Avvelenamento da ossido di grafene

Sintomi e cura dell’intossicazione da ossido di grafene

Avvelenamento da ossido di grafene
Ossido di grafene

Il mercato delle nanoparticelle di ossido di grafene è aumentato negli ultimi anni in modo importante. Le particelle di ossido di grafene si trovano ormai ovunque. Essendo una sostanza estranea al nostro organismo, può provocare delle intossicazioni. Pertanto è utile sapere quali sono i sintomi di avvelenamento da ossido di grafene e come si può curarsi in casa.

Ossido di grafene che cos’è

Negli ultimi due decenni sono state scoperte o sintetizzate numerose nuove forme di nanomateriali di carbonio, inclusi fullereni, nanotubi di carbonio e strati di grafene. Sono materiali promettenti per molti rami della nano industria, poiché hanno proprietà elettroniche, elettromagnetiche, termiche, ottiche e di assorbimento uniche.

Il grafene è composto da atomi di carbonio assemblati in una griglia piatta di esagoni articolati. Fondamentalmente, il grafene ha uno solo strato di atomi.

Il più grande produttore di grafene si trova in Cina. È la società Ningbo Morsh Technology fondata nel 2012. Il grafene e i suoi componenti sono utilizzati nell’elettronica, per la produzione di sensori per schermi di telefoni, vari tipi di sensori di biogas e gas e altri dispositivi ad alta tecnologia. 

Grafene ha 4 elettroni nel guscio esterno ed è per questo è un’ottimo conduttore di elettricità. Pertanto, il grafene viene utilizzato molto nella fotografia e nella tecnologia video, perché rileva i segnali molto più velocemente di altri materiali.

Il grafene ha una buona conduttività termica, flessibilità ed elasticità ed è trasparente al 97%. Allo stesso tempo, il grafene è il più durevole dei materiali conosciuti, addirittura più resistente dell’acciaio e del diamante.

Dove si usa il grafene

Il grafene è ora utilizzato con successo in elettronica. Il prodotto più popolare è un powerbank, che ricarica da solo in 20 minuti uno smartphone.

Ci sono anche giacche e vestiti in grafene. Questi ultimi, in particolare, sono dotati di LED, che reagiscono alla respirazione e alla temperatura corporea cambiando colore.

Le racchette da tennis in grafene pesano fino a 300 grammi in meno rispetto alle normali racchette da tennis a parità di forza d’impatto.

Infine, l’olio per motori al grafene è progettato per ridurre l’usura del motore.

Ricercatori cinesi hanno recentemente proposto un metodo per “rafforzare” le maschere mediche usa e getta convenzionali applicando il grafene. Le nuove mascherine sono superidrofobiche, possono essere sterilizzate semplicemente al sole e riutilizzate. L’efficacia di grafene contro il virus non è stato dimostrato, ma hanno dimostrato che un rivestimento simile al grafene può distruggere quasi completamente le colonie di batteri E. coli a causa dell’azione sinergica della superidrofobicità e dell’attività fototermica. Ma è utile dire anche, che l’effetto nocivo di queste nuove mascherine al grafene non è ancora stato studiato.

Il futuro è già qui

L’uso di grafene è previsto per il futuro prossimo anche di realizzare pannelli solari economici, dispositivi di desalinizzazione dell’acqua di mare, display flessibili, giubbotti antiproiettile, microprocessori ultrasensibili, elementi per droni e razzi spaziali, telefoni a ricarica infinita e vestiti intelligenti.

Attualmente, dopo solo pochi anni dalla scoperta di grafene, nel mondo sono state registrate più di 50mila domande di brevetto con menzione del grafene. Più della metà appartiene alla Cina, seguita da Corea del Sud, Stati Uniti, Giappone e Taiwan.

Al grafene si sono interessati i colossi dell’industria aerospaziale, società elettroniche e addirittura la medicina. Che dire, lo studio sul grafene sta andando a gonfie vele, ma soprattutto verso i suoi possibili utilizzi commerciali. Per il momento sono pochi gli scienziati che si sono posti la domanda: “Ma tutto questo grafene ci farà bene?” Intanto alcuni degli studi hanno evidenziato alcuni sintomi dell’intossicazione da ossido di grafene.

L’utilizzo di grafene è previsto anche per il clima, leggere di più qui su questo argomento.

La tossicità di grafene

L’effetto del grafene sul corpo umano non è ancora stato studiato fino a fondo. Gli studi sulla tossicità del grafene sono ancora in corso. Ma hanno scoperto che grafite o carbonio mescolato in l’acqua è tossico. Perché le nano particelle di grafene, essendo minuscole, possono entrare nella cellula, e ucciderla.

