nostro corpo – e sentiamo in seguito corpo indebolirsi. Perché altri centri non vengono riforniti di energia in modo naturale e ci sentiamo stanchi, malati e infelici.

Prova Chakra Test per vedere se i tuoi chakra sono sballati

Aprire i chakra con la meditazione e l’ipnosi

I saggi antichi, per aprire i chakra, utilizzavano la pratica di risveglio della cosiddetta energia Kundalini. La parola “kundalini” deriva dalla parola “kundala” che significa “avvolto”. Questo potere è simboleggiato da un serpente addormentato che si morde la coda, un simbolo dell’infinito. 

Kundalini yoga, la meditazione, le preghiere, una dieta speciale e la pulizia del corpo si usano per risvegliare l’energia della Kundalini. Perché l’apertura dei chakra non è questione di un giorno e richiede una pratica lunga e regolare

Per aprire i chakra con la meditazione, infatti, è necessario entrare in uno stato di trance, che può essere ottenuto anche con l’autoiponosi. Bisogno concentrarsi sul proprio obiettivo.

Chakra umani, descrizione dei chakra

Aprire i chakra con la meditazione1
Aprire i chakra con la meditazione

Muladhara

È il primo chakra più importante del corpo umano. È anche chiamato centro del coccige e si trova alla base della colonna vertebrale, due dita sotto i testicoli e due dita sopra l’ano. Nelle donne, questo chakra si trova vicino all’apertura dell’uretra. Questo chakra è largo quattro dita e ruota a destra. Il nome “Muladhara” è composto dalle parole “mula” che significa “radice” e “adhara” che significa “base”.

Muladhara costituisce la base della colonna vertebrale e di altri chakra del corpo. Sotto la sua influenza c’è l’intera parte inferiore del corpo dal coccige ai piedi. Questo chakra dà la capacità di base di annusare. Il Muladhara ha le proprietà della terra. Questo gli conferisce un colore rosso scuro. L’animale cosmico di questo chakra è Airavat, un elefante bianco con sette proboscidi. Questo enorme animale veloce incarna energia, necessario per mantenere la salute e le forze creative creative dell’uomo. 

Su Airavata siede il dio Indra, il re ribelle degli dei, che gode delle donne, del vino e del lusso. Allo stesso modo, i sentimenti inconsci di una persona sono capricciosi e cercano di trascinarlo lontano dal raggiungimento della pace mentale e della felicità spirituale, dandogli l’avidità per tutti i piaceri terreni. Solo chi sa controllare i sensi può raggiungere il settimo chakra (Sahasrara). 

Le informazioni principali su questo chakra arrivano attraverso l’olfatto, cioè attraverso il naso. Fisicamente, questo chakra corrisponde all’ano. È il centro della sopravvivenza umana, ed è connesso con il corpo fisico attraverso le ghiandole surrenali. Una persona che si concentra su questo chakra è benedetta con salute, felicità e tutti i bisogni terreni.

Svadhisthana

Il prossimo chakra, Svadhisthana, chiamato anche “centro sacrale”, si trova alla base del coccige, sopra l’osso pubico e alcune dita sopra il Muladhara chakra. La parola “Svadhisthana” significa “sotto il proprio controllo“. Il colore attribuito a questo chiakra è rosso-arancio brillante. Questo chakra è responsabile di tutti i sistemi urinario, escretore, riproduttivo e di tutti i bisogni del corpo legati all’acqua. Come sappiamo, la Terra è composta per il 75% da acqua e il resto è terra. Allo stesso modo, il nostro corpo è composto per il 75% da acqua. Questo chakra è responsabile del mantenimento del corretto livello dell’acqua, nonché del livello di viscosità del sangue. 

Il centro sacrale governa la capacità di una persona di creare la propria vita, così come la sua attività sessuale, cioè la capacità di procreare. Questo centro è connesso con il corpo fisico attraverso le ghiandole sessuali, o gonadi (testicoli negli uomini, ovaie nelle donne). 

Il dio di questo chakra è il dio Vishnu, insieme alla dea Saraswati, che ha tre occhi e quattro braccia. I tre volti di questa dea simboleggiano i tre tempi: passato, presente e futuro. Dea Saraswati è considerata la madre di ogni conoscenza. Chi medita su questo chakra accede alla conoscenza del passato, presente e futuro e viene liberato dalla lussuria, dalla rabbia, dall’avidità e da tutti i desideri materialistici superflui. Questo chakra immagazzina il karma di una persona. Qualsiasi atto compiuto di una persona è conservato nello Svadhisthana chakra. 

