Autostima e autosabotaggio
Autostima e le profezie che si autoavverano
Se ti interessi anche un po’ alla psicologia, allora probabilmente hai già sentito parlare del autosabotaggio. Ma anche se non l’hai mai sentito, ora ti mostrerò con degli esempi come l’autostima e autosabotaggio sono collegati.
L’essenza dell’autostima è avere fiducia in te stesso e sapere nel profondo che sei degno della felicità. Allo stesso tempo, l’autostima influenza le nostre azioni e dipende da ciò che abbiamo già fatto e dalle esperienze vissute.
Cioè, se credi in te stesso, sai che meriti molto, allora fisserai obiettivi alti e intraprenderai attivamente azioni che ti porteranno al successo. Questo successo, a sua volta, rafforzerà la tua fiducia in te stesso e la tua autostima. Se hai l’autostima alta, anche se affronti le difficoltà, non ti arrendi subito dopo il primo problema, ma agirai con costanza. Questo aumenterà la probabilità che supererai ancora una volta le difficoltà e raggiungerai il tuo obiettivo. Naturalmente, se la vittoria non è stata tropo facile per te, vincere porterà a un significativo rafforzamento dell’autostima. E forse potrai raccontare ai tuoi nipoti come sei riuscita a far fronte ad una situazione difficile e ne sei uscita vittoriosa.
Bassa autostima
Le persone con una bassa autostima non si fidano di se stesse, e spesso vivono la vita passivamente, temporeggiano, rimandano le cose a domani e spesso agiscono inconsciamente. Le persone con l’autostima bassa di fronte ad un problema si ritirano rapidamente o fingono di essere troppo occupati, senza nemmeno provare di fare tutto il necessario per riuscire a superare i problemi e le difficoltà. Ovviamente, la probabilità di successo sarà molto bassa, perché difficilmente i problemi si risolvono da se nel modo positivo. Questo atteggiamento passivo non fa che rafforzare il sentimento di fallimento, che a sua volta, rafforza la la percezione di se stessa come indegna di felicità e di qualcosa di più grande.
Le profezie che si autoavverano
Come puoi vedere, in entrambi i casi, le nostre aspettative si avverano e ciò che accade rafforza ulteriormente le nostre idee su noi stessi. Queste sono profezie che si autoavverano ma nel secondo caso di bassa autostima c’è anche l’autosabotaggio. Perché evitare di agire per paura di fallire porta a… fallimento.
Evitare di agire per paura di fallire porta a fallimento.
Sebbene, ovviamente, non sempre la bassa autostima blocchi completamente le azioni di una persona. Succede che, nonostante la bassa autostima, una persona si stia attivamente muovendo verso il successo, ottenendo risultati decenti. Una tale persona può essere motivata, ad esempio, dal desiderio di dimostrare a qualcuno che vale ancora qualcosa. E per un po’, tutto sembra funzionare. Ma… conosciamo tutti le storie di persone che avevano tutto e che hanno perso tutto da un giorno all’altro. Sì, perché questo è dovuto alla bassa autostima, a causa della quale, prima o poi, la persona si arrende e torna indietro innescando i processi di autosabotaggio. Così questa persona con le proprie mani inizia a distruggere tutto ciò che ha creato nella sua vita.
Fallimento dietro l’angolo?
Gli episodi di autosabotaggio si verificano sempre nei momenti in cui una persona con la bassa autostima inizia a pensare che la vita gli dia troppo. Quando è felice inizia a pensare che la felicità sia troppo per lui e che in realtà non la merita. Dentro di se ha una certa convinzione di cosa può succedere nella sua vita e cosa non può succedere. Vrede di sapere cosa può appartenergli e cosa non può, chi può essere o diventare e chi assolutamente non può. All’improvviso, sul più bello, nasce l’ansia e la paura di perdere tutto. Spesso questa tensione è così difficile da sopportare che una persona con la bassa autostima inizia a rovinare tutto da sola. Difatti, inizia autosabotarsi, allineando la sua vita reale all’idea sbagliata di se stessa. Questa idea distorta potrebbe essersi formata, addirittura, nella prima infanzia, ma rovina il resto della vita.
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Infine, quando tutto crolla, sorge sicuramente la delusione, il senso di colpa e forse la vergogna, ma la paura e l’ansia scompaiono. La vita entra nella sua solita routine, prevedibile e conosciuta.
Relazioni romantiche e l’autostima
Prendiamo d’esempio le relazioni romantiche. Se abbiamo una certa idea di noi stessi, come, ad esempio, di una persona che non ha successo in amore, indegna di essere amata, allora potremmo voler evitare di incontrare una persona che potrebbe farci felici. Ma anche se siamo fortunati e incontriamo una persona che vuole darci il suo amore, una voce interiore inizia a sussurrare: “Questo non può essere vero, non posso credere nella mia felicità”. E inconsapevolmente iniziamo ad agire in modo tale da portare la realtà in linea con le nostre aspettative deludenti, distruggendo difatti la relazione.