Sintomi di avvelenamento da ossido di grafene

Il team di ricerca ha studiato la tossicità specifica dell’ossido di nano-grafene e ha riscontrato alcuni sintomi di avvelenamento da ossido di grafene:

  • Polmonite bilaterale;
  • Crollo del sistema immunitario;
  • Gusto metallico in bocca;
  • Infiammazioni multiple;
  • Infiammazione delle mucose;
  • Elevata produzione di coaguli di sangue;
  • Movimenti incontrollati;
  • Possibili miocardite e pericardite irreversibili;
  • Perdita dell’olfatto e del gusto.

E soprattutto trombosi improvvisa e imprevedibile, che può portare a:

  • Afasie;
  • Ictus fatale;
  • Cecità in uno o entrambi gli occhi;
  • Embolia cardiaca fatale;
  • Embolia polmonare fatale;
  • Paralisi;
  • Sordità in una o entrambe le orecchie.

L-GLUTATION come può aiutare?

Se una persona sospetta di avere troppo ossido di grafene in corpo, cosa può fare? Scopriamo come L-glutatione può contrastare l’ossido di grafene.

L-GLUTATION è un potente antiossidante sintetizzato nel sangue che contrasta i radicali liberi, i perossidanti e tutte le tossine che entrano nel corpo. Tuttavia, si scopre che distrugge anche il nanossido di grafene, a condizione che sia presente in quantità sufficienti, altrimenti il ​​grafema lo mangerà – quindi questo è un vero gioco di braccio di ferro.

E qui l’organismo può essere aiutato dall’integrazione del L-glutatione o, ancora meglio, da N-acetilcisteina, che ne è il precursore.

Infatti, i ricercatori spagnoli hanno scoperto che esistono circa 300 studi clinici sull’uso della N-acetilcisteina da parte di alcuni ospedali e università con risultati incredibili. Ad esempio, un centinaio di pazienti morenti con diagnosi di polmonite bilaterale si sono ripresi dopo un’ora dall’assunzione di glutatione IV o dalla N-acetilcisteina.

Sfortunatamente, il problema principale di L-glutatione è che la sua sintetizzazione richiede una quantità elevata del. Ci vogliono 600 litri di latte per ottenere 1 litro di glutatione, che ne determina il costo elevato. Inoltre, la conservazione di L-glutatione ha una breve durata.



Alternativa a L-glutatione

Per i motivi sopra citati, nel caso di sospetto avvelenamento da ossido di grafene, è preferibile utilizzare N-acetilcisteina (NAC 200 mg).

N-acetilcisteina è un amminoacido solforico altamente biodisponibile e facile da trovare su Internet o in farmacia – senza prescrizione medica, poiché non è considerato un medicinale, ma solo un integratore alimentare. Si assume 1 bustina 3 volte al giorno per gli adulti. Il ciclo di trattamento per un massimo di 8-10 giorni.

Dunque, glutatione viene prodotto dal nostro organismo naturalmente, ma dopo i 60 anni si produce sempre meno glutatione nel sangue. Questo è il motivo per cui la terza età è più suscettibile alle infezioni e avvelenamenti da sostanze chimiche. Questo discorso vale anche per le persone in sovrappeso di tutte le età. 

D’altra parte, i bambini producono glutatione in abbondanza, perciò sono più protetti da questo punto di vista. A meno che, ovviamente, il loro organismo non sia stato indebolito da troppe procedure mediche che abbiano influito troppo sulle difese immunitarie ad ampio spettro.

Conclusioni

All’improvviso siamo stati circondati da grafene. La corsa sfrenata alla conquista delle nuove tecnologie si sta espandendo sempre più. Molte sono le aziende che hanno visto la possibilità di avere maggiori guadagni e vantaggi per la produzione dei prodotti, perché certe caratteristiche, come la durata molto lunga di una batteria, può portare l’azienda nei primi posti nella classifica di vendite.

Finora le grosse aziende si sono concentrati principalmente sui propri interessi, tralasciando gli studi sulla nocività di queste nuove sostanze e tecnologie. Quindi, come per ogni sostanza creata artificialmente da uomo, ci sono dei limiti di tolleranza per il nostro organismo. Non si può dunque escludere un possibile avvelenamento da ossido di grafene.

Ma, per fortuna in Natura esiste un antidoto contro qualsiasi veleno. In questo caso si tratta di normali compresse di integratori della sostanza che neutralizza l’ossido di grafene nel nostro organismo.

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