Quando una persona si sottopone ad una hipnosi verso le vite passate, la sua mente si rivolge a questo chakra per avere informazioni. Ecco perché questo chakra è considerato un blocco sulla strada per ottenere l’integrità, e quindi, quando si apre il chakra Swadhisthana, una persona ha molti problemi, psicologici e fisici dopo l’apertura. In pratica, una persona deve superare la prova, quando questo chakra lo tenta con il lusso materiale. Chiunque abbia la forza di tenere a bada gli impulsi e resistere a tentazioni può controllare questo chakra. Anche Dio Gesù e Dio Buddha hanno affrontato la tentazione di questo chakra.

Manipura

Chakra Manipura, o “centro del plesso solare”, si trova alla base dello sterno. È il centro del desiderio e dell’intelletto. È connesso con il corpo fisico attraverso il pancreas. Il nome di questo chakra significa “deposito di pietre preziose”. L’apertura di questo chakra dona al corpo dinamismo ed energia. È responsabile dell’apparato digerente, visceri piccoli e grandi, appendice, pancreas, duodeno, stomaco e fegato. 

Il colore di questo chakra è giallo, la sua forza può essere paragonata a quella di Agni (fuoco) e si muove verso l’alto con piena forza. Nel corpo, il fuoco aiuta a mantenere la temperatura e aiuta nel processo di digestione. 

Il risveglio diretto dell’energia cosmica (Kundalini) nel corpo umano inizia solo con il Manipura chakra. Questo perché Muladhara e Svadhisthana rappresentano le tendenze animali del corpo umano. Finché il chakra Manipura non viene ripulito e risvegliato, l’energia non può salire completamente. Il Manipura chakra funziona come punto energetico per risvegliare l’energia Kundalini. La meditazione su questo chakra aiuta a sbarazzarsi di tutte le malattie fisiche. Il risveglio di questo chakra dà anche alla persona il potere di guarire gli altri. 

Nello stato risvegliato, questo chakra fornisce calore ed energia al corpo. Dall’apertura di questo chakra, una persona riceve la piena conoscenza del proprio corpo, sia etereo che fisico, il controllo sulla paura della morte e del fuoco.

Anahata

Chakra Anahata è chiamato il “centro del cuore” e si trova nella regione del cuore. Significa amore e pace senza fine. Controlla l’intera parte toracica del corpo fino al collo, oltre alle braccia, ed è responsabile del corretto funzionamento del cuore e dei polmoni. Il colore di questo chakra è verde. Ecco la fonte dell’amor proprio. È collegato al corpo fisico attraverso il timo (ghiandola del timo). 

Il dio dell’Anahata chakra è Ishan Rudra e la dea Shakti Kakini. Il dio ha tre occhi, il terzo occhio è chiuso, il che simboleggia l’amore e il perdono che Dio dà a una persona che medita su questo chakra. Questo amore può essere paragonato all’amore di una madre che perdona un figlio anche dopo un crimine. La dea Shakti Kakini è una bellissima dea a quattro braccia che trasmette il nostro amore e compassione a coloro a cui sono destinati. 

Quindi questo chakra è responsabile dell’attaccamento di una persona alla sua famiglia, amici e parenti. La meditazione su di esso rende una persona umile, nobile e onnisciente. L’apertura del chakra Anahata conferisce a una persona lo splendore della spiritualità. Una persona del genere ha molti seguaci che lo considerano un guru. Le donne aprono facilmente questo chakra. Per aprire questo chakra, devi imparare ad essere pienamente consapevole e gestire i tuoi sentimenti ed emozioni.



Vishuddha

Il Vishuddha chakra, o “centro della gola”, si trova nella gola, proprio nel punto in cui si incontrano le clavicole. Questo chakra è responsabile del corretto funzionamento della gola, delle corde vocali, dei polmoni superiori, della bocca e del naso. È di colore azzurro ed è associato alla creatività, più precisamente, alla loro espressione, e alla capacità di comunicare. È collegato con il corpo fisico attraverso la ghiandola tiroidea. Una persona che medita su questo chakra acquisisce il potere di controllare le persone attraverso la parola e la scrittura.

Ajna

L’ Ajna chakra, o “centro frontale”, è anche chiamato Terzo Occhiosituata sopra il naso, tra le sopracciglia e di colore blu. Governa l’energia dell’amore universale, la compassione per le altre persone e, inoltre, lo sviluppo del dono, delle capacità paranormali e dell’intuizione. È collegato al corpo fisico attraverso la ghiandola pituitaria. 

Fisiologicamente, questo chakra è responsabile del corretto funzionamento di occhi, orecchie e naso. È abbastanza difficile aprirlo, perché forma una barriera tra questo mondo e la dimora del dio Shiva. Dopo aver aperto questo chakra, anche la natura apre i suoi cancelli e ti permette di incontrare l’anima universale nella sua forma completa. Questo chakra contiene le chiavi dell’inizio della natura e del significato dell’anima.