Un altro esempio di come la bassa autostima inneschi l’autosabotaggio, quando un uomo che cercava l’amore di una donna inaccessibile alla fine viene ricambiato. A suo avviso, non è degno d’amore e della felicità personale. Quindi, dopo essersi assicurato che la donna si sia sinceramente innamorata di lui, inizia già a chiedersi se ha abbassato troppo l’asticella? Questa donna è abbastanza per lui? La abbandona e inizia a cercare l’amore nella prossima donna, e tutto ricomincia da capo.
Ma può succedere anche che la relazione non crolli completamente. Possono essere delle situazioni quando la relazione viene mantenuta, ma la persona stessa si sente profondamente infelice. Può “combattere” per la felicità, “lavorare sulle relazioni” per anni, ma tutto questo per essere felice in futuro, non adesso.
La bassa autostima e la carriera
Ci sono anche gli esempi di come la bassa autostima può influenzare e autosabotare il successo lavorativo.
Ad esempio, un dipendente del reparto marketing ha un’idea brillante che può portare grandi profitti all’azienda. Ma a causa della sua bassa autostima, inizia a dubitare che valga la pena di esprimere questa idea alla direzione. Le voci iniziano a risuonare nella sua testa, che dicono che non dovrebbe sporgerti, spiccare. Che di sicuro non il più intelligente e che la sua idea è sicuramente sciocca. Per confermare tutto ciò nella sua testa iniziano ad affiorare subito i ricordi spiacevoli dei momenti in cui ha cercato di esprimere la sua opinione. Ovviamente in quel momento ricorda solamente le volte in cui non era andata bene.
Così la persona non fa nulla, e dopo un po’ dimentica completamente di aver avuto le idee valide a riguardo, sollevato addirittura dal pensiero di aver evitato la figuraccia.
Come riconoscere la persona con la bassa autostima
A proposito, la bassa autostima è spesso nascosta dietro l’arroganza e lo snobismo. Uno dei segni più evidenti di bassa autostima è la tendenza di trattare alcune persone come esseri inferiori. In questo senso, qualsiasi tipo di discriminazione – sulla base del sesso, dell’etnia, della posizione nella carriera – sono tutti segni di bassa autostima, anche se mascherata da arroganza. Sminuendo le altre persone, la persona con bassa autostima si sente meglio per un breve periodo. Nonostante tutti i meccanismi di compensazione che queste persone escogitano per sentirsi meglio, la bassa autostima rimane una bomba ad orologeria che prima o poi esploderà.
Perché inizia l’autosabotaggio
L’autostima forma ciò che consideriamo accettabile e possibile per noi stessi. In questo modo si creano delle immagini mentali subconsce o anche consce di un possibile futuro per te. Se l’autostima non è così alta da includere la possibilità di essere felice, allora gli eventi felici che accadono causanno la preoccupazione e l’ansia. Questo fatto è familiare a molte persone. Quando sentono che qualcosa nella loro vita sta andando molto bene, i pensieri inquietanti iniziano ad affiorare nella loro testa:
- Non mi merito tutto questo!
- È troppo bello per essere vero!
- La felicità è fugace!
- La gente mi invidierà e mi odierà persino!
- La felicità è un’illusione, non fa per me!
- Non può durare, dopo sicuramente soffrirai le pene d’inferno.
Dopodiché inizia l’autosabotaggio, che continuerà fino a quando la persona non rovinerà tutto. Oppure fino a quando non si renderà conto che la felicità è un dono. Fino a quando non capirà di poter accettare la felicità. Perché la felicità non andrà da nessuna parte se la persona stessa non inizierà a rovinare tutto.
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Cosa fare per migliorare l’autostima
Pensaci, forse oggi è arrivato il giorno in cui puoi vivere senza rifiutare i buoni sentimenti e tutte cose buone che la vita offre. E anche se un giorno nella tua testa risorgono le voci che la felicità non fa per te, ricordati che questo non è un buon motivo per disperarsi.
Poster Motivazionale sul Ottimismo
Cerca di sfidare più spesso possibile i pensieri negativi che minano la tua autostima. Sii consapevole che questi pensieri negativi ti spingono al autosabotaggio. Se attivi la consapevolezza, ti renderai conto che molti di questi pensieri negativi non sono nemmeno tuoi. Si, perché capirai che sono dentro di te solo perché qualcun altro te li ha ripetuti talmente spesso che hai iniziato a credere.
Più spesso prenderai questi “scarafaggi mentali” e li distruggerai e più facile sarà per te credere che la tua felicità personale sia possibile. Potresti essere una persona felice proprio in questo momento. Se ti poni degli obiettivi e cerchi di raggiungerli, prima o poi ce la farai.
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