Sahasrara

Aprire i chakra con la meditazione
Aprire i chakra con la meditazione

Il Sahasrara chakra o “centro parietale” si trova sulla sommità della testa. Non è affatto un chakra, ma è la connessione con l’energia dell’universo. È il centro della grande illuminazione, il centro dell'”IO SONO”. Collegato al corpo fisico attraverso la ghiandola. 

“Sahasrara” significa “loto dai mille petali”. Questo chakra non ha un colore è ed rappresentato da molti bellissimi fiori unici. Solo il Sahasrara chakra è chiamato la “fontana del nettare” – il nettare della conoscenza spirituale e universale. Quando una persona raggiunge lo stadio di apertura del Sahasrara chakra, acquisisce la conoscenza del passato, del presente e del futuro.

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7 pensieri sulla vocazione

Sette pensieri sulla vocazione dallo scrittore e possessore di 13 dottorati

“I tentativi di vivere la vita di qualcun altro o di conformarsi a una norma astratta sono destinati al fallimento. Ci portano sempre più lontano dal nostro vero scopo”, afferma lo scrittore, educatore e attivista Parker Palmer. Abbiamo scelto 7 pensieri sulla vocazione dal suo libro terapeutico.

1. Vocazione

Devi ascoltare la tua vita e cercare di capire in cosa consiste veramente. Ciò con cui vorremmo riempirlo potrebbe non rappresentare nulla di reale, non importa quanto siano serie le nostre intenzioni.

Questo significato è nascosto nella stessa parola “vocazione“. Vocazione non significa l’obiettivo che stiamo perseguendo. Questa è la chiamata che sentiamo.

È importante ascoltare le verità e i valori che stanno alla base della nostra personalità e non gli standard secondo i quali dovremmo vivere. Questi sono principi a cui non possiamo non aderire se viviamo la nostra vita.

2. La vocazione è un dono

Una vocazione non è una meta da raggiungere, ma un dono che riceviamo inizialmente. Trovare la tua vocazione non significa vincere un premio irraggiungibile, ma riconoscere che abbiamo già un tesoro, il nostro vero io.

Una chiamata è una voce che suona “qui” e non “là”. Ascoltandolo, diventeremo ciò che siamo nati, invece di diventare qualcun altro.

Essere se stessi è un talento innato. Si scopre che accettarlo è molto più difficile che cercare di diventare qualcun altro!

3. L’ostacolo principale sulla via della vocazione

Veniamo al mondo con un dono per diritto di nascita, e poi per la prima metà della nostra vita non lo usiamo né ascoltiamo la persuasione di altre persone. Quando siamo giovani, siamo pieni di aspettative che hanno poco a che fare con chi siamo veramente. Queste sono le aspettative delle persone che stanno cercando di non riconoscere il nostro vero io, ma di inserirci in cornici.

In famiglia, a scuola e al lavoro, siamo svezzati dal vero sé, impiantando un’immagine “accettabile” dalla società. Sotto il giogo della pressione sociale, la nostra forma originale sta cambiando in modo irriconoscibile. Siamo guidati dalla paura e tradiamo il nostro vero io per ottenere l’approvazione degli altri.

La vocazione più profonda è diventare te stesso, indipendentemente dal fatto che si adatti o meno a qualsiasi immagine. Così troveremo la gioia a cui tutti aspirano e troveremo il nostro vero modo di servire il mondo.



4. Come trovare la tua vocazione

Se abbiamo perso la strada, come possiamo tornare sui binari del vero sé? Un modo è cercare indizi nelle storie della nostra giovinezza, quando eravamo più vicini al nostro diritto di nascita.

Fin dall’inizio, la vita ci fornisce indizi per trovare la nostra vocazione. Questi indizi aiutano a contrastare la saggezza convenzionale secondo cui la vita dovrebbe essere definita dal dovere.

Non troviamo la nostra vocazione obbedendo a un codice morale astratto. Lo troviamo manifestando il nostro vero sé, sforzandoci di diventare ciò che siamo. La domanda professionale più profonda non è “Cosa devo fare della mia vita?”, ma una risposta elementare e più profonda: “Chi sono io? Qual è la mia natura?

5. La peggiore punizione

Dove troveranno le persone il coraggio di vivere secondo la loro verità se sanno che saranno punite per questo? La risposta, che vediamo nella vita di molte persone è semplice: queste persone hanno una diversa comprensione dell’idea di punizione. Hanno capito che nessuna punizione che qualcun altro può dare loro può essere paragonata a come si puniscono, rassegnandosi alla richiesta di sminuirsi.

La punizione inflitta a noi per aver mostrato il nostro vero io non può essere peggiore della punizione che infliggiamo a noi stessi per non mostrarla. È vero anche il contrario: nessuna ricompensa che riceviamo dagli altri può essere più grande della vita nella sua versione migliore.

6. Viaggio nel buio

Spesso acquisiamo un senso di autocoscienza e un senso di vocazione solo dopo un lungo viaggio in terre straniere. Tuttavia, questo non è affatto un tour spensierato che un tour operator ti venderà. È più simile all’antica tradizione del pellegrinaggio, dove le difficoltà sono parte integrante del viaggio stesso, e non un incidente. Terreno pericoloso, maltempo, possibilità di cadere o perdersi: tali ostacoli sono al di fuori del controllo umano e privano l’illusione che tutto possa essere controllato. È qui che entra in gioco il nostro vero sé.

7. Significato profondo della vocazione

Vocazione al suo livello più profondo significa: “Questo è qualcosa che non posso fare a meno di fare per ragioni che non posso spiegare a nessuno e non capisco completamente me stesso, ma trovo comunque avvincente”.

Forse questo approccio dovrebbe insegnarci che nel cercare una vocazione, dobbiamo fare i conti con le sfide di fare la cosa giusta per la ragione sbagliata.

Anche l’io umano ha una natura, dei limiti e delle potenzialità. Se stai cercando una vocazione senza capire il materiale con cui stai lavorando, allora la vita che costruirai sarà goffa e disfunzionale per te e per coloro che ti circondano. Pretendere in nome di un obiettivo elevato non è una virtù e non ha nulla a che fare con la vocazione.

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Come sintonizzare cervello su un onda positiva

Spiegazione di “ormoni della felicità” in poche parole

Chiunque può “riprogrammare” il proprio cervello, sbarazzarsi del pensiero negativo e sintonizzarsi con il positivo. Come sintonizzare cervello su un onda positiva sa esattamente Loretta Graziano Breuning, professoressa emerita all’Università della California e autrice di best seller di The Hormones of Happiness e Controlling the Hormones of Happiness.

1. Ricorda che i sentimenti pesanti che provi sono solo impulsi elettrici.

Effettivamente i sentimenti negativi che provi non sono altro che impulsi elettrici che scorrono lungo i percorsi neurali nel tuo cervello.

Un’impennata del cortisoloormone dello stress” si verifica nel momento in cui vengono attivati ​​i circuiti neurali che si sono formati nel cervello negli anni precedenti sotto l’influenza di esperienze negative. La percezione negativa della realtà è solo un‘abitudine che puoi rompere.

2. Usa il tuo superpotere per costruire nuove connessioni neurali

Buona notizia è che puoi dirigere gli impulsi elettrici in una direzione diversa e costruire altre connessioni neurali. Per fare ciò, è necessario seguire un nuovo modello di comportamento per 45 giorni. Se mostri abbastanza perseveranza, formerai abitudini positive che innescano la sintesi degli “ormoni della felicità“. In questo modo sintonizzerai il tuo cervello su un onda positiva.


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3. Riscalda la sensazione di piacevole eccitazione

Ti ricordi quella sensazione piacevole che si prova quando si prevede una ricompensa, un evento positivo? La dopamina è “l’ormone della felicità” responsabile di questa sensazione.
Nel mondo reale, è difficile prevedere quando riceverai una ricompensa, ma puoi sempre adattare le tue aspettative e iniziare a goderti ogni passo successivo verso il tuo obiettivo.

4. Stimolare la produzione di ossitocina

Come sintonizzare cervello su un onda positiva
Come sintonizzare cervello su un onda positiva

L’ossitocina è “l’ormone dell’amore e dell’affetto“. Costruisci relazioni di fiducia con altre persone.
Non è sempre sicuro fidarsi degli altri, motivo per cui i cervelli che abbiamo ereditato dai nostri antenati mammiferi sono molto cauti e discriminatori. Fai piccoli passi per entrare in contatto con altre persone (potrebbero essere piccole interazioni: sorrisi, scambi di sguardi, commenti sul tempo).
Fallo il più spesso possibile. Di conseguenza, il tuo cervello si sintonizzerà sulla produzione di ossitocina e ti ricompenserà con una piacevole sensazione di comfort.

5. Concentrati sui vantaggi della tua posizione sociale

Invece di pensare a cosa ti stai perdendo, concentrati invece sui vantaggi della tua posizione sociale, della tua professione o della situazione che ti è capitata. Ciò contribuirà alla sintesi di un altro “ormone della felicità”: la serotonina.
Il cervello dei mammiferi ci costringe a confrontarci con gli altri, perché nel mondo animale uno status elevato aiuta a sopravvivere. Cerca dei modi per sentirti importante senza sminuire gli altri e goditi la tua scarica di serotonina.

6. La risata stimola la sintesi di endorfine

Un ormone che provoca una sensazione di euforia. Quindi assicurati di trovare il tempo per divertirti.
Non sempre troviamo divertente ciò che le altre persone, compresi i nostri amici, trovano divertente, quindi è meglio concentrarsi sul proprio senso dell’umorismo.

Anche l’attività fisica contribuisce alla produzione di endorfine. Rendi lo sport una parte della tua vita, ma non spingerti fino all’esaurimento. Ricorda che l’allenamento non dovrebbe danneggiare la tua salute e portarti dolore.

7. L’alto cortisolo fa sembrare tutto più scuro di quanto non sia in realtà

Non appena senti che l’ansia, la paura e la tensione stanno crescendo, fermati e distraiti con qualcos’altro.
Siccome il compito del cortisolo è quello di avvisarti di potenziali minacce, se hai pensieri negativi vedrai intorno a te solo le cose negative, finché non ti rilassi e dai al tuo corpo un paio d’ore per metabolizzare l’ormone. Fai qualcosa di piacevole, ascolta la musica rilassante, fai una passeggiata oppure gustati una tisana calmante.



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Nessuno deve niente a nessuno

Come trattare se stessi e le persone sapendo che nessuno deve niente a nessuno?

Ti svegli la mattina presto, e hai bisogno di prepararti in fretta, perché devi partire per un viaggio di lavoro. Capisci che non hai più tempo: le cose non sono ancora fatte, ma sarebbe bello riuscire a fare anche la colazione. Tua moglie sta dormendo, ma probabilmente potrebbe alzarsi e aiutarti. Tu vuoi che si alzi e ti aiuti, e cosa dovresti fare? Basterebbe semplicemente chiederla di aiutarti. Se si alza e fa tutto quello che le chiedi di fare, che cosa dovrai dirle? – Grazie. E se non si alza, perché non ha dormito abbastanza, a causa del vostro figlio che non le ha fatto dormire tutta la notte, cosa dovresti fare come un buon marito? Perlomeno non offendersi per il rifiuto, e magari anche scusarsi per il disturbo. D’altra parte nessuno deve niente a nessuno.

Ogni donna vorrebbe avere un marito che si rivolge sempre in modo gentile alla moglie, non la rimprovererà mai, ma la ringrazierà per il suo aiuto e le sue cure dal profondo del suo cuore. Sì, molte persone sognano un marito del genere. Ma, probabilmente, anche i mariti vorrebbero avere mogli del genere. Prova a immaginare: un marito sta tornando a casa dopo il lavoro – e non è preoccupato di tornare a casa, perché sua moglie non litiga mai. Perché litigare per qualcosa? Dopotutto, non le deve nulla. La moglie è sempre grata per il bene che riceve dal marito.

La vita reale

La storia di sopra può funzionare se sia marito che la moglie sono due persone squisite, educate e intelligenti. Ma nella vita può succedere di tutto. E la frase “nessuno deve niente a nessuno” potrebbe essere fraintesa e scambiata per un menefreghismo e la scusa per mancare di rispetto o scansare le responsabilità verso la famiglia. Vediamo le istruzioni d’uso della frase “nessuno deve niente a nessuno“.

Se hai bisogno di chiedere aiuto, non lasciarti fermare dal pensiero “Nessuno deve nulla a nessuno”. Sì, nessuno dovrebbe aiutarti, ma molti ti aiuteranno volentieri e non perché debbano, ma perché ti vogliono bene. Anche tu stesso sei spesso pronto ad aiutare i tuoi cari, anche se non sei obbligato a farlo. Se usi lo slogan “Non devo niente a nessuno” per non interessarti a nessuno e non essere responsabile di nulla, allora anche questo è un “uso improprio”. Ogni persona dovrebbe avere il suo lavoro ed essere responsabile del proprio lavoro. Solo i bambini piccoli e gli adulti con la psicologia di un bambino evitano la responsabilità, mentre è un onore per una persona forte e perbene assumersi molte responsabilità.

Nessuno deve niente a nessuno

Tutto parte dall’infanzia. Quando eravamo piccoli, i nostri genitori si prendevano cura di noi. E’ stato così naturale mettere nel nostro subconscio che qualcuno dovrebbe prendersi cura di noi, dovrebbe rispondere ai nostri bisogni e reagire prontamente quando ci sentiamo male. La mamma lo faceva e abbiamo deciso che questo è il modo in cui il mondo intero dovrebbe comportarsi. Abbiamo iniziato a credere che tutto il mondo ci deve qualcosa. Detto così, suona bizzarro vero?

C’è un’intera direzione in psicologia chiamata terapia cognitivo-comportamentale, la cui caratteristica principale è che spiegano più e più volte ai pazienti che loro non sono più bambini e credere che i loro amici, figli, vicini o il governo li devono qualcosa- è irragionevole. Pensare che gli altri ti devono qualcosa è inadeguato per una persona adulta.  Le conversazioni lunghe e noiose di questa terapia su ogni specifico argomento, serve a far comprendere ai pazienti che l’infanzia è finita e da adulti nessuno ci deve niente.

Intesi? D’accordo?

La parola magica “d’accordo” la conosciamo tutti. Gli adulti sanno cosa sono gli accordi. E se sei d’accordo su qualcosa, allora devi fare qualcosa. Quello su cui abbiamo concordato, dobbiamo eseguire. E se non sei ancora d’accordo su qualcosa, allora dovresti negoziare un accordo.

Facciamo un esempio. Supponiamo che un marito voglia che sua moglie gli stiri le camicie. E supponiamo che quel marito sei tu. Hai gli accordi chiari che obbligano tua moglie a stirarti le camicie? Per qualche ragione, presumo che tu non abbia tali accordi. Molto probabilmente, hai alcune abitudini e l’ordine stabilito delle cose, secondo le quali tua moglie di solito lo fa se non hai litigato con lei. Capisci però che – se non ci sono accordi chiari, non ci sono responsabilità. Tua moglie non è obbligata stirarti le camicie. Non è un suo dovere. Ma se le chiedi in anticipo e la baci sulle guance dolcemente, di sicuro stirerà le tue camicie. E lo farà con piacere. Inoltre, sicuramente anche lei si rivolge a te con le richieste di fare qualcosa per lei ed è bello quando le persone care si rendono utili uno all’altra.



E non abbiamo nemmeno parlato di amore finora. Perché l’amore non cade dal cielo, perlomeno non può durare a lungo se non viene coltivato. Ma se lo hai creato e lo sostieni, tua moglie si prenderà cura delle tue camicie e lo farà con piacere. Basta creare una bella relazione. Per ricevere bisogno anche dare. E’ una regola d’oro che vale sempre. Non si può solo pretendere e ricevere, senza mai dare. Questo è un lavoro impegnativo. Riesci a farlo?

Esigere

E l’ultimo argomento è forse il più difficile: il tema dell’esigenza. Le relazioni piacevoli iniziano dall’interesse, desiderio e amore, prendendo (nelle persone intelligenti) una forma dettata da esigenze di entrambi. Potresti sapere dentro di te che “Nessuno deve niente a nessuno“, ma se ti interessano le relazioni a lungo termine e il mantenimento dell’integrità individuale, allora ti occuperai sicuramente anche di dare una forma alla vostra relazione.

Formato della relazione

Nessuno deve niente a nessuno - dare e avere
Nessuno deve niente a nessuno – tra il dare e avere. Come funziona?

Ricordati che il formato di una relazione è facile stabilire all’inizio ed è molto più difficile dopo. Quando un uomo corteggia una donna, all’inizio è pronto a tutto ed è molto più facile stabilire le regole della relazione. Il primo periodo è il tempo d’oro. Sebbene anche la ragazza all’inizio della relazione, quando è appassionata al massimo, è disponibile alla “formattazione”. Dopo un po’ non lo sarà più. Dopo per cambiare qualcosa nella relazione sarà necessario fare discussioni, litigi, cambiamenti, ed è sempre il processo più lungo e difficile. Il formato della relazione va impostato all’inizio.

Relazione con i figli

La stessa regola vale anche con i bambini. Se consenti ai bambini di rispondere con un “Si, come no!” ad una tua richiesta, dopo un po’ incontrerai una chiara mancanza di rispetto nei tuoi confronti. Siccome sei obbligato a educare i tuoi figli, mettiti d’accordo con loro che se il genitore chiede, loro lo eseguono. 

Quando e se li educhi a trattare i genitori con rispetto, avrai fatto un ottimo lavoro. E se questo non è ancora accaduto, non arrabbiarti, i bambini non sono obbligati a nascere già coscienti delle tue aspettative nei loro confronti. Nessuno ti ha promesso una vita facile. Ringrazia l’Universo per il dono dei bambini e torna al processo educativo.

E se qualche volta dovrai sgridare ai figli per aggiungere il peso alle tue parole (senza offenderli ne ledere i loro sentimenti e dignità, ovviamente), puoi farlo. Alzare la voce deve servire per far arrivare il messaggio e deve essere un evento raro, per rimanere uno strumento efficiente.

La conoscenza che “Nessuno deve niente e nessuno” è la protezione della tua anima nel mondo delle relazione degli adulti. Ma quando guardi i bambini, pensa invece “Come dovrebbero crescere? Cosa posso fare per farli diventare così?” E via al lavoro educativo. Non rassegnarti in anticipo. Puoi fare molto. Non mollare mai e i resultati arriveranno prima o poi.

Dalle interviste con il professore di psicologia N. Kozlov.

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Un amuleto di buona fortuna funziona?

Amuleti e talismani che promettono di attirare la fortuna funzionano davvero?

Per la maggior parte della mia vita provo sensazioni ed emozioni piacevoli. Pertanto, la negatività è ora un fenomeno estremamente raro per me. Raramente, ma può succedere. Dopotutto, sono un essere umano anche io. Mi è venuto in mente uno di queste giornate “no”, quando sin dal risveglio tutto era andato storto. A casa è successo un conflitto ed io ero preoccupata e sconvolta. Immersa in questi sentimenti di disaggio, sono uscita fuori per sbrigare alcune faccende. All’improvviso un uomo si è imbattuto in me, non mi aveva visto credo, ma era talmente arrabbiato che ha persino iniziato a gridarmi contro con le maledizioni e offese pesanti. Ti è mai capitato che sin dal mattino tutto va di male in peggio? Quel giorno avevo telefonato ad un’amica per consolarmi e ricordo che mi aveva consigliato di comprare un amuleto di buona fortuna e allora mi sono chiesta ma come funziona un talismano?

Lo stato d’animo

Un amuleto di buona fortuna funziona davvero
Esiste un collegamento tra lo stato d’animo e gli aventi della vita.

Come ho detto, ora nella mia vita le situazioni stressanti è una rarità. Ho imparato a vedere chiaramente il collegamento tra il mio stato d’animo e gli eventi che mi accadono. Adesso mi è chiaro perché alcune persone sono sfortunate nella vita, mentre le altre attirano solo il meglio come delle calamite. Perché a queste persone “baciate dalla fortuna” capitano migliori opportunità, migliori partner e belle sorprese?Inoltre i fortunati hanno un atteggiamento migliore verso se stessi. La fortuna accompagna queste persone ovunque. Qual’è il loro segreto?

Atteggiamento positivo

Si tratta di un atteggiamento positivo, fiducia nella tua fortuna e nello stato emotivo in cui una persona si trova nella maggior parte del tempo. Si dice che il simile attragga il simile. Sono sicura che le altre persone percepiscono il nostro stato emotivo anche senza parole, ma attraverso l’espressione facciale, la postura e i movimenti. Se siamo arrabbiati, tristi o pieni di gioia gli altri lo notano.

Adesso semplicemente non ci sono persone maleducate e aggressive nella mia vita. Non ho cambiato la mia vita e non evito persone aggressive. Vado in giro per le stesse strade, dove camminano anche loro, ma adesso loro non reagiscono verso di me con aggressività, sembrano non vedermi. Non sono interessati a me, perché non coincidiamo, per così dire, energeticamente. Le emozioni che di solito provo si riflettono sul mio viso e, per coloro che cercano il conflitto, non vado bene per i loro scopi. Questo è ciò che intendo con “ogni simile attrae il simile“. ⠀



Scegli le tue emozioni

Le persone che “si tuffano” a capofitto nelle emozioni negative e vi rimuginano a lungo si troveranno in situazioni spiacevoli molto più spesso. A poco a poco, questo creerà un circolo vizioso, alimentando la sensazione che una persona sia sfortunata nella vita. Quindi, la fortuna può avere una spiegazione molto semplice: le emozioni che proviamo e i pensieri che scegliamo di tenere nella nostra testa attraggono sia la fortuna che la sfortuna.

Ma amuleti e talismani di buona fortuna funzionano?

Tornando ad amuleto di buona fortuna, gli scienziati hanno condotto un esperimento e hanno scoperto che gli amuleti “porta-fortuna” che le persone portano con sé aiutano davvero il loro proprietario. Lo studio in questione aveva coinvolto gli studenti che avevano tali amuleti. Il gruppo è stato diviso a metà e alla prima metà degli studenti è stato permesso di tenere con sé i propri amuleti, mentre alla seconda no. Quindi agli studenti sono stati assegnati compiti per memorizzare le informazioni. Sorprendentemente, nel primo gruppo, i risultati finali si sono rivelati molto più alti.

Un amuleto di buona fortuna funziona
Un amuleto di buona fortuna funziona?

Nella seconda parte di questo esperimento, gli studenti hanno dovuto mettere in buca una pallina da golf. Ancora una volta, il gruppo è stato diviso a metà e al primo gruppo è stato detto che avevano ricevuto una palla “fortunata” e al secondo gruppo – una palla regolare. E’ facile intuire quale gruppo ha mostrato i migliori risultati. Si, il gruppo che ha ricevuto la pallina “fortunata” ha giocato meglio.

Diventare una persona fortunata

In pratica, quando una persona crede che la fortuna lo accompagnerà e che le cose belle di sicuro accadranno nella sua vita, si impegnerà di più e farà tutto il necessario per dare vita a suoi sogni. Di fronte alle difficoltà una persona del genere non si arrenderà facilmente, ma sarà persistente e quindi avrà maggiori probabilità di successo. E ogni vittoria, a sua volta, rafforzerà la fiducia in se stesso e la sua fortuna. Ecco che si spiega perché alcuni sono sfortunati e gli altri girano sulla ruota della fortuna.

Siamo noi che scegliamo cosa attirare nella nostra vita. Così, quando vedi che la giornata sta iniziando a prendere una brutta piega, cambia l’atteggiamento, prenditi una pausa, rilassati e calmati. Sostituisci i pensieri negativi con quelli positivi e qualsiasi cosa ti accada, sorridi. E se ti può aiutare, acquista un amuleto di buona fortuna, perché adesso sai che funziona. Oppure crealo con le tue mani, funzionerà ancora meglio.


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Prima di amare qualcuno ama te stesso

Psicologo spiega perché per amare un’altra persona prima di tutto bisogno amare se stessi

Prima di amare qualcuno ama te stesso
Prima di amare qualcuno, ama te stesso.

L’amor proprio è la fonte della bontà e del rispetto. Se questi sentimenti non bastano, il rapporto diventa autoritario o si costruisce secondo il tipo “vittima-persecutore”. Prima di amare qualcuno, ama te stesso. Perché se non ami te stesso, allora non sarai in grado di amare un’altra persona, perché cercherai solamente una cosa: essere amato e basta, spiega Jacques Salomè alla rivista Psichologies.

Voglio di piu

Una persona che non si ama, in una relazione amorosa, cerca costantemente più amore altrimenti è disposta a rinunciare ai sentimenti dell’altra persona, perché non ne ha mai abbastanza delle prove d’amore. Ma, a sua volta, è difficile per questa persona dare qualcosa all’altro, perché non amandosi, pensa di non poter offrire nulla di utile e di interessante.

Colui che non ama se stesso, prima usa e poi distrugge la fiducia del partner. Il “fornitore di amore” si sente a disaggio, inizia a dubitare e alla fine si stanca di dover dare sempre le prove dei suoi sentimenti. E’ una missione impossibile perché non puoi dare all’altro ciò che le manca – l’amore per se stesso.

Chi non si ama spesso interroga inconsciamente i sentimenti dell’altro: “Perché ha bisogno di una nullità come me? Quindi è anche peggio di me!” La mancanza di amor proprio può anche assumere la forma di una devozione quasi maniacale, un’ossessione per l’amore. Ma una tale ossessione maschera un insaziabile bisogno di essere amati.

Così, una paziente del Dr. Salomè ha raccontato a lui come soffriva per le continue dichiarazioni d’amore di suo marito! C’era un abuso psicologico nascosto in quelle dichiarazioni che annullava tutto ciò che poteva essere di buono nella loro relazione. Dopo essersi separata dal marito, è dimagrita di 20 chili, che aveva accumulato in precedenza, cercando inconsciamente di proteggersi dalle sue confessioni terrorizzanti.



Dimostra che mi ami!

L’amore di un altro non può mai compensare la mancanza di amore per se stessi. L’amore di qualcuno non può nascondere la nostra paura e ansia che si prova. Quando una persona non ama se stessa, pretende un amore assoluto e incondizionato dal partner e gli chiede di presentare sempre più prove dei suoi sentimenti.

Un uomo ha raccontato al Dr. Jacques Salomè della sua ragazza, che lo ha letteralmente torturato con i suoi sentimenti, mettendo alla prova la relazione. Questa donna sembrava chiedergli continuamente: “Mi amerai ancora anche se ti tratterò male e non puoi più fidarti di me?” L’amore che non porta un atteggiamento dignitoso in realtà non forma una persona e non soddisfa i suoi bisogni.

Sono degno di rispetto, quindi sono degno di amore

Se sei degno di rispetto sei degno anche di amore.
Se sei degno di rispetto sei degno anche di amore.

Psicologo stesso ha detto che era un figlio prediletto, il tesoro della sua madre. Ma la madre aveva costruito un rapporto con lui attraverso ordini, ricatti e minacce che non gli hanno permesso di imparare cos’è la fiducia, la benevolenza e l’amor proprio. Nonostante l’adorazione di sua madre, Jacques Salomè non si amava. All’età di nove anni si era ammalato e doveva essere curato in un sanatorio. Lì ha incontrato un’infermiera che per la prima volta nella sua vita gli ha dato una sensazione incredibile: sentirsi preziosi, così come siamo. Se sono degno di rispetto, significa che sono degno anche di amore.

Prima di amare qualcuno, ama te stesso

Per concludere Dr. Salomè ha detto che durante la terapia, non è l’amore del terapeuta che aiuta a cambiare la visione di sé, ma la qualità della relazione che offre. È una relazione tra il medico e il paziente basata sulla buona volontà e sulla capacità di ascolto. E poi ha aggiunto che non si stancherà mai di ripetere che il regalo più bello che possiamo fare a un bambino non è tanto amarlo quanto insegnargli ad amare se stesso.


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